Jan BrokkenJan Brokken (Leida, 10 giugno 1949) è uno scrittore e giornalista olandese. BiografiaNato a Leida nel 1949, ha studiato giornalismo a Utrecht e scienze politiche a Bordeaux. Dall'età di dieci anni fino ai trenta, affetto da una malattia allergica che ha temporaneamente compromesso le sue capacità visive, è stato intrattenuto dalla madre russa con la lettura dei principali classici della letteratura russa, ciò che ha favorito in lui l'amore per questo Paese e per la sua cultura[1]. Il suo esordio letterario risale al 1984, quando ha pubblicato il romanzo De province (La provincia), dal quale è stato tratto anche un film[2]. Ha raggiunto il successo con il romanzo De blinde passagiers (I clandestini), dato alle stampe nel 1995. In Italia sono state tradotte e pubblicate: Nella casa del pianista (In het huis van de dichter), sulla vita di Youri Egorov; Anime baltiche (Baltische zielen); Il giardino dei cosacchi (De Kozakkentuin), Bagliori a San Pietroburgo (De gloed van Sint-Petersburg), I giusti (De rechtvaardigen), L'anima delle città (Stedevaart), La suite di Giava (2023). Autore di diari di viaggi, romanzi e biografie[3], è stato insignito del Premio Acerbi con Nella casa del pianista, premio ricevuto ex aequo con Kader Abdolah. Opere
Riconoscimenti
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