Henry Molinari
Henry Molinari (Milano, 7 giugno 1894 – Desenzano del Garda, 3 ottobre 1958) è stato un politico e calciatore italiano, di ruolo portiere. Era noto, nell'ambiente calcistico, come Molinari I, per distinguerlo dal fratello Vittorio o Molinari II, con il quale militò tra le file dell'Associazione Milanese del Calcio.[2] BiografiaFiglio del chimico ed anarchico Ettore Molinari[3] e di Elena Delgrossi, ebbe sei fratelli: Amile, Ribelle, il già citato Vittorio, Alessandro, Iride e Libero.[4] Sua istitutrice fu Nella Giacomelli, una delle fondatrici del periodico il Grido della Folla, che divenne in seguito la compagna del padre.[4] Dal 1913 al 1924 giocò a calcio, rivestendo il ruolo di portiere, disputando tre stagioni nella massima serie italiana e la Coppa Federale con il Genoa. Lasciata l'attività sportiva divenne un chimico come il padre ed il fratello Vittorio.[4] Impegnato politicamente come il padre, venne arrestato nel maggio 1928 insieme ai fratelli ed alla Giacomelli a causa di un loro possibile coinvolgimento in un attentato ai danni di Benito Mussolini e dei loro contatti con l'anarchico Camillo Berneri.[5] Divenne membro del Partito Socialista Italiano a partire dagli anni quaranta.[6] Morì a Desenzano il 3 ottobre 1958.[7] Carriera sportivaMolinari disputò il suo primo campionato in massima serie nella stagione 1913-1914 tra le file dell'Associazione Milanese del Calcio, piazzandosi all'ultimo posto del girone eliminatorio lombardo.[8] La stagione successiva è sempre con il club lombardo, dove raggiungerà il quarto posto del Gruppo D.[8] Scoppiata la grande guerra, i campionati vengono fermati e Molinari andrà a giocare la Coppa Federale 1915-1916, che aveva sostituito la Prima Categoria, tra le file del Genoa, ottenendo con i rossoblu il quarto posto del girone finale.[8][9] Al termine della guerra, Molinari è tra le file del Racing Libertas Club, con i quali otterrà il quinto posto del Gruppo A del girone lombardo.[8] Nel 1923 viene ingaggiato dal Molassana che militava in Terza Divisione. Con i liguri diverrà campione ligure di terza divisione ed otterrà la promozione in Seconda Divisione. Militò anche nella Valenzana.[10] DeputatoAl termine della seconda guerra mondiale divenne deputato della Consulta Nazionale Italiana, rivestendo anche l'incarico di segretario alla Commissione industria e commercio dal 29 settembre 1945 al 24 giugno 1946.[11] Palmarès
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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