Gorillaz è il primo album in studio del gruppo musicale britannico omonimo, pubblicato il 26 marzo 2001 dalla Parlophone.
Descrizione
Composto di 15 brani (più una traccia fantasma che altro non è che un remix del singolo Clint Eastwood), lo stile è largamente considerabile come alternativo, non mancando numerose influenze come hip hop, pop ed elettronica, oltre che brani che toccano il dub e il funk.
L'uscita dell'album precedette per molti aspetti la vera identità degli elementi della band, iniziando così un fenomeno mediatico senza precedenti, tant'è che raggiunse la terza posizione nel Regno Unito con 6 milioni di copie e la quattordicesima negli Stati Uniti con 1.5 milioni. Da questo album sono stati estratti tre singoli inizialmente: Clint Eastwood, 19-2000 e Rock the House, seguiti l'anno successivo da Tomorrow Comes Today.
Nel 2004 fu pubblicato assieme a Laika Come Home del 2002 in un box ad edizione limitata facente parte di una collezione speciale EMI.
Tracce
- Re-Hash – 3:38
- 5/4 – 2:40
- Tomorrow Comes Today – 3:12
- New Genious (Brother) – 3:57
- Clint Eastwood – 5:42
- Man Research (Clapper) – 4:29
- Punk – 1:36
- Sound Check (Gravity) – 4:40
- Double Bass – 4:44
- Rock the House – 4:09
- 19-2000 – 3:27
- Latin Simone (¿Que pasa contigo?) – 3:36
- Starshine – 3:31
- Slow Country – 3:35
- M1 A1 – 10:40 – contiene la traccia fantasma Clint Eastwood (Ed Case Re-Fix)
- Tracce bonus nell'edizione speciale europea
- M1 A1 – 4:01
- Clint Eastwood (Ed Case/Sweetie Irie Re-Fix) (Edit) – 3:44
- 19-2000 (Soulchild Remix) – 3:27
Classifiche
Note
- ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2001 Albums, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 24 dicembre 2017.
- ^ (DE) Gorillaz - Gorillaz – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 12 marzo 2020.
- ^ (DA) Album Top-40 - Uge 15 - 2001, su hitlisten.nu, Hitlisterne.NU. URL consultato il 28 marzo 2023.
- ^ (FI) Kaikkien aikojen myydyimmät ulkomaiset albumit, su Musiikkituottajat. URL consultato il 10 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2017).
- ^ (DE) Gorillaz – Gorillaz – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 24 dicembre 2017.
- ^ (ES) Certificaciones, su Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 15 dicembre 2022. Digitare "Gorillaz" in "Título".
- ^ (DE) Sok, su IFPI Norge. URL consultato il 12 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2012).
- ^ (ES) Premios, su Cámara Uruguaya del Disco. URL consultato il 15 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2005).
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- ^ (EN) Gorillaz – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 24 dicembre 2017.
- ^ (EN) IFPI Platinum Europe Awards – 2005, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 21 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013).
- ^ (FR) Gorillaz - Gorillaz – Les certifications, su Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 12 marzo 2020.
- ^ (EN) Gorillaz, su British Phonographic Industry. URL consultato il 24 dicembre 2017.
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- ^ (EN) Copia archiviata (PDF), su ifpi.se. URL consultato il 26 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2011).
- ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 12 marzo 2020.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o (NL) Gorillaz – Gorillaz, su Ultratop. URL consultato il 23 giugno 2021.
- ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 01 April 2001 - 07 April 2001, su Official Charts Company. URL consultato il 25 dicembre 2017.
Collegamenti esterni
- (EN) Heather Phares, Gorillaz, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Gorillaz, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Gorillaz, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Gorillaz, su Genius.com.
- (EN) Gorillaz, su Metacritic, Red Ventures.