L'Europa settentrionale (o Europa del Nord, o Nord Europa) è la parte settentrionale del continente europeo. Esistono varie convenzioni sui confini dell'Europa settentrionale e sugli stati che vi ricadono. Secondo un diffuso modo di vedere[1], appartengono all'Europa settentrionale Norvegia, Svezia, Finlandia, Islanda e Danimarca. In base alla ripartizione del globo in macroregioni da parte delle Nazioni Unite include invece otto stati.
I territori russi della Carelia e della Penisola di Kola, pur essendo anch'essi geograficamente nella zona più settentrionale d'Europa, a causa della appartenenza politica alla Russia non sono normalmente considerati parte della regione dell'Europa settentrionale.
Nell'Età antica, quando l'Europa era dominata dalla regione mediterranea (Impero romano), ogni parte del continente non contigua all'impero era definita come Europa del Nord. Questo significato è tuttora errato, tolto in rari contesti, come nelle trattazioni sul Rinascimento settentrionale. Nell'era medievale, il termine (Ultima) Thule era usato per riferirsi a un luogo semi-mitico nelle estreme regioni settentrionali del continente.
Nel contesto dell'Unione europea, sono comunemente appartenenti al gruppo settentrionale:
I Paesi nordici basano il proprio sistema economico-sociale sul cosiddetto modello nordico, ovvero un modello di ispirazione socialdemocratica, che si fonda infatti sul sostegno ad uno stato sociale, su un’economia mista e su un forte welfare che prevede una forte promozione dell’uguaglianza di status e un elevato livello di protezione sociale, definito spesso "dalla culla alla tomba" per la rigorosa tutela fornita dallo Stato dal momento della nascita del cittadino alla sua morte.[13][14][15][16]
^In questo modo non viene considerato che la popolazione dell'Estonia non è slava, ma presenta caratteri comuni alla Finlandia, essendo di etnia ugro-finnica.