L'Elvo (Elv in piemontese) è un torrente del Piemonte che scorre nelle province di Biella e Vercelli; è il principale tributario del Cervo.
Dà il nome alla omonima valle: la Valle dell'Elvo, ed il suo bacino ha un perimetro di 107 km.[2]
Intorno alla sua valle si sono sviluppate due comunità montane, oggi soppresse:
La Tavola peutingeriana riporta la presenza di un fluvius Victium, nel quale alcuni studiosi identificano l'Elvo, a nord di Vercelli.[4]
Il torrente viene invece denominato Helevo nei documenti medioevali in latino.[5]
L'Elvo è un torrente dal regime tipicamente prealpino con piene autunnali e primaverili e marcatissime magre estive e invernali. In caso di precipitazioni violente è soggetto ad imponenti piene.
Il regime idrico del tratto di pianura dell'Elvo è pesantemente alterato, sia quantitativamente sia come distribuzione delle portate nel tempo, dal prelievo operato dai canali irrigui.
Va però ricordato che nella parte più a valle del proprio bacino il torrente riceve gli apporti dell'acqua in esubero di alcuni canali artificiali come il Naviletto della Mandria e il Canale Depretis, i quali trasferiscono in questo modo all'Elvo risorse idriche provenienti dalla Dora Baltea.[9]
Portate medie mensili
Portata media mensile (in m3) Stazione idrometrica: Carisio (settembre 1999 - agosto 2002)
Lo stato ambientale delle acque (indice SACA) è stato classificato al 2002 dalla Regione Piemonte come BUONO fino a Occhieppo Inferiore e SUFFICIENTE da Mongrando alla confluenza, a causa delle immissioni di origine civile e industriale e della presenza di diserbanti e antiparassitari rilevata nel tratto più a valle.[2]
Il torrente è noto, insieme a vari corsi d'acqua piemontesi come ad esempio l'Orco, per la presenza di pagliuzze d'oro nella sabbia del letto localizzate - in questo caso - soprattutto nella zona nei pressi della Bessa.
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Presso il Museo dell'Oro e della Bessa si potranno osservare numerose campionature aurifere locali e capire come gli antichi "pescatori d'oro" (così venivano anticamente chiamati i cercatori), utilizzavano il Copon in legno, un tipico utensile della valle dell'Elvo per cercare il prezioso metallo.
^Linee generali di assetto idraulico e idrogeologico nel bacino del Sesia, Autorità di bacino del fiume Po (on-line in .pdf su www.adbpo.itArchiviato il 7 giugno 2006 in Internet Archive.)