Leopold König
Leopold König (Moravská Třebová, 15 novembre 1987) è un ex ciclista su strada ceco con caratteristiche di scalatore[1], professionista dal 2011 al 2019. CarrieraNella carriera da dilettante ottiene diversi piazzamenti di rilievo, specialmente nella stagione 2010. Nel 2011 debutta da professionista con la formazione tedesca NetApp. Durante l'anno si classifica secondo all'Österreich-Rundfahrt, terzo al Tour de l'Ain e nono al Tour of Britain, mentre nel 2012 si piazza terzo al Tour of Utah e ancora nono al Tour of Britain (vincendo anche la sesta tappa)[1]. Nel 2013 si classifica sesto alla Settimana Internazionale di Coppi e Bartali, e vince quindi la settima tappa del Tour of California e la classifica generale Czech Cycling Tour; nel finale di stagione chiude al nono posto la Vuelta a España, aggiudicandosi l'ottava tappa con arrivo in salita sull'Alto de Peñas Blancas[1][2]. Nel 2014 si piazza al settimo posto in classifica generale al Tour de France, andando anche a podio nella tappa alpina da Saint-Étienne a Chamrousse (terzo posto dietro a Vincenzo Nibali e Rafał Majka), e dimostrando grandi potenzialità per le corse a tappe[3]. Per il 2015 si trasferisce tra le file del team World Tour britannico Team Sky[1]. Nel 2016, dopo un inizio di stagione tribolato, si presenta al via della Vuelta a España in buona condizione, con il ruolo di seconda punta nel caso il capitano Chris Froome non dovesse essere al massimo. Si comporta benissimo fino alla quattordicesima tappa, tanto da occupare il quinto posto in classifica. Viene però sorpreso nelle retrovie dall'attacco di Alberto Contador e Nairo Quintana all'inizio della frazione successiva e non riesce a ricuperare terreno tanto che conclude nel gruppetto, penultimo, a 53'54" dal vincitore di giornata Gianluca Brambilla, precipitando così al trentunesimo posto in classifica generale. Nonostante sia andato fuori tempo massimo la giuria consente a lui e a tutti gli altri ritardatari di prendere il via della sedicesima tappa.[4] Nel corso della diciassettesima tappa va in fuga ma, prima dell'ultima salita, viene anticipato da Dario Cataldo e Mathias Frank. Nonostante la grande rimonta deve accontentarsi del secondo posto di giornata a 6" dal corridore svizzero.[5] Per la stagione 2017 si accasa con la Bora-Hansgrohe. Designato come capitano per il Giro d'Italia è tuttavia costretto a saltare la corsa per problemi ad un ginocchio.[6] Non partecipa né al Tour de France né alla Vuelta a España, ritirandosi nelle gare di avvicinamento ai grandi giri a cui partecipa. Palmarès
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