La sua opera più famosa è l'Altindische Grammatik, una fondamentale grammatica del sanscrito, pur rimasta incompiuta della parte riguardante la sintassi del verbo.
Jacob Wackernagel è conosciuto in linguistica anche per aver formulato la legge di Wackernagel, sull'enclitica in "seconda posizione" nelle lingue indoeuropee, nel saggio Über ein Gesetz der indogermanischen Wortstellung.
(DE) Vorlesungen über Syntax mit besonderer Berücksichtigung von Griechisch, Lateinisch und Deutsch, 2 voll., Basel, in Kommissionsverlag von Emil Birkhäuser & Cie., 1920-1924.
(DE) Kleine Schriften, 3 voll., Göttingen, Vandenhoeck und Ruprecht, 1955-1979.[2]
Note
^Il volume III ha come coautore Albert Debrunner, il quale dopo la morte di Wackernagel pubblicò il volume II/2: Die Nominalsuffixe, 1954.
^I volumi I-II a cura dell'Accademia delle scienze di Gottinga, il volume III a cura di Bernhard Forssman.
Bibliografia
Maria Patrizia Bologna, «Nach neunzig Jahren»: per una rilettura delle Vorlesungen über Syntax di Jacob Wackernagel (abstract), in Acme. Annali della Facoltà di studi umanistici dell'Università degli studi di Milano, vol. 73, n. 1, giugno 2020, pp. 203-213, ISSN 0001-494X (WC · ACNP).