Nei primi mesi del 2017 un'ondata di proteste investì il paese in relazione all'elaborazione di un'ordinanza in tema di grazia e di modifica del codice penale, argomento che fu molto risentito dall'opinione pubblica. Tra gennaio e febbraio 2017 migliaia di manifestanti si riunirono in diverse città della Romania chiedendo il ritiro dell'ordinanza, in quanto questa avrebbe favorito la corruzione e aiutato il presidente del PSD Liviu Dragnea ad evitare l'incriminazione in ulteriori inchieste in cui figurava come indagato. Il governo fu, alla fine, costretto a fare un passo indietro e procedere con l'abrogazione.
Con il passare dei mesi, per via di crescenti contrasti con il presidente del partito Liviu Dragnea, che lo accusava di non aver rispettato il programma di governo, nel giugno 2017 Grindeanu perse l'appoggio politico da parte del PSD, ma si rifiutò di dare le dimissioni[2]. Grindeanu, di contro, criticò Dragnea di voler accentrare il potere nelle sue mani[3]. In aperta rottura con i vertici del partito, il 21 giugno 2017 venne sfiduciato dal parlamento con 241 voti a favore e 10 contrari, a seguito di una mozione presentata dallo stesso PSD[4]. Su iniziativa di Dragnea nacque, quindi, il governo Tudose.
Il premier Mihai Tudose, tuttavia, entrò presto in polemica con diversi ministri, elemento che portò a nuove tensioni interne al PSD. Dopo soli sei mesi, quindi, il primo ministro fu costretto alle dimissioni dal comitato esecutivo del partito[5]. Il 29 gennaio l'europarlamentare PSD Viorica Dăncilă fu incaricata di formare un nuovo governo, rispettando la continuità con quelli precedenti. Il 1º gennaio 2019 la Romania assunse la presidenza di turno del Consiglio dell'Unione Europea[6].
Nel corso del 2017 Victor Ponta, espulso dal partito dopo aver apertamente contestato Dragnea, fondò PRO Romania, che si proponeva di diventare un'alternativa socialdemocratica al PSD[7], che riuscì a formare un proprio gruppo parlamentare alla camera nel maggio 2019[8][9].
Il 26 maggio 2019 si tennero due referendum in tema di giustizia, promossi dal presidente Iohannis, e le elezioni per il parlamento europeo. Entrambi i voti segnarono un successo per l'opposizione e una sconfitta per la coalizione di governo. Il 27 maggio, inoltre, Liviu Dragnea subì una condanna a tre anni e sei mesi di detenzione per corruzione, che portò al suo arresto e alla decadenza dai suoi incarichi. La posizione vacante di presidente della camera dei deputati il 29 maggio fu colmata da Marcel Ciolacu (PSD), che sconfisse il candidato dell'opposizione Raluca Turcan[10][11].
Nel mese di settembre l'ALDE di Tăriceanu si ritirò dalla coalizione di governo, lasciando il PSD con una debole maggioranza. Il leader del partito, inoltre, abbandonò il ruolo di capo del senato, che il 10 settembre 2019 passò a Teodor Meleșcanu, sostenuto dal PSD. Il 10 ottobre 2019 il governo Dăncilă fu sfiduciato dal parlamento su una mozione presentata dall'opposizione.
Il 4 novembre 2019 prestò giuramento il governo monocolore PNL con a capo Ludovic Orban. Nello stesso mese di novembre Klaus Iohannis ottenne la rielezione a presidente della repubblica per un nuovo mandato fino al 2024, sconfiggendo agevolmente il candidato del PSD Viorica Dăncilă. Nonostante fosse apertamente sostenuto da Iohannis, l'esecutivo guidato da Ludovic Orban, però, rimase in carica solamente per tre mesi, fino a quando fu costretto alle dimissioni da una mozione di sfiducia presentata dal PSD nel febbraio 2020.
Nello stesso mese, all'inizio della nuova sessione parlamentare, Titus Corlățean (PSD) assunse la funzione di presidente del senato ad interim, subentrando al dimissionario Meleșcanu, costretto ad abbandonare la funzione per via di una sentenza della Corte costituzionale che aveva decretato illegittima la sua elezione[12]. In aprile fu sostituito da Robert Cazanciuc, sempre ad interim[13].
Pur mancando di una maggioranza parlamentare stabile, nel contesto generato dall'emergenza sanitaria dovuta all'epidemia di coronavirus, Ludovic Orban riuscì a formare un nuovo governo, che entrò in carica il 14 marzo 2020.
Le elezioni locali del settembre 2020 videro il successo del PNL nei centri maggiori, mentre il PSD si configurò come secondo partito per numero di voti.
Commissione d'inchiesta sulle modalità di assegnazione dei contratti di collaborazione con terzi, di assunzione del personale e di realizzazione delle spese pubbliche nell'esecuzione di contratti di collaborazione con la Televiziunea Română, attiva dal 20 febbraio 2019
Commissione speciale per l'elaborazione, la modifica e il completamento di proposte legislative in materia di sport in Romania, attiva dal 27 maggio 2020
Commissione speciale per l'elaborazione di proposte legislative relative alla modifica e al completamento della legge 321/2009 riguardante la commercializzazione dei prodotti alimentari, attiva dal 13 marzo 2017
Commissione parlamentare per lo statuto dei deputati e dei senatori, l'organizzazione e il funzionamento delle sedute comuni della Camera dei deputati e del Senato
Commissione speciale comune per la sistematizzazione, l'uniformità e la garanzia della stabilità legislativa nel campo della giustizia, attiva dal 27 settembre 2017 al 24 settembre 2019
Commissione speciale comune per il coordinamento delle attività parlamentari necessarie alla preparazione della Presidenza del Consiglio dell'Unione Europea del primo semestre del 2019, attiva dall'11 ottobre 2017 al 30 giugno 2019
Commissione speciale comune per l'analisi e l'aggiornamento del quadro normativo nel campo della sicurezza nazionale, attiva dal 18 aprile 2018 al 18 marzo 2019
Commissione speciale comune per l'elaborazione, la modifica e il completamento delle proposte di legge in materia elettorale, attiva dal 18 giugno 2019
Commissione parlamentare d'inchiesta per la verifica delle condizioni in cui è stata realizzata la revisione di bilancio da parte del governo della Romania nei mesi di agosto e novembre 2016, attiva dal 16 gennaio 2017
Commissione speciale d'inchiesta per la verifica degli aspetti riguardanti l'organizzazione delle elezioni presidenziali in Romania del 2009 e il risultato dello scrutinio, attiva dall'11 maggio 2017 al 12 febbraio 2018
Commissione parlamentare d'inchiesta per il chiarimento sugli aspetti riguardanti la dismissione della Direzione Generale di Protezione e Anticorruzione (DGPA), attiva dal 27 settembre 2017 al 13 giugno 2018
Commissione parlamentare d'inchiesta sull'attività dell'attività dell'Autorità Nazionale di Regolamentazione nel Campo dell'Energia (ANRE), attiva dal 27 settembre 2017 al 30 maggio 2018
Commissione parlamentare d'inchiesta per la verifica delle attività del direttore del Servizio di Protezione e Sorveglianza (Serviciul de Protecție și Pază), il sig. Pahonțu Lucian-Silvan, e delle modalità tramite le quali sia stato possibile che abbia coinvolto l'istituzione in attività che eccedono il suo quadro legale di funzionamento, attiva dal 20 febbraio 2018
Commissione parlamentare d'inchiesta per la verifica di eventuali irregolarità e frodi segnalate dall'opinione pubblica in occasione dello svolgimento delle elezioni europee del 2019, attiva dal 26 giugno 2019
Commissione parlamentare d'inchiesta per la verifica di eventuali irregolarità e frodi segnalate dall'opinione pubblica in occasione delle trasferte dei lavoratori stagionali rumeni per la raccolta degli asparagi, attiva dal 30 giugno 2020
^(EN) Craig Turp, Romania the unready, Emerging Europe, 31 dicembre 2018. URL consultato il 5 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2018).
^(RO) Grupul parlamentar PRO Europa, su cdep.ro, Camera dei deputati della Romania. URL consultato il 30 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2019).
^Tra il 17 e 19 dicembre 2020, nelle ultime sedute prima dell'inizio della nuova legislatura, per non beneficiare della pensione parlamentare diedero le dimissioni trentuno deputati (21 dell'USR, 9 del PSD, uno dei Non iscritti).