Gasponi
Gàsponi (Chàspones, Χάσπονες in greco bizantino) è una frazione del comune di Drapia di 251 abitanti, in provincia di Vibo Valentia. Origini del nomeLa sicura origine bizantina dell'agglomerato urbano è avvalorata dallo stesso nome del paese, il quale è senza dubbio un antroponimo (cioè prende il nome da una famiglia eponima): Oἳ Xὰσπoνες (oi Chàspones), cioè della famiglia Xὰσπα (Chàspa). StoriaPeriodo tardoanticoProbabilmente il primo nucleo di abitanti del paese sorse nel periodo tardoantico come agglomerarto inserito all'interno della cosiddetta Massa Trapeiana (da cui anche il nome Drapia). Tale massa, una delle tre che formavano il patrimonio dei Santi Pietro e Paolo in territorio brettio, era costituita da un insieme di fattorie, era abitata da contadini, servi e coloni, ed era condotta da un livellare (affituario) che, per conto del Papa, riscuoteva le rendite delle terre stesse. Periodo bizantinoNel periodo bizantino, probabilmente tra VI e VII secolo d. C., la detta massa si evolse in vera e propria città, andando a costituire la città - diocesi di Tropea. Da questo momento in poi le sorti di Gasponi e di tutto il territorio circostante si legarono indissolubilmente alle vicende della città di Tropea che, proprio in questo periodo, andava a costituire un avamposto fortificato (castron) all'interno del quale risiedevano il vescovo e l'amministratore civile del territorio e, in caso di pericolo, la popolazione che abitava nei territori limitrofi e traeva sostentamento dalla terra. Periodo medievalePer il primo medio evo la documentazione in nostro possesso ci porta a conoscenza di un insediamento abitativo nella contrada Sant'Agata, che in questo periodo faceva parte del territorio di Mesubiano (Mesiano).
Periodo modernoLa continuità abitativa del luogo e l'importanza del paese come centro rurale gravitante intorno a Tropea è testimoniata da alcune evidenze architettoniche del '500, '600 e '700 site sia nel centro abitato che nei dintorni. Periodo contemporaneoGasponi ha partecipato ai moti risorgimentali. Garibaldini di Gasponi hanno preso parte alla spedizione dei Mille così come altri hanno combattuto nelle file dell'esercito borbonico. Distruzione e ricostruzioneIl paese è stato totalmente distrutto dal terremoto del 1905. Le baracche che hanno dato rifugio ai superstiti sono state abitate fino agli anni settanta del Novecento e uno dei quartieri del villaggio porta ancora oggi il nome di rione Baracche. La migrazione degli anni '50Gasponi è storicamente un paese di emigranti, le cui destinazioni principali sono state l'Argentina e gli Stati Uniti D'America oltre oceano; la Svizzera e la Francia in Europa; Genova, Torino, Milano e Roma per l'Italia. EconomiaL'economia del villaggio è stata a lungo concentrata sulla produzione di cipolla rossa di Tropea, peperoncino rosso, noccioline americane, grano, fagioli, pomodori e vino da tavola rosso. Tradizioni religioseUn aspetto peculiare della religiosità del villaggio è il santo protettore, un santo di origine greca martirizzato in Persia nel IV secolo d. C., Sant'Acindino. Sono tuttora ignote le vie attraverso le quali dalla lontana Persia il culto del santo è arrivato a Gasponi. Prodotti tipici
Feste
Note
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