Nacque nel 1862 a Cobham, piccolo villaggio del Kent, da Thomas Henry Baker e Frances Davis. Nel 1904 si sposò con Florence Edmeades dalla quale ebbe quattro figli[1].
Frequentò la Tonbridge School del Kent, poi si trasferì a Londra dove studiò presso la Royal Academy School of Architecture[2].
Giunto in Sudafrica (Colonia del Capo) nel 1892 instaurò uno stretto legame con Cecil John Rhodes, che divenne il suo principale committente[3]. La sua prima opera di questo periodo fu il rifacimento della Groote Schuur unendo gli elementi della cultura boera locale con l'influenza del movimento Arts and Crafts britannico, negli anni successivi progettò numerose strutture pubbliche e religiose tra Città del Capo, Johannesburg e Pretoria[3]. Alla morte di Rhodes realizzò un maestoso memoriale ispirandosi al tempio di Segesta[3].
Spostatosi in India nel 1913, fu incaricato assieme a Edwin Lutyens (a capo del progetto) di creare la nuova area amministrativa nel cuore di Nuova Delhi, dichiarata capitale dell'India britannica nel 1911. I due architetti, amici da molti anni, collaborarono alla creazione delle principali strutture della nuova area cittadina, tuttavia presto entrarono in conflitto in quanto Lutyens era strettamente legato al classicismo europeo mentre Baker era fautore di una visione "imperiale" che coniugasse lo stile tradizionale britannico con alcuni elementi della cultura locale[4]. I rapporti tra i due si incrinarono irrimediabilmente quando, a seguito di una modifica del progetto iniziale, il palazzo del Segretariato (diviso in due blocchi simmetrici), realizzato da Baker, venne collocato in una posizione tale da oscurare quasi completamente la vista del palazzo del Viceré, progettato da Lutyens[4].
Alla fine della prima guerra mondiale fu uno degli architetti incaricati dalla Commonwealth War Graves Commission di realizzare i memoriali di guerra dei soldati del Commonwealth caduti durante il conflitto; a lui si deve il progetto di Tyne Cot il maggior memoriale e cimitero di guerra britannico del mondo, situato presso Passchendaele in Belgio[5]. Progettò inoltre altri numerosi cimiteri e memoriali di guerra sia nel Regno Unito[6] che in Francia[7].
Morì nel 1946, le sue ceneri sono sepolte sotto la navata dell'abbazia di Westminster[1]; la sua casa natale (Owletts manor) è stata acquistata dal National Trust che l'ha resa un'attrazione culturale aperta ai visitatori[8].
^abcdef(EN) Doreen Greig, Baker, Sir Herbert, in Muriel Emanuel (a cura di), Contemporary Architects, Macmillan, 1980, pp. 64-67, ISBN9780333252895. URL consultato il 27 gennaio 2022.