Giuseppe Ciotta
BiografiaGiuseppe Ciotta nacque ad Ascoli Satriano, in provincia di Foggia. Qui si formò e studiò per entrare nella Polizia di Stato,
dove fu preso come allievo alla scuola Allievi Agenti Guardie di pubblica Sicurezza presso Nettuno (Roma). Divenuto quindi agente effettivo, fu poi trasferito a Bolzano. Nominato brigadiere, prestò ancora servizio a Peschiera, Nettuno e Roma
[1], per poi destinato alla Questura di Torino
nel 1975[2] ed affiancare l'allora commissario Giorgio Criscuolo, con l'intento di aiutare il Nucleo Speciale Antiterrorismo di Torino, costituito dal Generale dei Carabinieri Carlo Alberto dalla Chiesa. L'omicidioUna frangia armata di Prima Linea, organizzazione terroristica fuoriuscita da Lotta Continua nei primi anni settanta, decise l'uccisione del poliziotto. Quest'ultimo, alle 8 del mattino del 12 marzo 1977 si accingeva ad uscire dalla propria abitazione di Via Gorizia, 67, quartiere Santa Rita di Torino, per prestare servizio. Mentre stava salendo sulla sua vettura, tre terroristi gli si avvicinarono e venne ucciso da uno di loro, con tre colpi di pistola.
L’aggressione fu rivendicata dai terroristi delle “Brigate Combattenti Prima Linea”, già responsabili di altri gravi fatti criminosi e decisi a percorrere la strategia della tensione contro le indagini e i processi al nucleo storico delle Brigate Rosse. L'esecutore materiale dell'omicidio fu poi identificato in Enrico Galmozzi, già autore dell'omicidio Pedenovi a Milano, quindi condannato a 27 anni di carcere (ne sconterà solo 11)[3][4]. La salma del poliziotto fu traslata e sepolta presso il cimitero del suo paese natale, Ascoli Satriano. Onorificenze«Mentre si accingeva a salire sulla propria autovettura per recarsi sul posto di lavoro, veniva trucidato con numerosi colpi d’arma da fuoco esplosigli contro da distanza ravvicinata, durante una proditoria aggressione rivendicata poi da un gruppo di terroristi quale rappresaglia contro le Forze Armate dello Stato. Nobile esempio di elette virtù civiche ed attaccamento al dovere. 12 marzo 1977 - Torino»
— 12 maggio 2004[6] «Per gli alti valori morali espressi nell'attività prestata presso l'Amministrazione di appartenenza e per i quali fu ucciso a Torino, il 12 marzo 1977 da terroristi appartenenti all'organizzazione eversiva "Prima Linea". Per l'evento verificatosi in Torino il 12 marzo 1977»
— 29 marzo 2010[7] Note
Voci correlateCollegamenti esterni
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