Giovanni Battista Alfieri di Cortemilia
Giovanni Battista Pellegrino Alfieri di Cortemilia (Asti, 15 gennaio 1697 – Cagliari, 1º aprile 1763) è stato un generale e politico del Regno di Sardegna, ufficiale veterano della guerra di successione austriaca. Tra il 1762 e il 1763 ricoprì la carica di Viceré, Luogotenente e Capitano generale del Regno di Sardegna. Fu zio e tutore di Vittorio Alfieri. BiografiaNacque ad Asti il 15 gennaio 1697,[1] figlio di Gaspare Emanuele Alfieri di Cortemilia (morto nel 1722) e Giulia Cambiano. Suo fratello maggiore Antonio Amedeo (1695-1749) era il padre di Vittorio Alfieri, di cui in seguito egli divenne tutore.[1] Figlio secondogenito fu destinato alla carriera militare come ufficiale di fanteria.[2] Promosso maggiore del Reggimento di fanteria provinciale "Mondovì" il 28 aprile 1739, si distinse durante la guerra di successione austriaca.[2] Il 7 gennaio 1742 passò in forza al Reggimento di fanteria provinciale di Vercelli. Il 15 marzo 1744 fu promosso tenente colonnello i forza al Reggimento di fanteria provinciale "Mondovì".[2] All’inizio delle operazioni belliche del 1745 effettuò una riuscita incursione contro le basi logistiche di Ventimiglia dei corpi francesi del Mirepoix e del Lautrec, saccheggiando quanto possibile e distruggendo il rimanente.[2] Per questo fatto il 22 giugno dello stesso anno fu promosso al grado di colonnello comandante del Reggimento di fanteria provinciale "Mondovì".[2] Il 14 ottobre successivo assunse il comando delle forze armate piemontesi stanziate in Val di Susa, sostituendo il Comm. De Rossi.[2] Il 20 aprile 1754 fu trasferito al comando del Reggimento di fanteria d’ordinanza nazionale "La Regina",[2] passando, il 31 agosto 1755, al Reggimento di fanteria d’ordinanza nazionale "Fucilieri".[2] Il 27 febbraio 1757 ottenne la promozione a maggior generale di fanteria,[2] e il 1º settembre dell’anno successivo fu nominato governatore di Cuneo.[2] Il 13 gennaio 1761 fu elevato al rango di luogotenente generale.[2] Il 6 maggio 1762 fu nominato Viceré, Luogotenente e Capitano generale del Regno di Sardegna, arrivando a Cagliari il 9 giugno dello stesso anno.[2] Si spense improvvisamente a Cagliari il 1º aprile 1763,[1] e la salma fu tumulata nella cattedrale della città.[N 1] NoteAnnotazioni
FontiBibliografia
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