Fino al momento della crisi di potere nella seconda metà del VII secolo, il khaganato non ebbe confini fissi. Successivamente, le strutture politiche si adattarono più strettamente alle strutture di potere europee. All'inizio dell'VIII secolo, il dominio avaro iniziò a proteggere le sue aree di insediamento con una fascia di confine disabitata.[7] Gli Ungari, in seguito, adottarono o rinnovarono questo tipo di sicurezza delle frontiere sotto forma del sistema delle Gyepű, ovvero una scelta quasi invariata a quella compiuta dagli Avari.[7][8] Una simile soluzione si adottò a ovest, in chiave anti-franca, nei pressi di Baiern, lungo il Traun, verso Lauriaco e da Linz alla zona intorno a Ratisbona. L'Enns formava un confine ufficiale tra Avari e Baviera ed era chiamato limes certus.[9][10]
Ulteriori barriere di confine si costruirono alle porte della Carantania e del Regno longobardo, ovvero tra i fiumi Zala e Mura e tra Drava e Mura nella regione dell'Oltremura.[11] Le trincee che il khan bulgaroAsparuch aveva costruito contro gli Avari negli anni 680 erano piuttosto lontane dall'area di insediamento di questi. Tuttavia, con riguardo a quel momento storico, risulta impossibile determinare i confini meridionali e orientali del khaganato con l'Impero bulgaro, mentre quello settentrionale tra le due potenze era costituito dal Danubio.[12] Solo alla fine dell'VIII secolo questa sezione della frontiera fu fortificata presso i fiumi Timok e Iskăr. A nord, dove i Carpazi formavano un confine naturale, non esisteva né si avvertiva l'esigenza di costituire un sistema di protezione ulteriore.[13]
«Al contrario, esistono pochissime prove che i locutori slavi abbiano avuto qualche contatto significativo con quelli turchi. Di conseguenza, e poiché una porzione dei termini assorbiti dallo slavo comune è di origine iranica, [la linguista] Johanna Nichols ha avanzato l'ipotesi secondo cui gli Avari si esprimessero in una lingua iranica, non turca»
^"Divenuto khān nell'803, distrusse nell'805 il khanato degli Avari e annesse i loro territorî, posti a est del Tibisco, come anche la Transilvania". in [1]