È stata la culla della civiltà occidentale, assieme al Medio Oriente. La storia e la cultura europea hanno influenzato notevolmente quelle degli altri continenti, verso i quali, a partire dal XVI secolo, sono state frequenti e massicce le migrazioni, specialmente in America e in Oceania, dove le popolazioni di origine europea sono diventate numericamente maggioritarie rispetto alle popolazioni locali.
Etimologia
Il mito del ratto di Europa
Nella mitologia greca, il termine geografico "Europa" era fatto derivare da quello della ninfaoceaninaEuropa, figlia di Oceano[4] o, secondo altri[5], dall'omonima principessa figlia di Agenorere di Tiro, antica città fenicia. Zeus, invaghitosi di lei, decise di rapirla e si trasformò in uno splendido toro bianco. Mentre coglieva i fiori nei pressi della riva del mare, Europa vide il toro che le si avvicinava. Era un po' spaventata ma il toro si sdraiò ai suoi piedi ed Europa si tranquillizzò. Vedendo che si lasciava accarezzare, Europa salì sulla groppa del toro, che repentinamente si gettò in mare e la condusse fino a Creta. Zeus si ritrasformò in dio e le rivelò il suo amore. Ebbero tre figli: Minosse, Sarpedonte e Radamanto. Minosse divenne re di Creta e con lui iniziò la civiltà cretese. Il nome Europa, da quel momento, indicò le terre poste a nord del Mar Mediterraneo e ad ovest dell'Anatolia[5].
Le ipotesi della derivazione dal greco antico o dal fenicio
Il termine "Europa" deriva sicuramente dal latino Europa, a sua volta derivato dal greco antico Εὐρώπη (Eurṓpē). L'etimologia del termine greco, però, è da sempre oggetto di dibattito tra gli studiosi: ogni ipotesi etimologica è tutt'altro che sicura, e l'origine del nome "Europa" è da considerarsi tuttora ignota; questa incertezza è peraltro un fenomeno comune anche nel caso di numerosissimi altri nomi geografici antichi[6][7].
Una diffusa ipotesi etimologica fa derivare il termine dagli elementi εὐρύς (eurus), col significato di "largo, ampio"[8] e ὤψ - ὠπ- - ὀπτ- (ōps / ōp- / opt-) col significato di "occhio, sguardo, volto"[9] e dunque esso avrebbe il significato di "ampio sguardo", in riferimento alla vastità delle terre che si estendevano a nord dell'Egeo e, in seguito, a nord dell'intero Mediterraneo[6][10]. Furono Anassimandro (VII-VI sec. a.C.) e poi Ecateo di Mileto (VI - V sec. a.C.) a usare il termine in questo senso, descrivendo la Terra divisa in due continenti separati dal Mediterraneo, considerato centro del mondo; secondo la loro descrizione, da una parte l'Europa confinava a nord con le sconosciute regioni iperboree; dall'altra con l'Asia, nella quale erano compresi anche l'Egitto e la Libia.
Un'etimologia alternativa fa derivare invece il termine "Europa" dal termine semitico ereb, con il significato di "occidente", con cui i Fenici indicavano tutti i territori a ovest della loro terra d'origine. Secondo questa ipotesi etimologica, il termine "Europa" sarebbe dunque contrapposto ad "Asia", anch'esso derivante da una voce semitica significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici per indicare tutte le terre a est della loro. Il termine "Europa" indicherebbe quindi le terre poste verso il punto in cui tramonta il Sole e "Asia" le terre poste verso il punto in cui il Sole sorge[7].
Allargamento del significato del termine
In epoca greca antica, era chiamata "Europa" una regione pianeggiante prospiciente l’Egeo settentrionale, in contrapposizione al montuoso Peloponneso; successivamente il termine fu esteso ad indicare una terra a nord del Mediterraneo, della quale non si conoscevano con esattezza i confini settentrionali e il cui limite orientale era considerato il corso del Tanai (Don)[6][10].
Negli ultimi decenni dell'età classica greca, Filippo il macedone, padre di Alessandro Magno, si definì primo re d'Europa[11], un'Europa che andava dall'Adriatico al Danubio[12], corrispondendo quindi alla penisola Balcanica. Per Teopompo[13] «[…] Filippo […] deve regnare su tutta l'Europa». Per Strabone[14] l'Europa di Teopompo ha come confini il Danubio, l'Adriatico e il Mar Nero: «essa si trova a meridione dell'Istro [Danubio] ed è circondata dal mare. Inizia nella parte più interna del mare Adriatico e si estende […] fin a quello Pontico [Mar Nero]». Ancora, Livio[15] racconta che Filippo «era stato preso dalla smania di salire fino alla vetta del monte Emo, credendo alla comune diceria che da essa il panorama si slargasse dal Ponto all'Adriatico, dal Danubio alle Alpi»: è lo stesso monte che salirà Filippo V cento anni dopo la morte del grande Filippo, dal quale osservò l'ideale orizzonte delle sue conquiste.
In epoca romana, i termini "Europa" ed "europei" sono citati raramente dagli autori latini.
Nel Medioevo, tra il VI e l'VIII secolo, il termine fu ripreso; la prima testimonianza scritta risale alla fine del VI secolo: l'abate irlandese San Colombano lo citò (tutius Europae) in una delle lettere al papa Gregorio Magno[16]. Anche il monaco Isidoro Pacensis usò il termine per indicare i soldati che sotto la guida di Carlo Martello avevano combattuto a Poitiers (prospiciunt Europenses Arabum tentoria, nescientes cuncta esse pervacua)[17]. La battaglia aveva assunto infatti un grande valore simbolico: per Europa si intendeva l'Occidente cristiano, che aveva fermato l'espansione araba. Isidoro aveva quindi usato l'aggettivo "europeo" per attribuire un'identità collettiva ai guerrieri che avevano fermato gli invasori musulmani.
Sempre nel Medioevo, ma all'inizio del IX secolo, nacque una nuova realtà politica, dopo un trentennio di guerre; era il Sacro Romano Impero, che fuse insieme la potenza dei popoli germanici e di quelli celtici con l'eredità di Roma, sotto l'autorità spirituale del sommo pontefice. L'Impero di Carlo Magno comprendeva gran parte dell'Europa occidentale, ebbe una sola lingua scritta ufficiale (il latino), usò una sola moneta e professò una sola religione; per questo, a volte, Carlo Magno è considerato il "padre d'Europa"[18]. Altri storici divergono decisamente da quest'idea, considerata anacronistica: secondo essi, l'ideale europeo nascerà molto più tardi, con l'Umanesimo e dunque intorno al XV secolo. In quegli anni papa Pio II scrisse il trattato De Europa, in cui l'Europa appare una realtà presente e nello stesso tempo un ideale da raggiungere. Carlo Magno invece non pensava al futuro ma, al contrario, aveva il suo ideale nel passato, intendendo restaurare l'Impero Romano, sia pur illuminato dal Cristianesimo[19][20].
In Età Moderna, con il già ricordato papa Pio II, il termine "Europa" indicò un territorio ancora più esteso verso oriente, fino a comprendere tutti i territori abitati da popoli cristiani[21], compresi gli Slavi orientali, includendo quindi anche le attuali Ucraina e Bielorussia e il nucleo storico della Russia sino al fiume Don[6].
Dopo l'arrivo di Cristoforo Colombo in America, l'Europa è detta a volte anche Vecchio continente[22], in contrapposizione al nuovo continente, ossia l'America. Il termine Vecchio continente, però, è anche sinonimo dell'espressione "Continente antico", che comprende anche l'Asia e l'Africa[23]. Solo dal contesto si può capire a quale zona geografica ci si riferisca.
Il passaggio al Neolitico (Rivoluzione neolitica) si verificò in Europa a partire dal 7000 a.C. Il processo iniziò dal Medio Oriente, arrivò poi in Grecia e quindi nel Mediterraneo; risalendo il corso del Danubio, investì i Balcani e quindi l'Europa centrale.
Successivamente, dal 5000 a.C. gli Indoeuropei arrivarono nel continente, attraverso la regione a nord del Mar Nero. Queste popolazioni erano dedite principalmente all'allevamento di bovini e alla pastorizia, conoscevano l'uso del carro trainato da buoi e parlavano la lingua proto-indoeuropea, antenata delle moderne lingue europee. La popolazione era divisa in tre classi sociali: guerrieri, sacerdoti e lavoratori; la struttura sociale era gerarchica e patriarcale, con a capo la figura del re. La mitologia indoeuropea era influenzata dal politeismo e dall'attività bellica, ed era trasmessa da cantori di poemi epici.
L'espansione indoeuropea in Europa occidentale vide la fusione con la popolazione stanziale preesistente. Dall'Europa orientale, gli Indoeuropei introdussero la metallurgia del rame e successivamente del bronzo; si deve ad essi anche e la domesticazione del cavallo. Dopo l'invasione indoeuropea, in Europa occidentale si svilupparono i Protocelti e gli Italici; in Europa centrale e orientale nacquero invece i popoli proto-Germani e balto-slavi.
Evo antico
La Rivoluzione urbana si diffuse in Europa nel 1600 a.C. quando in Grecia gli Indoeuropei diedero vita a città-stato organizzate attorno a un centro politico-religioso dell'acropoli. Questa civiltà è detta micenea e le sue vicende sono cantate nei poemi omerici. A seguito dell'invasione dei Popoli del Mare nelle coste mediterranee nel 1200 a.C. vi fu una decadenza delle città-stato.
L'unificazione politica e culturale della parte occidentale del continente europeo fu dovuta all'espansione dell'Impero romano, con la diffusione della lingua latina e del diritto romano fino al limes renano e danubiano, e la diffusione della cultura greca in campo artistico e filosofico. A partire dall'imperatore Costantino, a queste due fonti si unì anche l'influenza della religione cristiana e, tramite essa, della tradizione giudaica.
Medioevo
A seguito dell'invasione di popoli indoeuropei quali Germani, Slavi e Unni, l'Impero romano ebbe una fase di crisi, che portò alla caduta dell'Impero romano d'Occidente e al pesante ridimensionamento di quello d'Oriente. Il Medioevo europeo fu caratterizzato dalla graduale integrazione tra la civiltà europea classica (greco-romana e giudaico-cristiana) e gli usi dei nuovi invasori.
Altra caratteristica del Medioevo europeo fu la nascita di comunità monastiche, che si prefissero il compito di salvaguardare la cultura europea classica e cristiana, nonché di reinterpretarla creativamente attraverso l'evangelizzazione dei regni romano-barbarici sorti sulle rovine dell'Impero romano. Ciò rese possibile la rinascenza carolingia, con la ricostituzione dell'Impero romano d'occidente come Sacro Romano Impero e l'attribuzione al vescovo di Roma del ruolo primaziale nella guida dei cristiani.
Il basso Medioevo vide la nascita dei liberi comuni e delle repubbliche marinare, che riportarono nell'XI secolo di nuovo in Europa il ruolo egemone nei commerci nel Mediterraneo, che il continente aveva perso sin dall'epoca delle invasioni barbariche. La conseguente ripresa dei contatti tra Europa, Asia ed Africa portò anche importanti sviluppi culturali, tra cui, tramite i contatti con la cultura araba, la riscoperta dell'aristotelismo e un'attenzione maggiore allo studio del mondo della natura, favorita anche dalla nascita di un ceto borghese di mercanti e artigiani interessato all'acquisizione di un sapere tecnico-pratico che è all'origine dei successivi sviluppi della civiltà europea.
La diffusione dei viaggi dei mercanti verso ogni parte del mondo conosciuto causò la messa in discussione della supremazia religiosa su tutti i campi del sapere, dando vita all'Umanesimo e rendendo più forti le voci per una riforma della Chiesa e del Papato. Già alla fine del Medioevo si era vista la formazione delle monarchie nazionali in Francia, Spagna e Inghilterra, gravida di notevolissimi conseguenze sulla storia del continente.
In Italia, i liberi comuni furono assoggettati da un certo numero di signori, la cui competizione si avvaleva anche degli artisti, che attraverso le loro opere manifestassero la prosperità di ciascuna signoria. Questo periodo fu noto in Italia come Rinascimento.
Anche dal punto di vista scientifico ed economico l'Età moderna fu un periodo di grande fermento, culminato con la Rivoluzione scientifica e, al termine dell'evo, con la Rivoluzione industriale.
Alla ribellione all'autorità papale dei riformatori religiosi, seguì presto la ribellione dei Protestanti anche all'autorità regale con l'affermazione della democrazia in Inghilterra nel 1689.
La prima Età contemporanea fu un periodo di tensioni sociali caratterizzato dalla diffusione degli effetti della Rivoluzione industriale e dalle politiche espansionistiche dei maggiori stati europei: dopo la colonizzazione europea delle Americhe, già compiuta in Età moderna, il colonialismo si rivolse anche agli altri continenti, in cui vastissime aree passarono sotto il dominio europeo. Oltre al controllo politico, nella seconda metà del XIX secolo gli stati Europei stabilirono anche un dominio tecnologico, culturale ed economico sul resto del mondo. Il periodo del "Grande gioco" fu in Europa ricordato come Belle Époque per la classe borghese al potere, ma ciò portò anche alla luce le contraddizioni insite nel sistema economico capitalistico, lucidamente analizzate da Karl Marx e Friedrich Engels, che gettarono le basi del socialismo scientifico.
Le tensioni sociali e quelle fra gli stati europei crebbero nuovamente, soprattutto in Germania, paese gravato dalle pesanti sanzioni post-belliche imposte dagli alleati su espressa richiesta della Francia, e sfociarono nella Seconda guerra mondiale, la quale fu principalmente provocata dall'aggressiva politica revanscistica messa in atto dalla Germania nazista e successivamente dall'Italia fascista, appoggiate in Asia dall'Impero giapponese.
Le due guerre spezzarono l'egemonia del continente sul resto del pianeta lasciando il posto di potenze mondiali agli Stati Uniti e all'Unione Sovietica.
Il crollo del muro di Berlino e la fine della Guerra fredda, la nascita e il graduale allargamento dell'Unione Europea caratterizzano gli ultimi decenni della storia continentale.
L'Europa è uno dei continenti più piccoli: la sua superficie si estende per soli 10000000km² circa[25], estensione poco superiore a quella dell'Oceania, il continente più piccolo della Terra; nello stesso tempo, il continente europeo è il secondo per densità di popolazione[N 1]; il fatto si spiega notando che la stragrande maggioranza dei territori europei gode di clima temperato; un altro fattore che favorisce il popolamento è l'assenza di zone inabitabili come deserti o calotte glaciali, caratteristica unica tra tutti i continenti. Con i suoi 747 747 395[26] abitanti risulta invece al quarto posto, ossia penultima tra tutti i continenti abitati.
L'Europa si trova al centro dell'emisfero continentale, cosa che ha sempre favorito gli scambi con gli altri continenti. Il centro esatto dell'emisfero (coordinate 47°13′N 1°32′W47°13′N, 1°32′W) si trova a Nantes, in Francia.[27]
L'Europa si trova principalmente nelle zone a clima temperato, essendo soggetta a prevalenti venti occidentali. Il clima è più mite rispetto ad altre aree della stessa latitudine in tutto il mondo a causa dell'influenza della Corrente del Golfo.[28] La Corrente del Golfo è soprannominata "il riscaldamento centralizzato d'Europa",[29] perché rende il clima europeo più caldo e umido di quanto non sarebbe altrimenti. La Corrente del Golfo non solo trasporta acqua calda verso la costa europea, ma riscalda anche i venti occidentali prevalenti che soffiano attraverso il continente dall'Oceano Atlantico. La presenza del Mar Mediterraneo, inoltre, mitiga il clima di tutte le coste meridionali del continente e uniformano le temperature su una media sia annuale, sia giornaliera[30].
Pertanto, la temperatura media durante tutto l'anno a Napoli è di 21,9 °C, mentre è di soli 13 °C a New York, che si trova quasi alla stessa latitudine, confinante con lo stesso oceano. Berlino, Calgary (Canada) e Irkutsk nell'estremo sud-est della Russia), si trovano all'incirca alla stessa latitudine ma le temperature di gennaio a Berlino sono in media di circa 8 °C più alte di quelle di Calgary e sono quasi 22 °C (40 °F) più alte delle temperature medie di Irkutsk.[28]
In generale, l'Europa non è solo più fredda verso nord rispetto al sud, come è normale, ma diventa anche più fredda anche andando da ovest verso est, a causa della progressiva e sempre maggiore lontananza del mare.
Confini
Il confine naturale d'Europa è in gran parte costituito da mare: essa è delimitata a nord dal mar Glaciale Artico, ad ovest dall'oceano Atlantico e a sud dal mar Mediterraneo e dal mar Nero. Ad est, invece, il concetto di Europa sfuma gradatamente nell'Asia ed è definito solo attraverso linee convenzionali, per la maggior parte ricadenti in territorio russo, lungo gli Urali e attraverso l'istmo ponto-caspico.
Ad est l'Europa ha continuità territoriale con l'Asia. Il confine terrestre tra i due continenti è convenzionale e ricade per la maggior parte in Russia e per un tratto più breve in Kazakistan.
Un'altra convenzione comunemente accettata (linea C nella carta a fianco), nel tratto tra il Mar Caspio e il Mar Nero, pone il confine euroasiatico sullo spartiacque del Gran Caucaso[37].
Alla metà del XIX secolo, c'erano tre convenzioni principali: una che seguiva il Don, il canale Volga-Don e il Volga, un'altra che seguiva la depressione di Kuma-Manyč fino al fiume Caspio e poi seguiva gli Urali, e la terza che seguiva lo spartiacque del Grande Caucaso fino al Caspio e poi ancora gli Urali. La questione era ancora trattata come una controversia nella letteratura geografica del 1860; l'alpinista Douglas William Freshfield intervenne nella disputa, sostenendo che il confine della cresta del Caucaso fosse il migliore possibile, citando il supporto di vari geografi moderni.[38] Il confine tra i due continenti sul Caucaso si è affermato negli Stati Uniti dopo il 1994, in seguito alla sua approvazione da parte del Dipartimento di Stato, organo politico e non geografico.[39]
La Società geografica sovietica[40] seguiva integralmente la convenzione indicata da Philip Johan von Strahlenberg[41]. Anche nei libri di testo russi, sin dal 1958, il confine tra Europa e Asia è disegnato secondo le raccomandazioni espresse formalmente dalla Società geografica sovietica; tale confine segue la linea che inizia dal Mar Glaciale Artico (precisamente dalla Baia della Bajdarata nel Mar di Kara), prosegue lungo il piede orientale dei Monti Urali, quindi sulle colline Mugodžary, sul corso del fiume Emba e sulla depressione del Kuma-Manyč e termina infine nel mar d'Azov, nei pressi di Rostov sul Don (passando pertanto a nord del Caucaso). Tuttavia, la maggior parte dei geografi dell'Unione Sovietica favoriva il confine lungo la cresta del Caucaso[42] e questa divenne la convenzione comune alla fine del XX secolo, sebbene il confine Kuma-Manyč rimase in uso in alcune mappe del XX secolo.[43] Se la linea di confine che inizia seguendo il bordo orientale degli Urali debba terminare lungo lo spartiacque del Caucaso oppure lungo la Depressione Kuma-Manyč è argomento di dibattito anche in tempi recenti, secondo la Società geografica russa.[44]
L'autore della voce Europa dell'Enciclopedia Treccani, avvisa del fatto che "nessun criterio fondato su elementi fisici è soddisfacente", e che quindi "l'Europa può essere individuata soltanto come area culturale"[45].
Le frontiere orientali d'Europa rappresentano dunque un'eccezione nel campo dei confini tra i continenti, non coincidendo completamente con mari od oceani e quindi mancando di quella precisa definizione che si accompagna quasi sempre ai confini continentali. I limiti tra Europa e Asia sono definiti perciò in base a criteri storici e culturali, ai quali si affiancano considerazioni di geografia fisica. Le diverse convenzioni esistenti in merito indicano che, procedendo verso est, i caratteri europei sfumano gradatamente verso quelli asiatici.
Ad ovest il confine è dato dall'Oceano Atlantico, includendo l'Islanda all'interno dell'Europa.
Confine settentrionale
Il Mar Glaciale Artico è il limite settentrionale del continente europeo, nel quale sono incluse anche tutte le isole artiche situate tra la costa e il Polo Nord.
Esiste un dibattito riguardante la localizzazione del centro dell'Europa; ciò dipende da come vengono effettuate le misurazioni, da quali punti estremi vengono considerati, nonché dai differenti modi di ottenere il risultato finale. Gli stati che, a vario titolo, ospitano uno degli ipotetici centri del continente sono: Lituania, Estonia, Slovacchia, Ucraina, Polonia, Bielorussia e Repubblica Ceca. Come si vede, sono tutti stati dell'Europa orientale, nella sua accezione più ampia[49].
Orografia
I rilievi europei danno luogo a grandi dislivelli in aree relativamente piccole.
Arrivando infine nelle terre più settentrionali d'Europa, si trovano di nuovo catene montuose; si tratta dei Monti Pennini e dei Monti Grampiani, in Gran Bretagna (massima altezza 1.345 m) e delle Alpi Scandinave, tra Norvegia e Svezia, solcate a nord da profondi fiordi[51] (massima altezza 2.452 m). Il più alto monte d'Islanda arriva a 2.110 metri.
Idrografia
Il principale spartiacque europeo è quello che separa il continente in due vastissime aree[52]:
Questa linea, detta anche semplicemente "spartiacque europeo", si estende da ovest ad est, andando da Gibilterra fino alla costa nord-occidentale del Mar Caspio.
La distribuzione delle risorse idriche in Europa è irregolare. L'Europa è tuttavia un continente con buona disponibilità di risorse idriche in rapporto alla popolazione, sia pur in misura inferiore all'America, all'Oceania e all'Asia Settentrionale[53].
Non tutti i territori europei, comunque, hanno della stessa abbondanza d'acqua, anzi in alcune zone esiste il rischio, durante l'estate, della scarsità di acqua rispetto alle esigenze domestiche ed industriali. Non sono solo i paesi a clima mediterraneo, caratterizzato da estati calde e siccitose, a presentare questo problema, ma anche zone dell'Europa centrale. In particolare, la disponibilità varia tra un massimo di 5.000 e gli 8.000 litri in Gran Bretagna, Francia, Italia, Spagna, Portogallo e Grecia e un minimo sotto i 5.000 litri in Germania, Polonia e Romania. Anche in questi paesi, comunque, la situazione non è omogenea; in Italia e in Germania, ad esempio, sono favorite le aree alpine e quelle circostanti[53].
Regioni dell'Europa
Gli stati d'Europa sono spesso raggruppati in regioni, in base a fattori geografici, culturali o storici. Poiché non esiste un accordo universale sulla composizione regionale dell'Europa, la collocazione dei singoli paesi può variare in base ai criteri utilizzati.
La prima carta a fianco raffigura uno dei vari criteri di raggruppamento in cui le regioni europee sono più di dieci (spesso dodici) e non sono identificate in base ai punti cardinali, ma seguendo considerazioni storico-geografiche. Questi criteri sono diffusi soprattutto nei testi didattici.
La seconda, la terza e la quarta carta a fianco, invece, illustrano vari criteri di raggruppamento dei paesi europei molto diffusi a livello generale, accomunati da regioni identificate in base ai punti cardinali. In particolare: nella prima carta l'Europa è suddivisa in due sole grandi parti (occidentale e orientale); nella seconda carta le regioni sono invece cinque (settentrionale, meridionale, occidentale, orientale, centrale), mentre nella seconda sono quattro (è assente la regione centrale).
I raggruppamenti per direzioni cardinali sono i più ardui da definire in Europa, poiché i puri criteri geografici di "est" e "ovest" si sovrappongono al significato politico di tali termini acquisiti durante il periodo della guerra fredda.
Suddivisioni didattiche
Specialmente nei testi didattici, si utilizza raggruppare i paesi europei in circa una dozzina di regioni; alcune di esse hanno i confini variabili a seconda del testo in cui vengono presentate. Si fornisce di seguito un esempio di comune suddivisione didattica del continente europeo in dodici regioni[54].
I vari elenchi differiscono soprattutto per i seguenti punti[54]:
a volte la regione carpatico-danubiana non è chiamata con questo nome, ma "regione centro-orientale", in cui si inserisce anche la Bulgaria;
a volte dalla regione balcanica si escludono la Grecia, posta in una regione a parte (regione ellenica)[57], e la Bulgaria, inserita nella regione centro-orientale;
a volte il Benelux non è considerato una regione autonoma, ma è unito alla regione francese in una nuova entità detta "Francia e Benelux", oppure è smembrato, ponendo il Belgio nella regione francese, il Lussemburgo e i Paesi Bassi in quella germanica;
a volte la regione alpina non è considerata una regione autonoma: la Svizzera e l'Austria sono inserite nella regione germanica;
a volte la regione baltica non è considerata una regione autonoma: l'Estonia, la Lettonia e la Lituania sono inserite nella regione sarmatica;
a volte la Moldavia è inserita nella regione sarmatica.
Secondo il criterio più ristretto adottato dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa (CCRE), rappresentato nella carta 3[58], l'Europa Occidentale (indicata con il colore rosso) include Gran Bretagna, Irlanda, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Liechtenstein, Lussemburgo e Svizzera.
Secondo il criterio adottato dall'ONU nel suo Geoschema[60], rappresentato nella carta 4, fanno parte dell'Europa occidentale (indicata con il colore azzurro) Francia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Germania, Austria, Svizzera (in colore celeste nella terza carta).
Secondo il criterio più ampio, il concetto di Europa orientale si riferisce all'intera metà orientale dell'Europa, come mostrato nella carta 2; si includono dunque in essa: la Russia Europea; sei ex repubbliche dell'Unione Sovietica, ora stati indipendenti (Bielorussia, Moldavia, Ucraina, Estonia, Lettonia, Lituania); la parte europea del Kazakistan; i paesi i cui territori ricadevano dell'ex Patto di Varsavia (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria, Romania); i paesi dell'ex Jugoslavia (Bosnia-Erzegovina, Croazia, Kosovo, Macedonia del Nord, Serbia, Montenegro); l'Albania. Appartiene all'Europa orientale anche la Grecia, per localizzazione geografica, storia e religione; considerando invece le divisioni risalenti alla Guerra fredda, questo Stato è inserito nell'Europa occidentale. Similmente, la parte europea della Turchia appartiene all'Europa orientale per localizzazione e storia, ma nel periodo della Guerra fredda era considerata politicamente appartenente dell'Europa occidentale.
Se si segue come confine continentale il Caucaso e non la Depressione del Kuma-Manyč, l'Azerbaigian e la Georgia, anch'esse ex repubbliche sovietiche, sono paesi transcontinentali la cui parte europea è inserita nell'Europa orientale.
Secondo il criterio più ristretto rappresentato nella carta 3[58] l'Europa orientale (indicata con il colore arancione) include Russia, Estonia, Lituania, Lettonia, Bielorussia, Ucraina, Moldavia, Romania e la parte europea del Kazakistan.
Secondo il criterio adottato dall'ONU, rappresentato nella carta 4[60], nell'Europa orientale, (in colore rosa scuro), sono compresi la Russia (compresi i suoi territori asiatici) e tutti i paesi dell'ex patto di Varsavia tranne i Paesi Baltici.
Il criterio di Europa centrale è uno dei più variabili, in base ai criteri adottati. Solitamente, i suoi confini sono considerati a nord il mare del Nord e il mar Baltico, a ovest il Reno, a sud le Alpi, a est l'istmo ponto-baltico, ossia la linea che va da Odessa, sul mar Nero, a Danzica, sul Baltico[61]
Secondo il criterio rappresentato nella terza carta[58] si includono nell'Europa centrale (indicata con il colore azzurro) Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Austria, Slovenia, Germania.
Il criterio adottato dall'ONU[60], rappresentato nella quarta carta, non prevede la regione dell'Europa centrale.
L'Europa settentrionale comprende i paesi nordici, ossia la Scandinavia nel suo senso più ampio: Norvegia, Svezia, Finlandia, Islanda e Danimarca[58].
Nella terza carta l'Europa settentrionale è indicata con il colore viola. A volte anche l'Estonia è considerata come un paese dell'Europa settentrionale, per la sua localizzazione e per i forti legami culturali con la Finlandia.
Secondo il criterio adottato dall'ONU[60], rappresentato nella quarta carta, l'Europa settentrionale comprende, oltre ai paesi nordici, anche i tre paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania), Irlanda e Regno Unito.
Secondo il senso più ampio, sono compresi nell'Europa meridionale tutti i territori europei del bacino mediterraneo; essa include quindi la penisola iberica (Spagna, Portogallo, Gibilterra e Andorra), il sud della Francia (con la Corsica) e il principato di Monaco, la penisola italiana (Italia, San Marino, Città del Vaticano), la penisola balcanica (Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Grecia, Macedonia del Nord, Serbia, Montenegro, Kosovo e Turchia europea), l'Arcipelago Maltese, l'isola di Cipro.
Secondo il criterio più restrittivo rappresentato nella terza carta[58] l'Europa meridionale (indicata con il colore verde) comprende solo gli stati delle penisole iberica, italiana e balcanica.
Secondo il criterio adottato dall'ONU[60], rappresentato nella quarta carta, l'Europa meridionale include gli stati delle penisole iberica, italiana e balcanica, esclusa la Bulgaria (nella terza carta in colore verde intenso).
Georgia e Azerbaigian - sono transcontinentali[65] secondo la convenzione che pone i confini euro-asiatici sullo spartiacque del Caucaso[37], avendo alcuni territori a nord di tale linea[58], sono altrimenti considerati geograficamente asiatici.[32] Situazione analoga presenta l'exclave azera di Nakhchivan.
Ambiente
Flora e fauna
Avendo vissuto fianco a fianco con la civiltà agricola e industriale per millenni, animali e piante europei sono profondamente segnati dalla presenza e attività dell'uomo. Con l'eccezione della Scandinavia, della Russia, e delle Alpi Svizzere, si possono trovare poche aree incontaminate e selvatiche in Europa, eccetto i parchi naturali.
La principale vegetazione naturale che ricopre l'Europa è la foresta. Le condizioni per la sua crescita sono molto favorevoli. A nord, la Corrente del Golfo e la Corrente del Nord Atlantico riscaldano il continente, a sud il clima è mediterraneo, e ci sono frequenti siccità estive in questa regione. Le creste delle montagne hanno spesso molta influenza sulle condizioni climatiche, alcune (Alpi, Pirenei), sono orientate dall'est all'ovest e permettono al vento di portare grandi masse d'acqua dall'oceano verso l'interno. Altre sono orientate da sud a nord (Montagne Scandinave, Alpi Dinariche, Carpazi, Appennini) e siccome la pioggia cade prima dal lato delle montagne orientato verso il mare, le foreste crescono meglio da questa parte, mentre dall'altro lato, le condizioni sono molto meno favorevoli. Pochi sono i luoghi del continente sui quali nei millenni non ha pascolato il bestiame e a ciò si aggiunge la massiccia deforestazione che ha causato danni incalcolabili all'ecosistema originario.
Un tempo l'Europa era coperta tra l'80% e il 90% dalle foreste, che si estendevano dal Mediterraneo all'Artico. Sebbene più della metà delle foreste originarie sia scomparsa nei secoli di colonizzazione, l'Europa ha ancora più di un quarto delle foreste mondiali, abeti nelle foreste della Scandinavia, vaste foreste di pini in Russia, castagno nel Caucaso, e la quercia nel Mediterraneo. Recentemente, la deforestazione si è arrestata e sono stati piantati molti alberi. Tuttavia, spesso, le conifere sono state preferite agli originali alberi decidui per via della loro rapidità di crescita. Le piantagioni e le monocolture coprono oggi vaste aree di terra e ciò lascia pochi habitat alle specie animali originarie delle foreste europee. L'estensione delle foreste originarie è ormai ridotta al 2-3% nell'Europa occidentale e al 5-10% nella Russia europea. Il paese meno coperto da foreste è l'Irlanda (8%), quello più coperto è la Finlandia (72%).
Nella terraferma, prevalgono le foreste decidue. Le specie più importanti sono il faggio, la betulla e la quercia. Nel nord, dove cresce la taiga, la betulla è molto comune. Nell'area mediterranea sono stati piantati un gran numero di ulivi che si adattano molto bene all'arido clima estivo. Un'altra specie comune nell'Europa Meridionale sono i cipressi. Le foreste di conifere prevalgono ad altitudini elevate, sopra il confine delle foreste, mentre nel nord della Russia e in Scandinavia, all'avvicinarsi dell'Artico, predomina la tundra. Le regioni semi-aride del mediterraneo ospitano anche piante del sottobosco. Una stretta lingua della prateria euroasiatica, la steppa, si estende dalla Russia meridionale e dall'Ucraina verso l'Ungheria nonché, attraverso la taiga, nel nord.
Sono endemiche europee due specie di palme, la Chamaerops humilis, detta anche palma nana o di San Pietro del Mediterraneo meridionale, e la Phoenix theophrasti o dattero di Creta, dell'isola omonima.
La più recente glaciazione e la presenza dell'uomo, hanno influenzato la distribuzione della fauna europea. In molte parti dell'Europa, predatori e grandi animali sono stati cacciati fino all'estinzione. Il mammut e l'uro si sono estinti, e oggi, lupi (carnivori) e orsi (onnivori), un tempo diffusi ovunque nel continente, sono a rischio di estinzione anche a causa della deforestazione che li ha costretti a ritirarsi sempre di più. Già nel Medioevo l'habitat degli orsi era limitato a montagne più o meno inaccessibili con sufficiente copertura boschiva. Oggi l'orso bruno vive principalmente nella penisola balcanica, nel nord e in Russia; altre regioni (Austria, Pirenei ecc.) sono ancora abitate da un numero minore di esemplari ma in queste aree la presenza è frammentaria e gli esemplari vivono emarginati a causa della distruzione del loro habitat. Nell'estremo nord dell'Europa si può trovare l'orso polare. Il lupo, il secondo più grande predatore in Europa dopo l'orso bruno, si può trovare principalmente nell'Europa Orientale e nei Balcani.
La popolazione dell'Europa è di circa 723 000 000 abitanti. Comprendendo le regioni del versante settentrionale del Caucaso, non unanimemente considerate europee, gli abitanti sono invece circa 740 000 000, distribuiti su 10091000km². La densità media è pari a circa 70,6 abitanti/km².
L'Europa, se da un lato è uno dei continenti più piccoli, dall'altro ha un'elevata densità di popolazione, seconda solo a quella dell'Asia.
Le cause di tale concentrazione sono da ricercarsi in molteplici fattori, in primo luogo la posizione geografica: l'Europa è infatti quasi del tutto compresa nella fascia temperata e l'80% del territorio è utilizzabile per l'agricoltura e le attività umane.
Nel corso dei secoli, il continente ha subito forti incrementi e decrementi di popolazione, legati agli avvenimenti storici. I primi dati attendibili risalgono all'era cristiana, quando si ritiene che in Europa vivessero 40 milioni di persone, concentrate sulle sponde del mar Mediterraneo. In seguito alle invasioni barbariche provenienti da oriente ci fu un forte calo dovuto alle guerre continue, alle carestie e alle epidemie. Intorno all'anno 1000, grazie alla rinascita dell'agricoltura e alla conseguente ripresa economica, la popolazione si era nuovamente assestata sulle cifre dei secoli precedenti. A partire dall'XI secolo e fino agli inizi del XIV ci fu un costante aumento: dai circa 35 milioni di abitanti nell'anno 1000, si arrivò a 80 milioni nel 1330. Poco più tardi, però, questa crescita subì una battuta d'arresto a causa di diverse epidemie di peste, la più terribile quella del 1347, che fecero 20 milioni di vittime.
Nel Quattrocento la popolazione tornò ad aumentare e tale tendenza continuò ininterrottamente con la sola eccezione di una fase di stagnazione nella prima metà del XVII secolo.
Agli inizi del Settecento la popolazione era salita a 110[66]-125 milioni. A permettere tale incremento era stato il forte calo del tasso di mortalità infantile, conseguenza a sua volta del miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie di gran parte della popolazione e del progresso economico conseguente alla rivoluzione industriale e alla rivoluzione agricola.
Da quella data in poi l'incremento demografico fu continuo nonostante l'emigrazione in altri continenti[66] in seguito al quale, già nel 1800, avevano lasciato l'Europa 180 milioni di persone che divennero 390 milioni nel 1900, 500 milioni nel 1930[66], 540 milioni nel 1950[66] e 700 milioni nel 2000[senza fonte].
Dopo una fase di crescita zero, dal 2000 in poi in Europa è iniziato un declino demografico causato dalla diminuzione della natalità, caso unico al mondo in quanto tutti gli altri continenti registrano ritmi di crescita decisamente elevati.
I dialetti e le lingue romanze, parlate in Europa da quasi 300 milioni di persone, sono tutte scritte usando l'alfabeto latino e dovrebbero corrispondere a quello di tutte le varietà neolatine (dette dialetti romanzi) parlati all'interno della Romània. Alcune di queste lingue però hanno subito nel corso del tempo delle normalizzazioni (per il lungo uso, l'opera delle Accademie e dei grammatici nonché il peso della tradizione letteraria) e godono di uno status di ufficialità: il portoghese (con oltre 11 milioni di parlanti)[67], lo spagnolo (con quasi 50 milioni di parlanti)[67], il francese (con quasi 75 milioni di parlanti)[67], l'italiano (con oltre 65 milioni di parlanti)[67], il romeno (con quasi 25 milioni di parlanti) e il catalano (con quasi 10 milioni di parlanti).
Le lingue germaniche, parlate da oltre 300 milioni di persone, usano l'alfabeto latino, a volte leggermente modificato. L'unica lingua germanica scritta con un alfabeto diverso dal latino è lo yiddish, che impiega l'alfabeto ebraico. Le lingue germaniche più diffuse in Europa sono l'inglese (parlato da oltre 70 milioni di persone) e il tedesco (con quasi 100 milioni di locutori). Altre lingue di rilevante importanza sono il nederlandese (con oltre 23 milioni di locutori) e le lingue scandinave, soprattutto danese (con oltre 5 milioni di parlanti), norvegese (con quasi 5 milioni di parlanti) e svedese (con quasi 10 milioni di parlanti). Sono stimate, inoltre, altre 53 lingue germaniche.
La mappa politica dell'Europa deriva sostanzialmente dalla riorganizzazione dell'Europa successiva alle guerre napoleoniche del 1815. La forma di governo prevalente in Europa è la democrazia parlamentare, nella maggior parte dei casi sotto forma di Repubblica; nel 1815 la forma di governo prevalente era ancora la Monarchia. Le restanti undici monarchie europee[N 2] sono costituzionali.
L'integrazione europea è il processo di integrazione politica, giuridica, economica (e in alcuni casi sociale e culturale) degli Stati europei così come è stato perseguito dalle potenze promotrici del Consiglio d'Europa dalla fine della seconda guerra mondiale. L'Unione europea è stata il fulcro dell'integrazione economica nel continente sin dalla sua fondazione. Più recentemente, l'Unione economica eurasiatica è stata istituita come controparte comprendente alcuni ex stati sovietici.
La Bielorussia e il Vaticano non sono membri di alcuna organizzazione sovranazionale europea. Tuttavia, il Vaticano ha lo status di osservatore nel Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa e fa anche parte della zona euro, mentre la Bielorussia è candidata a far parte del Consiglio d'Europa dal 1993. La Russia è stata espulsa dal Consiglio d'Europa nel 2022.
Le quattro aree urbane più grandi d'Europa sono Istanbul, Mosca, Parigi e Londra, ciascuna con oltre 10 milioni di residenti,[70] e come tali sono state descritte come megalopoli. Istanbul ha la popolazione totale più alta ma trovandosi in parte in Asia rende Mosca la città più popolosa dell'intera Europa. In ordine di popolazione, seguono San Pietroburgo, Madrid, Berlino e Roma.[71]
L'economia d'Europa comprende più di 732 milioni di persone in 48 diversi Stati. Come in altri continenti la ricchezza degli stati in Europa varia, anche se gli stati più poveri sono ben al di sopra dei più poveri stati di altri continenti in termini di prodotto interno lordo e qualità di vita. La differenza di ricchezza in Europa può essere visto grossomodo durante la guerra fredda, dove si può notare il divario tra paesi come: Portogallo, Slovenia e Repubblica Ceca. Mentre gran parte degli Stati europei hanno un PIL pro capite superiore alla media del mondo e sono molto sviluppate (Liechtenstein, Lussemburgo, Principato di Monaco, Andorra, Norvegia, Svezia, Paesi Bassi, Svizzera), alcune economie europee, nonostante la loro posizione superiore alla media mondiale (tranne per la Turchia) hanno un Indice di sviluppo Umano (Armenia, Kosovo, Macedonia del Nord, Ucraina, Azerbaigian, Georgia, Bosnia-Erzegovina, Albania, Kazakistan) al di sotto dei paesi europei più ricchi.
L'Europa è una delle zone più ricche del globo: troviamo infatti grandi potenze dal punto di vista economico, quali Germania, Italia, Francia, Regno Unito, Russia e Spagna, che detengono un prodotto interno lordo nominale molto alto. L'economia europea può essere geograficamente divisa in due grandi zone: quella occidentale, caratterizzata da economie fortissime e valori di sviluppo alti, e quella orientale, in cui la ricchezza decresce verso Est, pur essendovi economie caratterizzate da un forte tasso di crescita. Grazie alla sua varietà di luoghi e di storia, l'Europa ha tutti i settori economici molto sviluppati: l'agricoltura, con il Bassopiano Sarmatico, il Bassopiano Francese, la Pianura Padana, il Bassopiano Germanico e le pianure spagnole, l'industria, con le aree di Parigi, Berlino, della Renania Settentrionale-Vestfalia, Londra, Mosca, Istanbul (in parte in territorio Asiatico), Barcellona, dell'Italia del centro-nord e molte altre, e il settore terziario, in cui, oltre alle attività finanziarie, assicurative e bancarie, spicca il turismo: infatti in Europa vi sono 3 delle nazioni più visitate al mondo: Italia, Spagna e Francia. Il turismo è uno dei settori più sviluppati dell'economia del continente. L'Europa è infatti il continente che concentra le più svariate e visitate attrazioni turistiche al mondo, potendo contare sui suoi millenni di storia che le hanno tramandato innumerevoli vestigia monumentali, città d'arte, ma vanta anche attrazioni paesaggistiche, naturalistiche, parchi di divertimento.
Rispetto ad altri continenti, L'Europa ha una notevole densità di vie di comunicazione stradali, ferroviarie e marittime; sul suo territorio si sono aperte le prime ferrovie ed autostrade e si trovano qui molti tra i più importanti porti e aeroporti mondiali.
A partire dalla rivoluzione industriale, i numerosi stati europei hanno sviluppato un elevato livello di cooperazione per lo sviluppo e la manutenzione delle reti di trasporto, superando la frammentazione politica del continente. Organizzazioni sovranazionali e intergovernative, come l'Unione europea, il Consiglio d'Europa e l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa hanno portato allo sviluppo di norme ed accordi internazionali che hanno semplificato l'attraversamento delle frontiere interne, permettendo alle persone e alle merci di passare da uno stato all'altro con una notevole facilità. Dal 1990, in particolare, con gli accordi di Schengen, in venticinque paesi europei ("area Schengen") oggi è possibile viaggiare liberamente senza controlli doganali. Il trasporto di merci ha un alto livello di compatibilità intermodale e lo spazio economico europeo è caratterizzato dalla libera circolazione delle merci in trenta stati.
L'Europa comprende molteplici culture; solo dal punto di vista religioso convivono ortodossia, cattolicesimo, protestantesimo, ma anche giudaismo e Islam; molti hanno affermato di individuare le linee di faglie culturali in tutto il continente. Andreas Kaplan descrive l'Europa come un continente che "possiede una massima diversità culturale in distanze geografiche minime"[72]. La questione di descrivere una "cultura comune europea" o dei "valori comuni europea" è così molto complessa.
La cultura e il modo di vivere europei, attraverso il colonialismo, si sono diffusi in tutto il pianeta e tra XX e XXI secolo si è trasformata in cultura globale.
Insieme ai 555 milioni di cristiani (di cui 269 cattolici, 170 ortodossi, 80 protestanti, 30 anglicani) vivono in Europa 32 milioni di musulmani; 3,4 milioni di ebrei; 1,6 milioni di induisti; 1,5 milioni di buddisti e 500 000 sikh.
Le tabelle sottostanti riportano l'elenco alfabetico dei Paesi europei, che compaiono anche nella carta visibile sopra.
Questi sono, per la maggior parte, europei sia dal punto di vista geografico che storico-culturale; altri, invece, si trovano in una situazione particolare:
La Russia, per motivi storici e culturali, è considerata un paese europeo, pur essendo transcontinentale e avendo la maggior parte del suo territorio in Asia. Questo è anche il criterio storico-culturale seguito nel geoschema della Commissione statistica delle Nazioni Unite[73] Nella carta geografica soprastante è segnata in bianco solo la Russia europea, seguendo la convenzione che pone i confini tra Europa ed Asia lungo lo spartiacque del Gran Caucaso.
Superficie, popolazione e densità degli Stati europei
L'elenco che segue include tutti i paesi sovrani riconosciuti a livello internazionale che rientrano anche parzialmente in qualsiasi definizione geografica o politica comune dell'Europa.
fondo bianco: paesi europei e territori europei di paesi transcontinentali
fondo verde chiaro: dati complessivi dei paesi transcontinentali (Russia e Turchia)
fondo grigio: paesi geograficamente asiatici che sono membri del Consiglio d'Europa o dell'Unione Europea (Armenia e Cipro)
fondo celeste: paesi che hanno una piccola parte dei loro territori in Europa, ma solo secondo la convenzione che pone il confine Europa-Asia sullo spartiacque del Gran Caucaso
TOTALE SEGUENDO IL CONFINE DELLA DEPRESSIONE DEL KUMA-MANYČ Inclusi i territori europei di Turchia e Kazakistan. Inclusi i territori della Russia a nord della depressione del Kuma-Manyč e ad ovest degli Urali e del fiume Ural Esclusi i paesi a sud della depressione del Kuma-Manyč: Azerbaigian, Georgia. Esclusi i paesi geograficamente asiatici secondo entrambe le convenzioni sul confine europeo: Armenia, Cipro
9 772 423,44
696 237 112
71,24
TOTALE SEGUENDO IL CONFINE DELLO SPARTIACQUE DEL GRAN CAUCASO Inclusi i territori europei di Turchia e Kazakistan. Inclusi i territori della Russia a nord del Gran Caucaso e ad ovest degli Urali e del fiume Ural Inclusi i territori di Azerbaigian e Georgia a nord del Gran Caucaso Esclusi i paesi geograficamente asiatici secondo entrambe le convenzioni sul confine europeo: Armenia, Cipro
Superficie, popolazione e densità degli Stati a riconoscimento limitato
All'interno degli stati sopra menzionati ci sono diversi paesi de facto indipendenti con riconoscimento internazionale limitato o nullo. Nessuno di essi è membro delle Nazioni Unite:
Il calcio rappresenta sia a livello dilettantistico che a livello professionistico lo sport europeo per eccellenza. Sono infatti famose le competizioni nazionali ed internazionali per club, come la UEFA Champions League, e per nazione, come il Campionato europeo di calcio. Per la pallacanestro sono invece famose le competizioni internazionali come l'Euroleague Basketball. Sono inoltre numerosi gli stati del vecchio continente che ospitano gran premi automobilistici e motociclistici.
^Secondo il criterio geografico-statistico seguito nel geoschema della Commissione statistica delle Nazioni Unite, i Paesi europei sono 44, includendo tra essi la Russia, Stato transcontinentale che si estende anche in Asia. Considerando che il Kazakistan e la Turchia sono paesi anch'essi transcontinentali, con parte del loro territorio in Europa, il numero dei paesi con territori, almeno parzialmente, europei è 46. Cipro è geograficamente asiatico, mentre da un punto di vista storico-culturale è uno Stato europeo e membro dell'Unione europea. In base alle diverse convenzioni geografiche, gli stati transcaucasici di Georgia e Azerbaigian sono geograficamente considerati asiatici o transcontinentali, mentre da un punto di vista storico-politico sono legati all'Europa. Lo stato transcaucasico dell'Armenia è geograficamente asiatico, ma ha stretti legami storico-culturali con l'Europa In conclusione, se oltre ai paesi considerati europei a tutti gli effetti si comprendono anche Turchia, Kazakistan e i paesi legati politicamente all'Europa di Cipro, Armenia, Georgia e Azerbaigian, sono 50 gli stati considerabili a vario titolo europei. In questo computo non si considerano gli Stati a riconoscimento limitato.
^Esiodo, nella Teogonia, cita Europa come figlia di Oceano e Teti, mentre nel Catalogo delle donne, dice che Europa era figlia di Fenice e ne racconta il rapimento da parte di Zeus. Si veda:
^abPer tutto il mito di Europa: Donatella Puliga e Silvia Panichi, Un'altra Grecia: le colonie d'Occidente tra mito, arte e memoria, Torino, Einaudi, 2005, p. 76, ISBN978-88-06-17539-9.
^«Domino Sancto et in Christo Patri, Romanae pulcherrimo Ecclesiae Decori, totius Europae flaccentis augustissimo quasi cuidam Flori». Epistola I.1 – I.2, in: George Stuart Murdoch Walker (a cura di), Sancti Columbani Opera, collana Scriptores Latini Hiberniae, Dublin Institute for Advanced Studies, 1957, ISBN978-1855000506.
^ Francesca Canale Cama, Daniela Casanova e Rosa M. Delli Quadri, Storia del Mediterraneo moderno e contemporaneo, Alfredo Guida Editore, pp. 133-134, ISBN978-88-6042-623-9.
^Alessandro Barbero, Carlo Magno: Un padre dell'Europa, Gius.Laterza & Figli, 2011. ISBN 9788858101612.
^ Franz Turchi, Lettere dall'Europa. Un futuro per il nostro vecchio continente, FrancoAngeli, 2012.
^ Bruno Migliorini e Giacomo Devoto, Lingua nostra, 69-70 voll., Sansoni, 2008, p. 8.
^Marco Drago, Enciclopedia della geografia - De Agostini (p. 413). ISBN 9788841507643
^Tra la convenzione che pone il confine sulla Linea di von Strahlenberg (monti Urali-fiume Ural-mar Caspio-depressione del Kuma-Manyč) e la convenzione (monti Urali-fiume Ural-mar Caspio-spartiacque del Caucaso), la differenza è di 250000km², ossia all'area della Ciscaucasia, esclusa nel primo caso, inclusa nel secondo. Nella figura relativa al confine orientale, la depressione del Kuma-Manič è indicata dalla linea A, mentre lo spartiacque caucasico dalla linea C.
^Population Pyramid, su populationpyramid.net. URL consultato il 3 novembre 2015.
Enciclopedia Treccani (1932), voce Europa, capitolo Confini ed area. (alla voce più recente della stessa enciclopedia Europa., invece, si elencano le varie convenzioni sul confine e poi si segue una linea non convenzionale proposta dall'autore della voce);
Grande Dizionario Enciclopedico, a cura di Pietro Fedele, volume V, voce Europa, UTET, 1966;
AA.VV., Il nuovissimo atlante del Touring, vol. 1, Touring Club Italiano, 1998, p. 85.;
Enciclopedia generale, Istituto geografico De Agostini, 1992 (p. 140);
Enciclopedia della geografia, voce Europa, Istituto geografico De Agostini, 1996 (p. 41);
Calendario Atlante De Agostini 2013, Istituto geografico De Agostini, 2012, ISBN 9788851117054 (pagina 80);
Europa, in Sapere.it, De Agostini. URL consultato il 19 aprile 2021.
Atlante Geografico Mondiale, voce Europa, Istituto Geografico De Agostini, 1995 (in particolare, si precisa che gli Urali sono compresi tutti in Europa, sino al loro margine orientale);
E. P. Romanova, A. M. Nikishin, A. A. Tishkov, M. Yu. Martynova, Grande Enciclopedia Russa (Большая российская энциклопедия), voce Европа. URL consultato il 29 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2020). (Europa).
Eva Mª Martín Roda, Aurelio Nieto Codina, Territorio y Turismo Mundial: Análisis geográfico, Editorial Universitaria Ramon Areces, 2014 (p. 130) ISBN 9788499611600.
Germania
Enciclopedia Brockhaus (Brockhaus Enzyklopädie), 21. Auflage. F. A. Brockhaus. Leipzig/Mannheim 2006, voce Europa: "Als Grenze Europas zu Asien gilt seit dem 18. Jahrhundert der Ural… Konventionelle Grenzen zu Asien bilden außerdem der Fluß Ural, das Kaspische Meer, die Manytschniederung, das Schwarze Meer, der Bosporus, das Marmarameer, die Dardanellen sowie das Ägäische Meer" ("Gli Urali sono il confine dell'Europa con l'Asia dal 18º secolo... I confini convenzionali con l'Asia sono formati anche dal fiume Ural, dal Mar Caspio, dalla valle Manyč, dal Mar Nero, dal Bosforo, dal Mar di Marmara, dal Dardanelli e il Mar Egeo").
^La linea di confine proposta da von Strahlenberg nel tratto Urali-foce del Don era piuttosto complessa: seguiva la catena dell'Obščij Syrt, il Volga, l'attuale canale Volga-Don e l'ultimo tratto del Don. Nel 1958, la Società Geografica Sovietica confermò sostanzialmente la linea di von Strahlenberg, sostituendo però il tratto più complesso con una linea che segue il fiume Emba, per motivi di semplicità; la società raccomandò formalmente che il confine tra Europa e Asia fosse disegnato nei libri di testo seguendo la linea che va dal golfo Baydaratskaya, Mar di Kara, lungo il piede orientale dei Monti Urali, il piede orientale delle colline Mugodžary, il fiume Emba, la costa settentrionale del mar Caspio e la depressione del Kuma-Manyč (passando dunque a nord del Caucaso). Vedi (RU) Можаев Б.Н. Где проходит граница между Европой и Азией, Вокруг света. 1959. № 4. С. 17 ("B.N. Možaev, Dov'è il confine tra Europa e Asia, in Il giro del mondo, 1959. n. 4. S. 17"), da cui si cita:
«…Рекомендуется границу Европы и Азии проводить по восточной подошве Уральских гор и Мугоджар, затем по реке Эмбе, по северному берегу Каспия, по Кумо-Манычской впадине и Керченскому проливу… Азовское море следует считать европейским» ("Si consiglia di tracciare il confine tra Europa e Asia lungo il piede orientale dei monti Urali e delle colline Mugodžar, quindi lungo il fiume Emba, lungo la costa settentrionale del Mar Caspio, lungo la depressione di Kuma-Manyč e lo stretto di Kerč ... Il Mar d'Azov deve essere considerato europeo")
^Per ciò che riguarda il Pallas e il Ritter: Enciclopedia Treccani, voce Europa..
^Nel corso degli anni si cominciò a considerare confine continentale il fiume Ural e non l'Emba perché esso nasce direttamente dai monti Urali, mentre il fiume Emba nasce sulle colline Mugodžary in Kazakistan; porre il confine sull'Emba risultava dunque problematico, perché rendeva necessario tracciare la linea di demarcazione continentale fra le ultimi pendici dei monti Urali e le colline Mugodžary, fino alle sorgenti del fiume Emba. La questione non è sostanziale, in quanto le foci dei due fiumi distano poco più di cento chilometri. Si veda:
(DE) Jörn Happel, Christophe von Werdt, Mira Jovanović, Osteuropa kartiert
(EN) Douglas W. Freshfield, " Journey in the Caucasus., Proceedings of the Royal Geographical Society, Volumes 13–14, 1869.
L'Enciclopedia Treccani alla voce Europa. pur citando le due convenzioni pone nella mappa d'Europa (JPG). lo spartiacque caucasico come confine tra i due continenti.
La Grande Enciclopedia Russa (RU) Gran Caucaso (БОЛЬШОЙ КАВКАЗ), su bigenc.ru. URL consultato il 2 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2022).
«Il confine tra Europa e Asia è solitamente tracciato lungo lo spartiacque del Gran Caucaso»
^(Всесоюзного географического общества - Vsesoyuznogo geografičeskogo obščestva)
^ab(RU) Можаев Б.Н. Где проходит граница между Европой и Азией, Вокруг света. 1959. № 4. С. 17 ("B.N. Možaev, Dov'è il confine tra Europa e Asia, in Il giro del mondo, 1959. n. 4. S. 17"), da cui si cita:
«…Рекомендуется границу Европы и Азии проводить по восточной подошве Уральских гор и Мугоджар, затем по реке Эмбе, по северному берегу Каспия, по Кумо-Манычской впадине и Керченскому проливу… Азовское море следует считать европейским» ("Si consiglia di tracciare il confine tra Europa e Asia lungo il piede orientale dei monti Urali e delle colline Mugodžar, quindi lungo il fiume Emba, lungo la costa settentrionale del Mar Caspio, lungo la depressione di Kuma-Manyč e lo stretto di Kerč ... Il Mar d'Azov deve essere considerato europeo")
«most Soviet geographers took the watershed of the Main Range of the Greater Caucasus as the boundary between Europe and Asia. (trad. la maggior parte dei geografi sovietici ha considerato lo spartiacque della catena principale del Grande Caucaso come confine tra Europa e Asia)»
«However , most geographers in the Soviet Union favoured the boundary along the Caucasus crest , and this became the common convention in the later 20th century , although the Kuma - Manych boundary remained in use in some 20th - century maps»
«Non esiste una posizione ufficiale e non possiamo tracciare un confine ufficiale. [...] Non esiste una risposta esatta e univoca a questa domanda. Può essere effettuato lungo la depressione Kuma-Manyč, e [...] c'è un punto di vista secondo cui il confine tra Europa e Asia corre lungo la catena spartiacque del Caucaso.»
^L'autore della voce informa che "Dal 17° sec. venne proposta quale confine tra Europa e Asia la catena degli Urali, soluzione ancora abitualmente seguita" e che "come limite rispetto all’Asia centrale alcuni pongono il fiume Ural e altri il fiume Emba". Per quanto riguarda il tratto seguente, l'autore della voce avverte dell'esistenza delle due convenzioni (la depressione del Kuma-Manyč e lo spartiacque del Caucaso). Cionondimeno considera "non soddisfacenti" tutti questi confini convenzionali e utilizza al loro posto una sua personale proposta: quella di prendere, come limite geografico tra Europa ed Asia, una linea che va dalla foce del fiume Don a quella della Dvina Settentrionale, approssimativamente dalla città russa di Rostov a quella di Arcangelo, escludendo quindi gran parte della Russia Europea e tutto il Caucaso. L'autore della voce definisce in conclusione come "regione europea" solo la parte più prettamente peninsulare dell'Eurasia. Si veda
Europa, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana..
Nella stessa Enciclopedia Treccani, alla voce Asiao, si indica come limite tra i due continenti la Depressione del Kuma-Manyč, anche nelle mappe. Si veda:
Tuttavia definisce il Caucaso come un Sistema montuoso dell’Eurasia, che s’innalza tra il Mar Nero e il Mar Caspio con direzione generale ponendo nella sua mappa (JPG). lo spartiacque caucasico come confine tra i due continenti
Si veda:
^L'arcipelago di Madera e quello delle Canarie, più meridionali di Capo Tripiti, anche se politicamente dipendenti da Portogallo e Spagna, non sono territori geograficalmente appartenenti al continente europeo, ma a quello africano e pertanto non sono stati presi in considerazione.
^abcSpecialmente nei testi didattici, sono diffuse raggruppamenti in circa una dozzina di regioni; alcune di esse hanno i confini variabili a seconda del testo in cui vengono presentate. Per compilare l'elenco sono state tenute presenti le seguenti fonti:
Eden. Il nuovo Geo2030, volume 2 L’Europa, Treccani Giunti TVP, 2024. (r. iberica, r. francese, r. alpina, r. germanica, r. britannica, r. scandinava, r. sarmatica, r. danubiana, italiana, r. balcanico-mediterranea)
sito www.gazzettaufficiale.it, Programma degli esami di concorso... (r. iberica / r. carpatico-danubiana / penisola balcanica / r. scandinava / Regno Unito ed Irlanda / Benelux / r. francese / Europa centrale / Russia, paesi baltici, Ucraina, Bielorussia e Moldavia)
sito marchettisite.files.wordpress.com, Cos'è la Geografia (r. iberica / r. francese / r. germanica / r. britannica / r. scandinava / r. sarmatica / r. alpina / r. danubiana / r. balcanica. La Grecia è inserita nella r. balcanica e la Polonia nella r. sarmatica);
Giancarlo Corbellini, Io viaggio - 2, Mondadori, 2021. ISBN 9788869105630 (r. iberica / r. francese / Benelux / Isole Britanniche / r. balcanica / Grecia, Cipro e Malta / r. germanica / Europa del Nord / Europa centro orientale / Europa orientale. L'Austria e la Svizzera sono inserite nella r. germanica, i paesi baltici nella r. centro-orientale; la Moldavia nell'Europa orientale);
Grazia Paladino, Chiara Spalatro, Didattica capovolta: italiano, storia e geografia ([1]), Centro Studi Erickson, 2020. ISBN 9788859021919. (r. italiana / r. iberica/ r. francese / r. germanica / britannica / nordica / centro-orientale / r. balcanica / r. russa)
Bruno Nice, Questo nostro mondo, volume I - Conoscere l'Italia, Novara, Istituto geografico De Agostini, 1996. (r. italiana / r. iberica / r. francese / r. germanica / britannica / finno-scandinava / carpatico-danubiana / r. balcanica / r. orientale)
^(EN) Sito www.theguardian.com, articolo Snooker and the geography of the British Isles, da cui si cita: The phrase [British Isles] is best avoided, given its (understandable) unpopularity in the Irish Republic. The plate in the National Geographic Atlas of the World once titled British Isles now reads Britain and Ireland ("È meglio evitare l'espressione [Isole Britanniche], data la sua comprensibile impopolarità nella Repubblica irlandese. La tavola dell'"Atlas of the World" del National Geographic, una volta intitolata Isole britanniche ora recita Gran Bretagna e Irlanda").
^Mircea Eliade, Le religioni e il folklore dell'Europa orientale, Edizioni Mediterranee, 2022. ISBN 9788827232026
^Chronos - alla scoperta della Storia, Raffaello scuola, vol. 2, aprile 2020
^Sebbene la maggior parte del territorio turco si trovi geograficamente in Asia, il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione europea hanno confermato l'ammissibilità della richiesta di adesione della Turchia all'Unione Europea sostenendo che l'espressione "Stato europeo" non possa essere interpretata in senso strettamente geografico. I problemi giuridici dell'ampliamento dell'Unione europea (1). Nota tematica nº23 - I problemi giuridici dell'ampliamento dell'Unione europea
^Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione europea hanno dichiarato che l'espressione "Stato europeo" possa non essere interpretata in senso strettamente geografico. I problemi giuridici dell'ampliamento dell'Unione europea (1). Nota tematica nº23 - I problemi giuridici dell'ampliamento dell'Unione europea
^L'articolo 4 dello Statuto del Consiglio d'Europa specifica che l'adesione è aperta a qualsiasi Stato "europeo". Questa affermazione è stata interpretata liberamente fin dall'inizio, quando è stata ammessa la Turchia, includendo stati transcontinentali secondo una delle convenzioni sui confini continentali (come la Georgia e l'Azerbaigian) e gli stati che sono geograficamente asiatici ma socio-politicamente legati all'Europa (come Armenia e Cipro). Full list - Statute of the Council of Europe.
^abcderisultati grezzi, la superficie include le acque interne e le terre polari.
^L'Armenia è considerata geograficamente parte dell'Asia occidentale e da un punto di vista storico-culturale appartenente all'Europa orientale; presenta forti legami storici e sociopolitici con l'Europa. Politicamente è un paese membro del Consiglio d'Europa.
^L'Azerbaigian può essere considerato parte dell'Asia occidentale secondo la convenzione che pone il confine tra Europa ed Asia sulla depressione del Kuma-Manyč o transcontinentale secondo la convenzione che pone il confine tra Europa ed Asia sullo spartiacque del Gran Caucaso. Politicamente è un paese membro del Consiglio d'Europa.
^Secondo la convenzione che pone il confine tra Europa ed Asia lungo lo spartiacque del Gran Caucaso, 6 987 km² in Europa e 79 613 km² in Asia.
^La Georgia fa geograficamente parte dell'Asia occidentale secondo la convenzione che pone il confine tra Europa ed Asia sulla depressione del Kuma-Manyč; è un paese transcontinentale tra Europa e Asia secondo la convenzione che pone il confine tra Europa ed Asia sullo spartiacque del Gran Caucaso. Ha forti legami storici e sociopolitici con l'Europa. Politicamente è un paese membro del Consiglio d'Europa. I dati relativi alla popolazione e all'area includono le stime georgiane per l'Abcasia e l'Ossezia meridionale, due regioni che hanno dichiarato e raggiunto de facto l'indipendenza. Il loro riconoscimento internazionale, tuttavia, è limitato.
^Secondo la convenzione che pone il confine tra Europa ed Asia sullo spartiacque del Gran Caucaso, 2 543 km² in Europa e 69 157 km² in Asia.
^Il Kazakistan è un paese transcontinentale, estendendosi principalmente in Asia centrale e in parte nell'Europa orientale, nel territorio a ovest dei monti Urali e del fiume Ural.
^abcdStima popolazione al 1/01/2014, fonte (RU) Popolazione 2014 (XLS), su gks.ru, Servizio di statistica dello Stato federale. URL consultato il 10 settembre 2014 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2014).
^abIl Kosovo, sebbene non sia membro o osservatore delle Nazioni Unite, da quando ha dichiarato l'indipendenza ha raggiunto un notevole grado di riconoscimento diplomatico. Inoltre, è stato accettato per l'adesione a diverse organizzazioni internazionali, tra cui due agenzie delle Nazioni Unite, e sta cercando l'adesione all'UE.
Al 13 novembre 2019, 97 su 193 (50%) Stati membri delle Nazioni Unite (ONU), 22 su 27 (82%) Stati membri dell'Unione europea (UE), 25 su 29 (86%) Stati membri della NATO, e 34 su 57 (60%) Stati membri dell'Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC) hanno riconosciuto il Kosovo. Il governo della Serbia non riconosce il Kosovo come uno stato sovrano, ma ha iniziato a normalizzare le relazioni con il governo del Kosovo conformemente all'accordo di Bruxelles. Per tutta la nota, si veda: (in Albanese) sito beinkosovo.com., pagina Paesi che hanno riconosciuto il Kosovo come stato indipendente..
^La Turchia è geograficamente considerata un paese transcontinentale: si estende principalmente in Asia occidentale, ma il 3% del suo territorio, la Tracia turca, appartiene all'Europa sudorientale.
^Incluse la Repubblica di Crimea e la città autonoma di Sebastopoli, de facto sotto l'amministrazione della Russia
^distretti delle province del Kazakistan Occidentale e di Atyrau a ovest del fiume Ural al 1/01/2014 - Computo del territorio in http://books.google.it. "Calendario Atlante De Agostini 2014" (valore medio), dati da (RU) Popolazione all'inizio del periodo 2014, su taldau.stat.kz, Agenzia della Repubblica del Kazakistan sulle statistiche. URL consultato il 10 settembre 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2020).
^Dati da (RU) Popolazione all'inizio del periodo 2014, su taldau.stat.kz, Agenzia della Repubblica del Kazakistan sulle statistiche. URL consultato il 10 settembre 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2020).
^regione di Marmara a Ovest del Bosforo, Mar di Marmara e Dardanelli (Tracia orientale) - Computo del territorio in Enciclopedia Treccani App. VI alla voce "Europa" e http://books.google.it. "Calendario Atlante De Agostini 2014" (valore medio), dati da
Population of provinces/districts/2013, su tuikapp.tuik.gov.tr, Istituto turco per le statistiche, 2013. URL consultato il 10 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2012).
^La Turchia europea non costituisce un'unità amministrativa a sé stante, ma è parte della Regione di Marmara, che si estende anche in territori asiatici. La città più importante è Istanbul
^Dati da Turkish Statistical Institute, www.tuik.gov.tr (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2012). "Population of provinces/districts/2013", consultati il 10 settembre 2014
^abcapoluogo per i territori dipendenti, città principale (tra parentesi) per gli stati transcontinentali con capitale extraeuropea.
Seguendo la convenzione che pone il Caucaso come limite convenzionale tra Europa e Asia, alcune porzioni settentrionali del paese ricadono in Europa. Si veda:
^abL'Abcasia e l'Ossezia del Sud, in base alla convenzione che pone il confine Europa-Asia sulla Depressione del Kuma-Manyč, sono completamente ricadenti nell'Asia occidentale; secondo la convenzione che pone il confine Europa-Asia sullo spartiacque del Gran Caucaso sono territori transcontinentali. Hanno dichiarato unilateralmente la loro indipendenza dalla Georgia rispettivamente il 25 agosto 1990 e il 28 novembre 1991. Il loro status non è riconosciuto dall'ONU e dalla stragrande maggioranza delle nazioni sovrane.
^L'intera isola di Cipro è geograficamente parte dell'Asia occidentale, secondo ogni convenzione sui confini Europa-Asia.
Stanislaw Grygiel, Dove nasce l'Europa?, ne Il Nuovo Areopago, n. 2/2004, pp. 10–18.
Achille e Adolfo Boroli (a cura di), Il Milione - Enciclopedia di tutti i Paesi del mondo, vol. 1, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1974.
Alan Siaroff, Comparative European Party Systems: An Analysis of Parliamentary Elections Since 1945, 081532930X, 9780815329305, 9780203900307, Routledge, 2000
(EN) Thomas M. Poulsen, Brian Frederick Windley, William H. Berentsen e W. Gordon East, Europe, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
OstkakaOstkaka dengan olesan selai strawberry, whipped cream, dan es krim.Nama lainKue keju Swedia, Swedish cheesecake, Swedish curd cakeJenisHidangan penutupTempat asalSwediaDaerahHälsingland dan SmålandSuhu penyajianHangatBahan utamaRennet, susu, krim, gula, telur, kacang almond, almond pahitSunting kotak info • L • BBantuan penggunaan templat ini Media: Ostkaka Ostkaka, berasal dari dua kata ost yang berarti kue dan kaka yang berarti keju dalam bahasa Swedia (definis…
Juri UenoNama asal上野 樹里Lahir25 Mei 1986 (umur 37)Kakogawa, Hyōgo, JepangKebangsaan JepangNama lainJurippePekerjaanAktrisTahun aktif2000 (2000)–sekarangAgenAmuse, Inc.Tinggi167 m (547 ft 11 in)Suami/istriSho Wada (m. 2016) Juri Ueno (上野 樹里code: ja is deprecated , Ueno Juri, lahir 25 Mei 1986) adalah aktris asal Jepang. Filmografi Film Tahun Judul Peran Catatan 2003 Josee, the Tiger and the Fish Kanae 20…
Railway station in Hampshire, England For other uses, see Winchester railway station (disambiguation). WinchesterStation frontage in 2016General informationLocationWinchester, City of WinchesterEnglandGrid referenceSU477300Managed bySouth Western RailwayPlatforms2Other informationStation codeWINClassificationDfT category C1HistoryOpened10 June 1839Passengers2018/19 5.242 million2019/20 4.872 million2020/21 1.111 million2021/22 2.960 million Interchange 38,4762022/23 3.724 million …
Peta lokasi sepuluh kerajaan-kota Siprus. Sepuluh kerajaan-kota Siprus kuno merupakan negara-negara Yunani, Yunani-Fenisia atau Yunani-Eteosiprus yang terdaftar di dalam prasasti Raja Asiria Esarhaddon pada tahun 673-672 SM:[1] Paphos, Πάφος (Yunani) Salamis, Σαλαμίς (Yunani) Soloi, Σόλοι (Yunani) Kourion, Κούριον (Yunani) Chytroi, Χῦτροι (Yunani) Kition, Κίτιον (Yunani-Fenisia) Amathus, Ἀμαθούς (Yunani-Eteosiprus) Idalion, Ἰδάλιον (Yu…
قرية غروتون الإحداثيات 42°35′13″N 76°21′54″W / 42.5869°N 76.365°W / 42.5869; -76.365 [1] تاريخ التأسيس 1860 تقسيم إداري البلد الولايات المتحدة[3][2] التقسيم الأعلى مقاطعة تومبكينز[3] خصائص جغرافية المساحة 4.502479 كيلومتر مربع (2016) ارتفاع 304 متر عدد…
Former Metropolitan Borough in England CamberwellThe former Camberwell Town HallThe Borough of Camberwell within the County of LondonArea • 1911/19314,480 acres (18.1 km2)[1] • 19614,482 acres (18.14 km2)[1] Population • 1911261,328[1] • 1931251,294[1] • 1961175,304[1] Density • 191158/acre • 193156/acre • 196139/acre History • OriginAncien…
Fly to the Sky플라이 투 더 스카이Informasi latar belakangAsalSeoul, Korea SelatanGenreR&B, Pop, pop rap, Korean hip hopTahun aktif1999–sekarangLabelSM Entertainment (1999-2004)PFull Entertainment (2004-2009)(Hiatus)Situs webFly to the Sky.comMantan anggotaHwanhee (환희)Brian Joo (브라이언) Fly to the Sky (bahasa Korea: 플라이 투 더 스카이) adalah duo R&B Korea Selatan, dengan anggota Korea-Amerika Brian Joo dan asli Korea Selatan Hwanhee. Awalnya dipasarkan se…
Seat of the Parliament of India in New Delhi Parliament House, India and Sansad Bhavan redirect here. For Old Parliament House, see Old Parliament House, New Delhi. The Parliament HouseSansad BhavanGeneral informationAddress118, Rafi Marg, New Delhi, DelhiTown or cityNew DelhiCountry IndiaCoordinates28°37′02″N 77°12′36″E / 28.61722°N 77.21000°E / 28.61722; 77.21000Current tenantsParliament of IndiaGroundbreaking1 October 2020Completed28 May 2023Opened19 S…
Ostedes Ostedes variegata Klasifikasi ilmiah Kerajaan: Animalia Filum: Arthropoda Kelas: Insecta Ordo: Coleoptera Famili: Cerambycidae Subfamili: Lamiinae Tribus: Acanthocinini Genus: Ostedes Ostedes adalah genus kumbang tanduk panjang yang tergolong familia Cerambycidae. Genus ini juga merupakan bagian dari ordo Coleoptera, kelas Insecta, filum Arthropoda, dan kingdom Animalia. Larva kumbang dalam genus ini biasanya mengebor ke dalam kayu dan dapat menyebabkan kerusakan pada batang kayu hidup a…
Tatak han Rehiyon han Umbria Mapa kun diin makikit-an an mga lalawigan han Rehiyon han Umbria An Umbria (puyde liwat Umbriya; ha Kinatsila: Umbría) amo an usa (1) ha karuhaan (20) ka rehiyon han Italya. An ulohan hini amo an Perugia. Mga lalawigan han Umbria Perugia Terne khlMga Rehiyon han Italya AbruzzoSiong han AostaApuliaBasilicata CalabriaCampaniaEmilia-RomagnaFriuli-Venezia Giulia LazioLiguriaLombardiyaMarche MolisePiemonteSardinyaSicilia Trentino-Alto Adige/SüdtirolTos…
INS Suvarna History India NameINS Suvarna Launched22 August 1990 Commissioned4 April 1991 Statusin active service General characteristics Class and typeSukanya class patrol vessel[1] Displacement1,890 tons (full load)[1] Length101 metres Beam11.5 metres Propulsion2 × diesel engines, 12,800 bhp (9,540 kW), 2 shafts Speed21 knots (39 km/h) Range7,000 nautical miles (13,000 km) at 15 knots (28 km/h) Complement70 Sensors and processing systems 1 × Racal Dec…
Grammar of the Standard Chinese language This article concerns Modern Standard Chinese. For the grammars of other forms or varieties of Chinese, see their respective articles via links on Chinese language and varieties of Chinese. 中文(zhōngwén) 语法(yǔfǎ)[中文語法],meaning Chinese grammar, written vertically in simplified (left) and traditional (right) forms The grammar of Standard Chinese shares many features with other varieties of Chinese. The language almost entirely lac…
French politician (1756-1794) This article is about the French politician. For the Haitian revolutionary leader, see Alexandre Pétion. Jérôme Pétion de VilleneuvePortrait by Jean-Urbain Guérin1st President of the National ConventionIn office20 September 1792 – 4 October 1792Preceded byLouis XVI (King of France)Succeeded byJean-François Delacroix2nd Mayor of ParisIn office18 November 1791 – 15 October 1792Preceded byJean Sylvain BaillySucceeded byPhilibert Borie (tempo…
Pour les articles homonymes, voir Mohammed Ali. Méhémet Ali Portrait de Méhémet Ali par Louis-Charles-Auguste Couder (1840). Titre Wali d'Égypte, Soudan, Syrie, Hedjaz, Morée, Thasos et Crète 17 mai 1805 – 2 mars 1848(42 ans, 9 mois et 14 jours) Prédécesseur Khursit Pacha (gouverneur) Successeur Ibrahim Pacha Biographie Dynastie Dynastie de Méhémet Ali Date de naissance Fin des années 1760 Lieu de naissance Kavala, Macédoine orientale Date de décès 2 août 1849 Li…
Sebuah potongan berita dari Mainichi Shimbun, tentang kematian Itō Noe dan Ōsugi Sakae. Insiden Amakasu (Amakasu jiken) adalah pemunuhan terhadap dua anarkis jepang berpengaruh dan seorang anak muda oleh polisi militer pimpinan Letnan Amakasu Masahiko, pada September 1923. Para korbannya adalah Ōsugi Sakae, seorang pemimpin informal gerakan anarkis Jepang, bersama dengan anarkis-feminis Itō Noe (istrinya), dan anak keponakan Ōsugi.[1] Pada pertikaian yang menyusul grmpa bumi Kantō …
Space in Paris Rosiers–Joseph Migneret Garden The Rosiers–Joseph Migneret Garden is a green space located in the 4th arrondissement of Paris. Location The garden is located between the rue des Francs-Bourgeois and the rue des Rosiers in the heart of the historic quarter of Le Marais. It can be accessed either by the courtyard of the hôtel de Coulanges at 35-37, rue des Francs-Bourgeois, or by number 10, rue des Rosiers. The garden entrance at 35-37 rue des Franc-Bourgeois, Hôtel de Coulang…
County in Georgia, United States County in GeorgiaWilkinson CountyCountyBall's Ferry Landing has been designated as a site on the March to the Sea Heritage Trail.Location within the U.S. state of GeorgiaGeorgia's location within the U.S.Coordinates: 32°48′N 83°10′W / 32.80°N 83.17°W / 32.80; -83.17Country United StatesState GeorgiaFoundedMay 11, 1803; 221 years ago (1803)Named forJames WilkinsonSeatIrwintonLargest cityGordonArea …
American voice actor and director Anthony BowlingBowling in 2016BornAnthony Wesley BowlingOccupationVoice actorYears active1997–presentSpouseNoa Gavin Anthony Wesley Bowling is an American voice actor and director who has provided voices and directed for English-language versions of Japanese anime films and television series at Funimation. Some of his major roles include Ukyo in Samurai 7, Shiro Ashiya / Alciel in The Devil Is a Part-Timer!, Shin Fukuhara in Baka and Test, Orito in Is Thi…