Fritz Dietrich
Fritz Dietrich, noto anche con lo pseudonimo di Emil Diedrich[1] (Lavarone, 6 agosto 1898 – Landsberg am Lech, 22 ottobre 1948), è stato un militare tedesco, ufficiale delle SS e membro del partito nazista. Conseguì il dottorato in chimica e fisica.[2][3] Fu impiccato per crimini di guerra nel 1948. BiografiaCarrieraNel 1941, Dietrich ricoprì il grado di Obersturmbannführer nelle SS. Dal settembre 1941 al novembre 1943 prestò servizio come comandante locale delle SS e della polizia a Liepāja, in Lettonia: queste unità al suo comando furono protagoniste di numerosi massacri di civili a Liepāja, per la maggior parte di etnia ebraica. L'episodio con il maggior numero di vittime ebbe luogo in tre giorni da lunedì 15 dicembre a mercoledì 17 dicembre 1941. Il 13 dicembre il quotidiano Kurzemes Vārds pubblicò l'ordine di Dietrich che richiedeva a tutti gli ebrei della città di rimanere nelle loro residenze lunedì 15 dicembre e 16 dicembre 1941, facilitando così le operazioni di rastrellamento e sterminio.[4] Processo per crimini di guerraDopo la seconda guerra mondiale fu processato e condannato a morte per crimini di guerra, ma non per le sue azioni in Lettonia. Dietrich ordinò la fucilazione di sette prigionieri di guerra alleati che si erano paracadutati dagli aeroplani intercettati.[5] Nel 1948 Dietrich fu impiccato nella prigione di Landsberg, la stessa prigione in cui Hitler era stato incarcerato per il suo coinvolgimento nel putsch di Monaco del 1923.[6] Il processo nei confronti di Dietrich e di altri imputati furono parte dei processi per crimini di guerra meglio noti come i processi di Dachau. Note
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