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Festival di Berlino 2019

Il regista Nadav Lapid (al centro) con il cast del film vincitore dell'Orso d'oro.

La 69ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino si è svolta a Berlino dal 7 al 17 febbraio 2019, con il Theater am Potsdamer Platz come sede principale.[1] Direttore del festival è stato per il diciottesimo e ultimo anno Dieter Kosslick.

L'Orso d'oro è stato assegnato al film Synonymes del regista israeliano Nadav Lapid.

L'Orso d'oro alla carriera è stato assegnato all'attrice Charlotte Rampling, alla quale è stata dedicata la sezione "Homage",[2] mentre la Berlinale Kamera è stata assegnata alla regista e sceneggiatrice Agnès Varda, al regista Herrmann Zschoche, all'attore e regista Wieland Speck e a Sandra Schulberg, fondatrice dell'Independent Filmmaker Project di New York.[3]

Il festival è stato aperto dal film in concorso Voglia di gentilezza di Lone Scherfig.[4]

La retrospettiva di questa edizione, intitolata "Self-determined. Perspectives of Women Filmmakers", è stata dedicata ad alcune delle registe attive in Germania tra il 1968 e il 1999, tra cui Margarethe von Trotta, Katja von Garnier, Ulrike Ottinger e Helma Sanders-Brahms.[5]

Giurie

La giuria internazionale. Da sinistra: Sebastián Lelio, Juliette Binoche, Rajendra Roy, Trudie Styler, Justin Chang e Sandra Hüller.

Giuria internazionale

Giuria "Opera prima"

Giuria "Documentari"

Giuria "Cortometraggi"

Giurie "Generation"

Kinderjury/Jugendjury

Gli Orsi di cristallo sono stati assegnati da due giurie nazionali, la Kinderjury per la sezione "Kplus" e la Jugendjury per la sezione "14plus", composte rispettivamente da undici membri di 11-14 anni e sette membri di 14-18 anni selezionati dalla direzione del festival attraverso questionari inviati l'anno precedente.[6]

Giurie internazionali

Nelle sezioni "Kplus" e "14plus", il Grand Prix e lo Special Prize sono stati assegnati da due giurie internazionali composte, rispettivamente, dalla regista e sceneggiatrice Kamila Andini (Indonesia), l'attrice Tilda Cobham-Hervey (Australia) e Jerzy Moszkowicz (Polonia), direttore del Children's Art Center di Poznań, e dalla regista e sceneggiatrice Nanouk Leopold (Paesi Bassi), la filmmaker Pascal Plante (Canada) e la sceneggiatrice Maria Solrun (Islanda).[6]

Selezione ufficiale

In concorso

Fuori concorso

Cortometraggi

Fuori concorso

Berlinale Special

Berlinale Series

Sono stati proiettati i primi due episodi di ogni serie in programma, ad eccezione della miniserie Il était une seconde fois che è stata mostrata interamente.
Quelli riportati sono i registi degli episodi proiettati

Panorama

Panorama 40

Forum

Forum Expanded

Generation

Generation 14plus

Fuori concorso

Generation Kplus

Fuori concorso

A Scarred Generation: tributo per i 30 anni della Jerusalem Sam Spiegel Film School

Perspektive Deutsches Kino

Proiezioni speciali

Retrospettiva

Berlinale Classics

Homage

Culinary Cinema

NATIVe - A Journey into Indigenous Cinema

Premi

Nadav Lapid, vincitore dell'Orso d'oro per Synonymes
Yong Mei, Orso d'argento per la miglior attrice per Dìjiǔtiāncháng
Wang Jingchun, Orso d'argento per il miglior attore per Dìjiǔtiāncháng
Nora Fingscheidt, Premio Alfred Bauer per Systemsprenger
La regista Agnès Varda, una delle vincitrici della Berlinale Kamera

Premi della giuria internazionale

Premi onorari

Premi della giuria "Opera prima"

Premi della giuria "Documentari"

Premi della giuria "Cortometraggi"

Premi delle giurie "Generation"

- Children's Jury Generation Kplus

- International Jury Generation Kplus

- Youth Jury Generation 14plus

- International Jury Generation 14plus

Premi delle giurie indipendenti

Premi dei lettori e del pubblico

  • Premio del pubblico (sez. Panorama):
Film: 37 Seconds di HIKARI
2º posto: Šavovi di Miroslav Terzić
3º posto: Buoyancy di Rodd Rathjen
Documentario: Talking About Trees di Suhaib Gasmelbari
2º posto: Midnight Traveler di Hassan Fazili
3º posto: Shooting the Mafia di Kim Longinotto
  • Premio dei lettori del Berliner Mongerpost: Systemsprenger di Nora Fingscheidt
  • Premio dei lettori del Tagesspiegel: Monsters di Marius Olteanu

Note

  1. ^ 69th Berlin International Film Festival - February 7-17, 2019, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 15 maggio 2023.
  2. ^ Dec 17, 2018: Homage and Honorary Golden Bear for Charlotte Rampling, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  3. ^ Awards 2019, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 16 marzo 2017.
  4. ^ Dec 06, 2018: The Kindness of Strangers by Lone Scherfig Will Open the 69th Berlinale, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  5. ^ Nov 13, 2018: Retrospective 2019 - "Self-Determined. Perspectives of Women Filmmakers", su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  6. ^ a b c d e f Juries - 2019, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 23 giugno 2022.
  7. ^ Zhang Yimou avrebbe dovuto essere presente in concorso con Yi miao zhong ma a causa di difficoltà tecniche incontrate durante la post-produzione il film non ha potuto partecipare. Durante il festival è stato proiettato fuori concorso Hero, vincitore del Premio Alfred Bauer nel 2003.

Altri progetti

Collegamenti esterni

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