Uno sceriffo cerca di mantenere la pace mentre un conflitto razziale colpisce la sua piccola città dell'Alabama. Le tensioni esplodono quando un uomo di colore viene accusato di aver violentato una donna bianca.
La tagline è: "Welcome to scenic Atoka County. Pop 10,000. Cross burnings. Rape. Murder. Arson. Its a great place to live...... if THEY let you.".[7]
Accoglienza
Critica
«Diretto con imperdonabile rozzezza da un Terence Young frettoloso, il film, come lo sceriffo protagonista, si sforza di dare un colpo al cerchio negro e uno alla botte bianca, derivandone un racconto grossolano che lascia perplessi per la superficialità usata nello svolgere lo scottante tema. La mediocrità generale del prodotto pone in svantaggio anche i (pur noti e capaci) principali interpreti.»
«Terence Young, l'inventore del «bondismo» cinematografico, non è autore che sappia maneggiare il tema del razzismo in chiave socio-politica. Descritti gli effetti del grave conflitto che sconvolge ancora gli Stati Uniti del Sud, il regista sembra trascurarne le cause e preferire lo sviluppo più superficialmente drammatico e spettacolare della storia con stupri, pestaggi, incendi e sparatorie. La denuncia è affidata alle immagini di violenza divise forse con troppa equità tra le due parti. Lo sceriffo, indeciso fino all'ultima sequenza, e il ricco proprietario, più nemico dei bianchi che amico dei negri, rappresentano una voce fioca a favore dell'antirazzismo.»