Nel 1570 divenne docente di anatomia umana all'Università di Bologna. L'insegnamento dell'anatomia a Bologna si basava principalmente sull'esecuzione di dissezioni pubbliche, ma era alquanto irregolare e non esisteva una cattedra di anatomia; lo Statuto del 1405 stabiliva che «qualsiasi medico, richiesto dagli studenti, potesse eseguire la dissezione anatomica». Le disposizioni dello Statuto rimasero in vigore fino al 1570, quando gli ufficiali dello Studium o del Senato accademico approvarono un decreto che modificava lo statuto dell'insegnamento dell'anatomia, stabilendo che vi fosse una Cattedra di anatomia e un professore ordinario nominato per tale cattedra, separato dalla Cattedra di chirurgia. Accanto al nome di Aranzio comparve così, accanto al titolo ad lecturam chirurgiae, per la prima volta un'altra intestazione: ad anathomiam ordinariam. Questo evento fu un grande passo avanti nella storia dell'anatomia, anche se la separazione non fu assoluta fino alla metà del XVII secolo.[1][2]