Gradisca (Spilimbergo)
Gradisca di Spilimbergo (Gradiscja di Spilinberc in friulano[2]) è una piccola frazione del comune italiano di Spilimbergo, nella provincia di Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia. Geografia fisicaGradisca si trova a 5km a sud di Spilimbergo[3], in una zona pianeggiante ricca di boschi, orti e terreni agricoli. Leggermente più a sud del villaggio scorre il torrente Cosa, mentre ad est scorre il fiume Tagliamento. Origini del nomeIl toponimo di Gradisca deriva da 'Grad', termine di origine slava che significa "città" ma anche "luogo difeso", "altura fortificata", stando ad indicare l'importante ruolo difensivo che il castelliere ha avuto in passato[4][5][6]. StoriaSi dice che il castelliere sia stato fondato intorno all'XI secolo a.C.[4][5], a controllo delle due importanti vie d'acqua che erano il Cosa ed il Tagliamento, vivendo fasi alternanti fra declino e prosperità per quasi 1500 anni[7]. Il periodo di massimo sviluppo avvenne tra il VI ed il V secolo a.C., grazie agli scambi commerciali con gli empori greco-etruschi del delta del Po. Alla fine del V secolo a.C. questo periodo di sviluppo si arrestò bruscamente, e la vita nel castelliere riprese lentamente solo quando venne eretta una villa romana al suo interno, nel I secolo a.C.. Tuttavia, la vita riprenderà a pieno durante il Medioevo, grazie all'arrivo ed allo stabilimento di alcune popolazioni slave chiamate dal patriarca, dalle quali il villaggio ottenne il nome attuale di Gradisca[5]. Una delle prime testimonianze documentate del castelliere di Gradisca risale al 1213, con Colo et Stephanus fratres de Gradisca, presenti nel momento in cui l'abate di Moggio conferì al signore di Spilimbergo, Walterpertoldo I, l'avocazia di Dignano. Stephanus presenziò anche alla divisione dei beni feudali tra Otto Bregonia di Spilimbergo e i suoi figli, Brigonissio e Walterpertoldo II, avvenuta il 21 febbraio 1244. Tra i beni feudali da spartire era compresa anche la villa Gradische. Nel 6 aprile 1290 Walterpertoldo II di Spilimbergo regolamentò il servizio gratuito di passo a barca tra Gradisca e Bonzicco, un altro villaggio fortificato situato sulla sponda opposta del Tagliamento, mettendo inoltre a disposizione dei viandanti e dei pellegrini l'hospitium annesso[4]. Intorno a questo periodo venne costruita la Parrocchia di Santo Stefano, la quale viene menzionata per la prima volta in un documento del 1291[8]. Questa inizialmente fu soggetta alla parrocchia di Provesano e costituì insieme ad essa un'unica realtà parrocchiale fino al 1858[4]. Monumenti e luoghi d'interesseParrocchia di Santo StefanoNe si ha una prima menzione all'interno di un documento risalente al 1291[8], periodo durante il quale era soggetta alla parrocchia di Provesano e costituiva con essa un'unica realtà parrocchiale[4]. Nel 1744 venne approvato dal vescovo Jacopo Maria Erizzo e dal luogotenente della patria friulana Tomaso Michel un patto con il quale venne regolata l'officiatura delle chiese di Santo Stefano e San Leonardo[8]. Nella prima metà dell'Ottocento la chiesa venne ricostruita in stile neoclassico[8], e venne annessa anche una torre campanaria[4]. Nel 1858 la chiesa si liberò dalla sottomissione alla parrocchia di Provesano, e il 1º giugno 1959 ottenne il titolo di parrocchia grazie ad un decreto proposto dal vescovo Vittorio De Zance[8]. Chiesetta della Madonna di FatimaFu costruita nel 1944-45 per volere di don Umberto Berti e grazie all'aiuto del popolo. L'edificio è in stile neoclassico, e sulla facciata principale è presente la scritta "REGINÆ PACIS DICATUM" realizzata in mosaico. Sul tetto della chiesa si erge un campaniletto a vela[9]. Cappella ortodossa romena di San Giovanni BattistaL'edificio dell'ex scuola elementare di Gradisca fu venduto nel 2019 dal comune di Spilimbergo alla Diocesi ortodossa romena d'Italia ed in seguito trasformato in un luogo di culto per numerosi cristiani ortodossi[10]. Il CuboÈ un grande edificio costruito negli anni ’90 nel quale spesso vengono organizzate feste di compleanno o di matrimonio, pranzi di comunioni e cresime, cene di paese, riunioni, ed altre manifestazioni. La struttura ha una forma cubica, da ciò deriva il nome “Cubo”. Il Cubo si trova di fianco al parco giochi del paese, il quale comprende anche un campo da pallavolo, uno da calcio, ed uno da bocce[11]. Cjasa di DoroPiccola abitazione borghese che risale al '700. Si dice che Napoleone Bonaparte abbia pernottato al suo interno[4]. Monumento ai cadutiAl centro di piazza Gorizia si innalza un monumento dedicato ai soldati gradiscani caduti per la patria tra il 1915 e il 1918, durante la Grande Guerra[4]. SocietàEvoluzione demograficaA Gradisca risiedono 411 abitanti (dati aggiornati al 2014), di cui 212 maschi e 199 femmine[12].
Etnie e minoranze straniereA Gradisca risiedono 56 abitanti stranieri (dati aggiornati al 2014), tra cui 34 provengono dall'Africa, 21 provengono da altri paesi europei, e 1 proviene dall'Asia[12].
Lingue e dialettiA Gradisca, oltre alla lingua italiana, la gran parte degli abitanti conosce e parla la lingua friulana. Il friulano parlato nel paese rientra fra le varianti del friulano occidentale. Tra le altre lingue minoritarie presenti ritroviamo anche l'albanese, il romeno e il francese. ReligioneLa religione praticata dalla maggior parte degli abitanti è il cattolicesimo, tuttavia è presente anche una minoranza di cristiani ortodossi[10]. Note
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