«In My Room ci ha permesso di prendere il nostro mestiere più seriamente. Brian e io tornammo a casa dopo una notte a giocare ad over-the-line (una partita di baseball). Ho suonato il basso e Brian l'organo. La canzone è stata scritta in un'ora ... La melodia di Brian tracciò la strada. La sensibilità... questo concetto ha significato molto per lui. Quando abbiamo finito, era tardi, dopo la mezzanotte, cioè il coprifuoco. In realtà, Murry [il padre dei fratelli Wilson] era venuto un paio di volte dicendomi di andarmene via. In ogni caso, Audree [madre dei fratelli Wilson] fu molto più disponibile, così mentre si rimetteva a posto i capelli, abbiamo suonato per lei. Ha detto, "Questa è la canzone più bella che tu abbia mai scritto". Murry disse, "Non male, Usher, non male", che era la cosa più bella che abbia mai detto a me.»
Usher (che co-scrisse il testo con Wilson) più avanti disse che "Brian diceva sempre che la sua stanza era tutto il suo mondo". Quest'ultimo confermò questa sua opinione: «Avevo una camera, e la immaginavo come il mio regno. Scrissi il pezzo, decisamente, sul fatto che nessuno ha mai paura quando è nella propria stanza. Ciò è assolutamente vero.»[senza fonte]
«Ho apprezzato molto anche la produzione di In My Room. C'è una storia dietro questa canzone. Quando Dennis, Carl e io vivevamo a Hawthorne da bambini, abbiamo dormito tutti nella stessa stanza. Una notte gli ho cantato Ivory Tower e gli piacque molto. Poi un paio di settimane più tardi, ho provveduto a insegnargli sia il modo di cantare sia le parti armoniche di essa. C'è voluto un po' di tempo, ma finalmente impararono. Da quel momento la suonammo ogni notte. Portò la pace in noi. Quando registrammo In My Room, c'erano solo Dennis, Carl e me nella prima strofa... e ci sembrava proprio di essere ritornati indietro nel tempo, nella nostra gioventù. Questo racconto ebbe più senso che mai dopo la morte di Dennis.»
Demo e pubblicazione finale
Il box set del 1993, Good Vibrations: Thirty Years of The Beach Boys, contiene una prima versione di In My Room, molto diversa dall'originale, anche se è chiaro che sia stata registrata nello stesso giorno.[2] La demo prevede la partecipazione di sei Beach Boys: sia Al Jardine (nella voce) sia David Marks (la cui chitarra suona la parte di Carl Wilson) sono comunque presenti.[3]
Il pezzo inizia con il gruppo che esegue la melodia principale senza parole per poi cominciare con il pronunciare la prima strofa. Questa introduzione venne in seguito scartata e rimpiazzata con un arpeggio di chitarra solista.
Altre differenze sono: il coro, che nella versione definitiva si struttura a partire dalla voce di Brian Wilson, seguita da quella del fratello Carl Wilson e infine da quella di Dennis Wilson e il finale, che a parte il fatto che va a svanire nel singolo ufficiale, contiene una perfetta sincronizzazione di Jardine e Marks.[4]
Accoglienza
In My Room rimase nella "Billboard Hot 100" per 11 settimane, toccando il ventitreesimo posto nel 1963.[5] Nella UPI (United Press International) secondo il sondaggio settimanale, si trovò al diciassettesimo a livello nazionale, sostenuto anche dal suo successo molto esteso in tutto il paese dove è stato trattato come un lato A:
1 a Boston e a Seattle
2 a San Francisco
Top 10 a Washington DC, Houston, Minneapolis, Pittsburgh, Columbus
Riconoscimenti e cover
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David Crosby dei The Byrds e dei Crosby, Stills, Nash & Young disse di essere un amante della canzone, affermando: «In My Room era un punto determinante per me. Quando l'ho sentita, ho pensato "mi arrendo, non posso rifarla-non sarò mai in grado di rifarla.» Fece una cover in trio con Jimmy Webb e Carly Simon nell'album An All-Star Tribute to Brian Wilson (2001).
Il pezzo fu scelto da John Cale come uno dei brani da portare su un'isola deserta durante lo show radiofonico dell'emittente Desert Island Discs.
Una cover di In My Room fatta dai Grant Lee Buffalo fu inclusa nella colonna sonora della serie televisiva Friends. È udibile nell'episodio "La lista" della Seconda Stagione.
Una cover della canzone fu registrata dai Best Coast per il loro EPMake You Mine.
Il testo del brano fu la fonte d'ispirazione del singolo Brian Wilson della rock band canadeseBarenaked Ladies ("Lying in bed/just like Brian Wilson did"). Composta da Steven Page, Brian Wilson racconta la storia di un uomo la cui vita è parallela a quella di Brian Wilson, in particolare durante il suo tempo trascorso con lo psicologo Eugene Landy dopo che gli era stata diagnosticata malattia mentale.
Una versione dal vivo del pezzo suonata da Jimmy Buffett è ascoltabile in Live in Anguilla (2007). Più specificatamente nel disco 2, cut 6, in cui lo canta insieme a Jake Shimabukuro.
^Badman, Keith- The Beach Boys: The Definitive Diary of America's Greatest Band on Stage and in the Studio- Pg. 39- 2004- Backstreet Books- San Francisco- ISBN 0-87930-818-4.
^ Jon Stebbins, The Lost Beach Boy, London, Virgin Books Ltd, 2007, p. 83, ISBN978-1-85227-391-0.