Il passaggio alla televisione avvenne in occasione di un concorso per annunciatrici in cui lei, sfoggiando un look da fatalona svampita, provocò tanta confusione e ilarità da venire immediatamente scritturata, il giorno successivo, per un ruolo comico.[6]
Divenuti sempre più rari gli impegni di lavoro, anche a causa della non sempre costante affidabilità professionale e della forte umoralità, l'attrice subì una flessione di popolarità che la confinò nell'ambito dello spettacolo di cabaret e delle TV locali.[8]
Nel 1992 fece scalpore la sua decisione di prendere parte al programma Agenzia matrimoniale in veste di cuore solitario: in quell'occasione l'attrice fu infatti accusata di voler farsi pubblicità in un momento di declino professionale.[9]
Isabella Biagini ebbe una vita sentimentale difficile, segnata da dolori, da due matrimoni falliti (dal primo dei quali nacque la figlia Monica, morta nel 1998) e da tormentate relazioni.[8]
Nel 2016 viveva con una pensione di 700 euro al mese,[11] mentre nel gennaio 2017 venne prima sfrattata (da un'abitazione che rimase peraltro danneggiata da un incendio - secondo l'attrice doloso - proprio il giorno precedente lo sfratto) e poi investita da un'automobile mentre cercava di raggiungere il suo cagnolino, come lei stessa riferì in un videomessaggio nel programma Pomeriggio Cinque, condotto da Barbara D'Urso.[12]
Isabella Biagini partecipò ad alcune serie della rubrica televisiva di sketch pubblicitari Carosello in onda sulla Rai:[13] nel 1967 pubblicizzò, insieme a Enrico Simonetti, le camicie Aramis; nel 1969 e 1970 l'elenco telefonico delle Pagine Gialle per la SEAT; nel 1971 (con Karin Schubert) e nel 1972 la birra Wührer.
1967 – Mangio la mia mela/Una figlia primitiva (Mustang, CM 30004)
Note
Annotazioni
^Secondo alcune fonti Isabella Biagini sarebbe nata nel 1943 (l'8 dicembre[2] o il 19 dicembre[3]) e avrebbe avuto 74 anni al momento della morte[4][2]. L'Agenzia ANSA ha messo in discussione questa età, scrivendo che forse aveva qualche anno in più.[5]La data dell'8 dicembre 1940 è anche riportata sulla sua lapide (l'8 dicembre è il giorno dell'Immacolata Concezione da cui deriva il suo vero nome, Concetta).[senza fonte]