Nata e cresciuta a Los Angeles, Leigh Brackett rimase orfana di padre durante l'infanzia e venne cresciuta dalla madre; durante le scuole dell'obbligo partecipò ad attività di teatro e scrittura creativa e fece amicizia con il coetaneo Henry Kuttner, come lei appassionato di letteratura fantastica. A venticinque anni esordì come autrice pubblicando il racconto "Martian Quest" sul numero di Febbraio 1940 della prestigiosa rivista Astounding Science-Fiction, e nei successivi due anni si dimostrò una scrittrice estremamente prolifica, vendendo soprattutto alle riviste Planet Stories, Thriling Wonder Stories e Startling Stories numerosi racconti di fantascienza avventurosa ascrivibile ai sottogeneri della space opera e del planetary romance. In tali opere l'autrice parte dagli stilemi tradizionali del romanzo d'avventura fantastica, formulati da Edgar Rice Burroughs nei precedenti trent'anni con le saghe di Barsoom e di Amtor, ma anziché dipingere gli altri pianeti del sistema solare come mondi esotici e inaccessibili li rappresenta come perfettamente idonei alla colonizzazione umana su vasta scala, immaginando una fitta rete di scambi commerciali interplanetari e portando in scena tematiche di colonialismo e di scontro fra la cultura terrestre e quelle degli alieni autoctoni. A questo proposito va rimarcato che Brackett tratteggia gli ecosistemi e le specie indigene extraterrestri seguendo attentamente le ipotesi scientifiche di inizio Novecento: nella sua concezione, ad esempio, Mercurio è diviso fra un emisfero di giorno perpetuo e uno di notte perpetua, Venere è un pianeta umido coperto da oceani e giungle, Marte è un mondo arido con ampie zone desertiche irrorate da canali. Contestualmente la giovane autrice partecipò anche al nascente fandom della fantascienza attraverso l'associazione culturale Los Angeles Science Fantasy Society e la fanzine di settore Pogo's STF-ETTE, probabilmente la prima pubblicazione del suo genere a essere interamente realizzata da appassionate donne.
Maturità artistica
Nel 1944 Brackett pubblicò in volume il suo primo romanzo giallo, Un cadavere di troppo (No Good from a Corpse), una vicenda hard-boiled nella tradizione di Raymond Chandler, e contestualmente apparve su Startling Stories il suo primo romanzo fantascientifico, E su Marte dominerai (Shadow Over Mars o The Nemesis from Terra), nel quale emerge per la prima volta una sintesi fra l'intreccio d'avventura alla Burroughs e lo scavo psicologico proprio della tradizione noir statunitense. Il regista Howard Hawks apprezzò Un cadavere di troppo al punto che assunse Brackett perché affiancasse William Faulkner nella stesura della sceneggiatura de Il grande sonno (1946), tratto proprio dal romanzo omonimo di Chandler: il film, con protagonista Humphrey Bogart, è considerato uno dei migliori gialli mai realizzati. Durante la realizzazione della pellicola Brackett iniziò il romanzo breve Loreley delle nebbie di porpora (Lorelei of the Red Mist) e, non trovando il tempo per completarlo da sola, propose al suo giovane amico e collega Ray Bradbury di collaborare con lei, e l'opera a quattro mani apparve sempre nel 1946 su Planet Stories. Il 31 Dicembre di quello stesso anno l'autrice si sposò con Edmond Hamilton, suo collega scrittore e buon amico già da diversi anni: Ray Bradbury fu testimone di nozze e fra gli invitati si contarono numerosi romanzieri di spicco fra cui Robert A. Heinlein, Henry Kuttner e la moglie di lui Catherne Lucille Moore.
Dopo il matrimonio e il trasferimento con Hamilton a Kinsman in Ohio, Brackett non compose narrativa per un paio di anni e riprese l'attività nel 1949 creando il personaggio di Eric John Stark: un orfano terrestre cresciuto su Mercurio dagli alieni autoctoni con il nome di N'Chaka, fino a che la sua famiglia adottiva non è stata uccisa da altri coloni che lo hanno reinserito a forza nella società umana, così che la sua identità è costitutivamente lacerata fra lo smargiasso avventuriero terrestre e il genuino e ferale indigeno mercuriano. Stark fu protagonista di tre novelle pubblicate su Planet Stories fra 1949 e 1951, nelle quali Brackett si allontanò gradualmente dalla visione adrenalinica e romantica dell'esplorazione interstellare propria delle sue opere giovanili, sviluppando al contrario toni più meditativi e una visione critica degli atteggiamenti imperialisti e positivisti; è a tal proposito indicativo che Stark sia descritto come un uomo bianco divenuto di carnagione eburnea per l'esposizione costante al Sole (essendo l'atmosfera di Mercurio più sottile di quella della Terra), tratto somatico che, negli Stati Uniti della segregazione razziale, era la massima approssimazione possibile ad un vero e proprio protagonista nero.
L'ultimo periodo
La seconda fase dell'opera di Brackett durò grossomodo un lustro e fu interrotta a metà degli anni Cinquanta dalla chiusura di tutte le riviste di fantascienza avventurosa, logorate dalla concorrenza crescente di libri tascabili, albi a fumetti e televisione – è indicativo in tal senso che l'ultimo numero di Planet Stories, datato Estate 1955, ebbe come opera di copertina proprio un romanzo di Brackett, La stella di ghiaccio (Last Call from Sector 9G), e che nello stesso anno la scrittrice pubblicò per la prima volta un testo fantastico direttamente in volume, l'apprezzata storia postapocalitticaLa città proibita (The Long Tomorrow). Inoltre, va rimarcato che proprio in quegli anni lo sviluppo della radioastronomia smentì le teorie scientifiche sull'abitabilità dei pianeti rocciosi del sistema solare, la quale però era l'assioma portante della letteratura fantascientifica di inizio secolo, così che improvvisamente un intero genere letterario divenne non solo anacronistico ma implausibile in toto.
Davanti a questo mutamento del panorama culturale ed editoriale, Brackett abbandonò quasi totalmente la letteratura e dedicò i tardi anni Cinquanta e i primi anni Sessanta al più remunerativo mondo della televisione e del cinema, occupandosi in particolare di sceneggiature western (alcune con protagonista John Wayne) e dell'adattamento di un altro capolavoro di Raymond Chandler, Il lungo addio (1973). Sempre nei primi anni Settanta, la scrittrice tornò per l'ultima volta alla prosa narrativa componendo la trilogia di Skaith, nella quale Eric John Stark si sposta in cerca di avventura sull'eponimo pianeta extrasolare, mettendo in scena, di fatto, un canto del cigno degli stilemi classici ma ormai desueti della space opera.
L'Impero colpisce ancora
L'ultima opera composta da Leigh Brackett è stata la sceneggiatura de L'Impero colpisce ancora (1980), secondo film della trilogia originale di Guerre stellari (Star Wars). L'effettivo apporto di Brackett al processo creativo è stato oggetto di controversia: il creatore della serie, George Lucas, fornì alla scrittrice un soggetto iniziale e Brackett ne ricavò una prima stesura, di per sé completa, che fu consegnata a Lucas poco prima che l'autrice morisse di cancro, il 18 marzo 1978; Lucas, tuttavia, non apprezzò il lavoro di Brackett e realizzò di suo pugno altre due versioni della sceneggiatura per poi affidarne la revisione a Lawrence Kasdan, il quale quindi non lavorò direttamente sulla versione di Brackett. Sia Brackett che Kasdan (ma non Lucas) furono poi accreditati come autori della sceneggiatura finale.
Le uniche copie originali della sceneggiatura di Brackett sono state a lungo custodite negli archivi della Lucasfilm e della Eastern New Mexico University e l'opera è stata pubblicata solo nel 2016, tuttavia già nel 2013 è stato rimarcato che, in effetti, Lucas aveva rigettato per lo più solo i toni che la scrittrice aveva impresso alle varie scene, nonché le caratterizzazioni di personaggi cui Lucas stesso stava ancora lavorando: il testo di Brackett, infatti, presenta già tutti gli snodi di trama che sarebbero poi stati mantenuti nella stesura finale, dalla battaglia campale fra Impero Galattico e Alleanza Ribelle sul pianeta Hoth alle due vicende parallele ambientate sui pianeti Bespin e Dagobah, fino allo scontro climatico fra Luke Skywalker e Dart Fener.
Opere
Per ogni testo si indica la prima edizione nell'originale inglese e l'eventuale prima traduzione in lingua italiana. Le serie di romanzi interconnessi sono elencate cronologicamente, in base alla data di pubblicazione del primo episodio di ogni ciclo.
Ciclo del Sistema Solare
Due romanzi, due novelle e ventidue racconti composti da Brackett fra 1940 e 1955 si svolgono nelle ipotetiche colonie terrestri sparse per il sistema solare di un futuro imprecisato, e sono quindi categorizzabili in sotto-serie in base al pianeta d'ambientazione.
Spazio aperto
"Figlio della luce verde" ("Child of the Green Light"), Super Science Stories Febbraio 1942. Trad. Stefano Carducci, in [Quando i marziani...], Nova SF* a. V (XXIII) n. 15 (57), Perseo Libri, febbraio 1989.
Mercurio
Consiste di tre racconti e una novella.
"I demoni del lato oscuro" ("The Demons of Darkside"), Startling Stories Gennaio 1941. Trad. Gianluigi Zuddas, nell'antologia Il senso del meraviglioso, a cura di Sandro Pergameno, Grandi Opere Nord 17, Editrice Nord, 1989.
"Venusiani addio" ("The Vanishing Venusians"), Planet Stories Primavera 1945. Trad. Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli, nell'antologia Le grandi storie della fantascienza 7 (1945), a cura di Isaac Asimov, SIAD Edizioni, 1983.
Eric John Stark venne creato da Brackett come protagonista di una sotto-serie del ciclo del Sistema Solare ambientata su Marte; quando poi gli sviluppi dell'astronomia resero implausibile quell'ambientazione, l'autrice trasferì le avventure del personaggio sul pianeta Skaith, situato in un sistema stellare fittizio.
Trilogia di Marte
La sequenza consisteva in partenza di tre romanzi brevi, due dei quali furono successivamente espansi e riuniti nell'omnibus People of the Talisman / The Secret of Sinharat (Ace Double M-101, Ace Books, 1964), edito in italiano come La strada per Sinharat (Slan. Il meglio della fantascienza 11, Libra Editrice, 1972). Il primo omnibus miscellaneo a ripubblicare assieme le tre stesure brevi originarie è stato Sea-Kings of Mars and Otherworldly Stories (Fantasy Masterworks 46, Gollancz, 2005), il primo omnibus tematico è stato invece The Mercurian: Three Tales of Eric John Stark (Vertvolta Press, 2019).
Stark appare inoltre in un racconto cross-over con la saga dei Sovrani delle Stelle creata da Edmond Hamilton, che si colloca cronologicamente durante la trilogia marziana:
"Stark and the Star Kings", composto negli anni Settanta per l'antologia mai pubblicata The Last Dangerous Visions a cura di Harlan Ellison; postumo in Stark and the Star Kings, Haffner Press, 2005. Collaborazione con Leigh Brackett.
La stella di ghiaccio (Last Call from Sector 9G), Planet Stories Estate 1955; prima edizione in volume nella raccolta Shannach —The Last: Farewell to Mars, Haffner Press, 2011. Trad. Ugo Malaguti, in [La stella di ghiaccio], Nova SF* a. II (XX) n. 8 (50), Perseo Libri, Dicembre 1986.
Silent Partner, Red Mask Mystery, G. P. Putnam's Sons, 1969. Traduzione italiana: Amico mio, fratello assassino, traduzione di Liliana Schwammenthal, Segretissimo (n. 325), 19-2-1970, Arnoldo Mondadori Editore.
The Best of Leigh Brackett, a cura di Edmond Hamilton, Science Fiction Book Club, Doubleday, 1977. Comprende i romanzi brevi La gemma di Bas, La città degli dei (parte del ciclo di Eirc John Stark) e Shannach, l'ultimo (parte del ciclo del Sistema Solare), quattro racconti del Sistema Solare, tre racconti autoconclusivi e tre saggi.
Martian Quest: The Early Brackett, Haffner Press, 2002. Comprende undici racconti del Sistema solare e nove autoconclusivi, con introduzione di Michael Moorcock.
Sea-Kings of Mars and Otherworldly Stories, Fantasy Masterworks 46, Gollancz, 2005. Comprende il romanzo La spada di Rhiannon, i romanzi brevi La gemma di Bas e Loreley delle nebbie di porpora, le originarie stesure brevi della trilogia marziana di Eric John Stark, quattro racconti del Sistema Solare e due racconti autoconclusivi, con postfazione di Stephen Jones.
Stark and the Star Kings, Haffner Press, 2005. Omnibus comprendente le stesure brevi della trilogia marziana di Eric John Stark composta da Leigh Brackett, la dilogia dei Sovrani delle Stelle composta da Edmond Hamilton, e il racconto cross-over fra i due cicli scritto in collaborazione fra Brackett e Hamilton.
Stark and the Star Kings and Other Stories, Baen Books, 2008. Comprende il romanzo breve La gemma di Bas, tre racconti autoconclusivi, il romanzo breve di Eric John Stark La città degli dei, e il racconto cross-over fra il ciclo di Stark e quello dei Sovrani delle Stelle.