Dopo aver tentato la narrativa con I delusi (Bologna: Gherardi, 1912) e con Ricordi di un uomo inutile (Milano: Quintieri, 1919), iniziò la sua attività di studioso della letteratura italiana con un'indagine su Il romanticismo latino e i Promessi Sposi (1913), cui seguirono Gli ultimi nostri (1919 e La fine dell'Umanesimo (Torino: Bocca, 1920).
Proprio le indagini sull'Umanesimo, sul Rinascimento, e sulla continuità con il Medioevo[3], costituiscono il centro della sua attività critica, come testimoniano le numerosissime opere dedicate a questa tematica: tra le tante, ricordiamo Machiavelli e il tacitismo (Padova, 1921), Che cosa fu l'Umanesimo (1929), Storia dell'Umanesimo (3 voll., 1942-1950), Il secolo senza Roma (1942), Il Tasso e l'età che fu sua (1946), La fine del Logos: l'Umanesimo europeo (1946), La religione degli umanisti (1950), L'uomo antico nel pensiero del Rinascimento (1957), Perché l'Umanesimo comincia con Dante (1967).
«È molto importante il libro di Toffanin "Che cosa fu l'Umanesimo". Queste tesi di Toffanin coincidono con le note da me fatte in altri quaderni. Solo che il Toffanin si mantiene sempre nel campo culturale-letterario e non pone l'Umanesimo in connessione con i fatti economici e politici»
«Ciò che fanno alcuni critici del Toffanin, che tenacemente abbarbicati alle ormai viete notazioni del Burckardt mal sopportano l'instauratio ab imis che il Toffanin compie dell'indagine sull'Umanesimo»
«[...] nel 1929, era apparso [...] il Cinquecento del Toffanin, un libro geniale ma diseguale, spericolato e insolente, quanto era monotono e opaco il precedente Cinquecento del Flamini, insomma un libro fatto apposta per dispiacere così ai professori della vecchia scuola come a Croce e alla nuova critica»
«Toffanin, fuoco, negazione, giudizio, battaglia. Suoi bersagli erano i luoghi comuni, rispettabili, ma ormai stanchi, quali erano stati trasmessi dalla critica tradizionale»
«Toffanin è stato uno di quei critici scomodi che nel passato molto raramente riuscivano ad ottenere cittadinanza nella seriosa Università italiana, o ottenendola, pagavano poi un prezzo alquanto alto di solitudine, di dimenticanza»
Pubblicazioni principali
Il romanticismo latino e I promessi sposi, Forlì, Bornandini, 1913; ristampa anastatica Nabu Press, 2011
Gli ultimi nostri (saggi critici), Forlì, Bordandini, 1919
La fine dell'Umanesimo, Torino, Bocca, 1920; ristampa anastatica con prefazione di Giancarlo Mazzacurati, Manziana, Vecchiarelli, 1991
Machiavelli e il tacitismo, Padova, Draghi, 1921; poi Napoli, Guida, 1972
L'eredità del Rinascimento in Arcadia, N. Zanichelli 1923; poi come L'Arcadia, Bologna, Zanichelli, 1958
Il Cinquecento, in AAVV, Storia letteraria d'Italia, Milano, Vallardi, 1928; 8ª ed. 1973
Che cosa fu l'Umanesimo, Firenze, G. C. Sansoni, 1929
La critica e il tempo, Torino, Paravia, 1930
L'isola dei morti. Commedia in tre atti, Napoli, Casella, 1933
(con Gaetano Sborselli) La letteratura italiana. Disegno storico dalle origini ad oggi, Napoli, F. Perrella, 1935
Giovanni Pontano fra l'uomo e la natura, Bologna, Zanichelli, 1938
Montaigne e l'idea classica, Bologna, Zanichelli, 1940
Storia dell'Umanesimo, 3 voll., Bologna, Zanichelli, 1942
La seconda generazione romantica, Napoli, Libreria scientifica editrice, 1942
Il secolo senza Roma. Il Rinascimento del secolo XIII, Bologna, Zanichelli, 1943; 1964
Il Tasso e l'età che fu sua: l'età classicistica, Napoli, Libreria scientifica editrice, 1945
Carducci, poeta dell'Ottocento, Napoli, Libreria scientifica editrice, 1950
La religione degli umanisti, Bologna, Zanichelli, 1950
Prolegomeni alla lettura del Leopardi, Napoli, Libreria scientifica editrice, 1952
L'Epistola ad Mahumetem di Pio II (Enea Silvio Piccolomini), in "Collezione Umanistica", 8, Napoli, 1953
Il Ministero della carità, Firenze, Vallecchi, 1955
L'umanesimo al Concilio di Trento - in appendice: Marco Gerolamo Vida, Elogio dello Stato (De rei publicae dignitate), a cura di Antonio Altamura, Bologna, Zanichelli, 1955
La cosa più cara. Atto unico, in "Drammaturgia", marzo 1957
L'uomo antico nel pensiero del Rinascimento, Firenze, Sansoni, 1957
La vita e le opere di Ludovico Ariosto, Napoli, Libreria scientifica editrice, 1959
L'umanesimo di Dante e il cielo di Giove, Torino, Società Editrice Internazionale, 1959
Italia e Francia. Umanesimo e Giansenismo. L'Arcadia e Cartesio, Bologna, Zanichelli, 1960
^G. Toffanin, Perché l'Umanesimo comincia con Dante (1967)
^Benedetto Croce, Pagine sparse, Bari, 1960, vol. III, pp. 228 e segg.
^Contiene: L'Umanesimo di Dante e il Cielo di Giove - Meleagro o il punto fermo tra paganesimo e Umanesimo - Poca favilla gran fiamma seconda - Dante e Petrarca di fronte al Sacro romano impero - L'uomo del Rinascimento - La lettera del papa Pio II a Maometto II - Lorenzo Valla - Per Coluccio Salutati - L'Elogio della sapienza di Jacopo Sadoleto - Umanesimo e Ratio studiorum - Interpretazione dell'Umanesimo rinascimentale - La mia prospettiva estetica - L'unità dei sepolcri del Foscolo - Carducci e la poesia oltremontana - La poesia del Pascoli - In morte di Gabriele d'Annunzio - De Sanctis e noi