Lo spazio Schengen (più comunemente area Schengen, zona Schengen) è un'area che comprende ventinove stati europei, i quali, in base all'acquis di Schengen hanno abolito le frontiere interne. Queste sono state sostituite da un'unica frontiera esterna, dove avviene il controllo dei passeggeri; perciò, dal punto di vista dei viaggi internazionali, il territorio degli stati partecipanti rappresenta uno spazio unitario. Lo spazio Schengen è quindi un territorio in cui è garantita la libera circolazione delle persone[1].
Allo spazio Schengen aderiscono 25 stati su 27 dell'Unione europea. Lo stato membro che ha deciso di non aderire allo spazio Schengen è l'Irlanda, in base a una clausola di opt-out. Cipro ha sottoscritto la convenzione di Schengen, ma non è ancora in vigore.
Danimarca: la Groenlandia e le isole Fær Øer. Queste, benché formalmente escluse dalla zona Schengen, in pratica ne sono integrate. Infatti, nell'accordo di associazione con la Danimarca è stato negoziato che non siano assoggettati a controlli alle frontiere le persone che viaggiano tra le isole Fær Øer e la Groenlandia da una parte, e gli Stati membri di Schengen dall'altra. I tradizionali accordi di libera circolazione delle persone, dei servizi, e dei capitali, non sono applicabili su questi due territori.
Grecia: previste condizioni particolari per Monte Athos[34], per rispetto della organizzazione religiosa lì riconosciuta[35].
L'Unione europea costituisce una Unione doganale e una Area dell'imposta sul valore aggiunto. Tuttavia, non tutti gli Stati Schengen o tutto il territorio degli Stati Schengen fanno parte dell'unione doganale o dell'area IVA. Alcuni paesi pertanto effettuano legalmente controlli doganali mirati a merci illegali, come la droga.
I controlli di sicurezza possono essere effettuati legalmente nei porti e negli aeroporti. Inoltre, è possibile effettuare controlli di polizia se:[36]
non hanno il controllo di frontiera come obiettivo;
si basano su informazioni ed esperienze di polizia generali riguardanti possibili minacce alla sicurezza pubblica e mirano, in particolare, a combattere la criminalità transnazionale;
sono concepiti ed eseguiti in modo chiaramente distinto dai controlli sistematici sulle persone alle frontiere esterne;
sono effettuati sulla base di controlli a campione.
Trasporto aereo
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Controlli temporanei alle frontiere
Nel 2019, la Danimarca ha istituito controlli ai suoi confini con la Svezia a causa di gravi attacchi perpetrati da cittadini svedesi.[37] Inizialmente, i controlli anti-terrore svedesi erano previsti per sei mesi.[38]
Recenti controlli alle frontiere interne
Nel mese di settembre 2023, la Francia rinforza il confine con l'Italia (Ventimiglia) con reparti antiterrorismo e elicotteri, ripristinando parzialmente i controlli in risposta all'aumento dell'ondata immigratoria verso l'Italia con lo scopo di impedire eventuali ingressi illegali di migranti nel paese dall'Italia.
Questa decisione ha portato a critiche sia da parte dell'Italia sia da parte dell'unione europea, aumentando le tensioni tra Italia e Francia.
La decisione di blindare il confine è stata bocciata dalla corte di giustizia europea in questo violerebbe la direttiva "rimpatri"
Regolazione delle frontiere esterne
Visti di breve durata e di transito
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Visto Schengen
Il visto Schengen permette di viaggiare nello spazio Schengen liberamente. Ottenuto il visto da uno dei paesi aderenti, con lo stesso visto è possibile visitare anche gli altri paesi dello spazio Schengen, entro i limiti e la validità del visto stesso.
Ai controlli aeroportuali o ai confini terrestri, le autorità dei singoli stati potrebbero comunque chiedere documenti giustificativi a chi esibisce un visto Schengen emesso da un altro paese, o di dimostrare mezzi finanziari sufficienti a sostenere le spese di viaggio.
I cittadini dei paesi Schengen non hanno bisogno di visto per viaggiare nei paesi dell'area Schengen; come documento di viaggio è sufficiente la carta d'identità, purché valida per l'espatrio. I cittadini "extra-Schengen" con permesso di soggiorno in uno dei paesi dell'area non hanno bisogno del visto (possono viaggiare con passaporto e permesso di soggiorno). I cittadini di alcuni paesi extra-Schengen possono rimanere nei paesi dell'area Schengen per 90 giorni senza visto per turismo o affari. I cittadini di tutti gli altri paesi al di fuori dell'Accordo di Schengen invece hanno bisogno di un visto per visitare i paesi dell'area Schengen, per qualsiasi motivo di viaggio.
La domanda per il visto va presentata nel paese del richiedente oppure presso un Consolato del paese Schengen che verrà visitato.
Se il richiedente vuole visitare più paesi europei nello stesso viaggio deve richiedere il visto presso i consolati del paese che sarà la meta principale del viaggio. Se non c'è una meta principale deve richiedere il visto ai consolati del primo paese Schengen che visiterà. Se invece il richiedente risiede in un paese diverso da quello di cui ha la cittadinanza, deve richiedere il visto nel paese di residenza. Non necessitano di alcun visto coloro che risiedono legalmente in uno dei paesi dell'area Schengen e che sono in possesso di un permesso di soggiorno. Possono viaggiare liberamente nell'area Schengen muniti di passaporto e di permesso di soggiorno di uno dei paesi che ne fanno parte. Il richiedente deve presentare personalmente la domanda per il visto Schengen e se gli verrà richiesto dovrà sostenere un'intervista per spiegare i motivi per i quali richiede il visto. Anche i documenti da presentare dipendono dalle ragioni del viaggio.
Ogni consolato potrebbe richiedere documenti aggiuntivi.
Condizioni di ingresso per cittadini di paesi terzi
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^L'intero acquis di Schengen si applica a tutti i territori spagnoli, ma ci sono controlli alle frontiere in partenza da Ceuta e Melilla verso la Spagna peninsulare o altri paesi Schengen, a causa di disposizioni specifiche per l'esenzione dal visto per i cittadini marocchini residenti nelle province marocchine di Tétouan e Nador.
^(EN) Visa for the Dutch Caribbean, su unitedkingdom.nlembassy.org, Ambasciata dei Paesi Bassi nel Regno Unito. URL consultato il 25 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2014).
^ufficialmente Stato Monastico Autonomo del Monte Athos, territorio autonomo della Grecia, dotato di uno statuto speciale di autogoverno (art. 105 della Costituzione greca).
^Acquis di Schengen - Accordo di adesione della Repubblica ellenica alla Convenzione di applicazione dell'Accordo di Schengen....
5) Dichiarazione comune relativa al Monte Athos
Riconoscendo che lo statuto speciale accordato al Monte Athos, garantito dell'articolo 105 della Costituzione ellenica e dalla Carta del Monte Athos, è giustificato esclusivamente da motivi di carattere spirituale e religioso, le Parti contraenti cureranno di tenerne conto nell'applicazione e nella futura elaborazione delle disposizioni dell'Accordo di Schengen del 1985 e della Convenzione di applicazione del 1990 (Gazzetta ufficiale n. L 239 del 22/09/2000 pag. 0083 - 0089) EUR-Lex - 42000A0922(06) - ITArchiviato il 19 giugno 2019 in Internet Archive..