La stagione seguente colse ancora due importanti piazzamenti nelle Classiche del Nord. Nella prove del pavé fu quinto alla Parigi-Roubaix vinta dal compagno di squadra Gilbert Duclos-Lassalle, non riuscendo, questa volta, a regolare il folto gruppo di corridori che si giocarono il terzo posto, in una volata caratterizzata dalla caduta di alcuni di essi al primo passaggio sulla linea del traguardo. Alle classiche delle Ardenne terminò quarto la Amstel Gold Race, risolta in una volata generale dominata dal tedesco Olaf Ludwig.
Prese quindi parte ai campionati nazionali conclusi al terzo posto e poi al Tour de France dove vinse la diciassettesima frazione, una tappa adatta alle fughe dove il leader della classifica Miguel Indurain si limitò a controllare la corsa assieme alla squadra, al termine di una lunga azione intrapresa prima con altri due compagni di fuga e poi conclusa in solitaria.
A fine stagione chiuse quarto il Grand Prix Ouest-France - Plouay e prese parte con la Nazionale francese al Mondiale di Benidorm.
Negli ultimi anni di carriera non raggiunse risultati personali paragonabili, vinse una tappa in una breve corsa a tappe francese e fu ottavo alla Milano-Sanremo nel 1993 mentre gli ultimi acuti li ebbe al campionato francese del 1995 in cui fu secondo ed al Critérium du Dauphiné Libéré 1996 dove si piazzò nelle prime tre tappe.