Linea B (metropolitana di Roma)
La linea B è una linea della metropolitana di Roma che collega la città da sud a nord-est, con una diramazione dalla stazione Bologna verso nord (B1). I suoi capolinea sono Laurentina a sud (nel quartiere Giuliano-Dalmata), Rebibbia a nord-est (nel quartiere Ponte Mammolo, vicino all'omonimo penitenziario) e Jonio a nord (nel quartiere Monte Sacro). È a doppio binario, conta 26 stazioni e ha interscambi con la linea A (stazione Termini) e con la ferrovia urbana Roma-Lido (stazioni Piramide, Basilica San Paolo ed EUR Magliana). È previsto, in futuro, che venga realizzato anche un collegamento tra la stazione Colosseo della linea B e la stazione Fori Imperiali della linea C. Contraddistinta dal colore blu, utilizzato per la decorazione di treni e stazioni e per le mappe, è la più lunga tra le tre linee della metropolitana romana ed è stata, storicamente, la prima linea di metropolitana ad essere realizzata a Roma e in Italia, sebbene originariamente non classificata come tale.[senza fonte] Lungo la linea B nel 2015 erano previste 308 corse al giorno per senso di marcia (di cui 121 per la diramazione B1) ad eccezione del sabato e dei festivi.[4] La frequenza prevista nelle ore di punta è di un treno ogni 3 minuti nella tratta comune e ogni 5 e 9 minuti nelle diramazioni nelle ore di punta; nelle altre ore è di un treno ogni 4 minuti e 30 secondi circa (9 minuti sulle diramazioni), con tempi di attesa che arrivano a 9 minuti nei momenti di minore affluenza; si stima che trasporti quotidianamente circa 345 000 passeggeri.[5] StoriaIl progetto e l'inaugurazioneIl progetto ed i primi lavori di costruzione della linea ebbero luogo negli anni trenta, mentre era al potere il regime fascista, allo scopo di offrire un collegamento rapido tra la stazione Termini (situata al centro della città) e il nuovo quartiere denominato E42 (l'attuale EUR), dove avrebbe dovuto aver luogo l'Esposizione universale del 1942: per tale motivo la linea avrebbe dovuto chiamarsi Ferrovia dell'E42. Le caratteristiche tecniche, compresa l'altezza dei marciapiedi e delle banchine, erano le stesse della già esistente ferrovia Roma-Lido, di cui la nuova linea metropolitana avrebbe ricalcato parte del tracciato e condiviso impianti di trazione elettrica e di deposito. La manifestazione non ebbe mai luogo a causa dell'entrata in guerra dell'Italia, nel 1940. Al momento dell'interruzione dei lavori erano già state realizzate alcune gallerie (nel tratto che va da Termini a Piramide), che durante la guerra furono utilizzate come rifugi antiaerei dalla popolazione della città. I lavori ripresero nel 1948, contemporaneamente all'avanzamento dei lavori nell'ex-area dell'esposizione, che mutò parzialmente fisionomia, destinazione (divenendo un riuscito quartiere direzionale) e nome (EUR, in seguito Europa). La linea venne inaugurata alla stazione Termini il 9 febbraio 1955 dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi e dal cardinale vicario di Roma Clemente Micara. Il giorno successivo venne avviato l'esercizio al pubblico. Il primo tratto comprendeva le seguenti stazioni:
In seguito all'apertura della seconda linea di metropolitana romana, la linea A, inaugurata il 16 febbraio 1980 dal sindaco Luigi Petroselli,[6][7][8] la Ferrovia dell'E42 prese il nome di linea B. Il prolungamento Termini-RebibbiaNel 1990 entrò in servizio il prolungamento della linea B da Termini a Rebibbia e, contemporaneamente, si intervenne in profondità anche sull'infrastruttura del tratto preesistente. Fu, inoltre, raddoppiato il binario dalla stazione EUR Fermi a Laurentina. Fino al 26 aprile 1994 i treni percorrevano i binari della parallela ferrovia Roma-Lido; da tale data, terminati i lavori, tornarono a percorrere la sede originaria.[9] Contemporaneamente, venne aperta una nuova stazione, denominata Marconi[9] (con conseguente ridenominazione della fermata EUR Marconi in EUR Palasport); rifatta totalmente la stazione Garbatella, spostata di circa 60 metri rispetto al manufatto precedente. Successivamente furono aggiunte lungo il nuovo tratto le nuove stazioni di Ponte Mammolo (aperta nel 1995[10]), oggi importante nodo di scambio con le autolinee extraurbane (Cotral), e Quintiliani (aperta nel 2003), situata in un'area della città in cui si sarebbe dovuto realizzare un polo direzionale del Sistema Direzionale Orientale, progetto che tuttavia non vide mai la luce. La diramazione B1Già dal 1984, quando fu presentata la progettazione esecutiva del nuovo tratto Termini-Rebibbia, era previsto che la stazione Bologna dovesse essere il punto di attacco di un ipotetico nuovo ramo che avrebbe dovuto puntare su viale Libia, Montesacro e il GRA nel settore compreso tra la via Salaria e la via Nomentana. Infatti la stazione Bologna fu concepita su due piani sovrapposti in modo che i treni potessero proseguire o giungere da due itinerari differenti senza avere problemi d'incrocio. Il prolungamento in direzione nord ha avuto origine da Bologna, affinché servisse i territori dei municipi II, III. Inizialmente su questa estensione si prevedeva di collocare le seguenti stazioni: Nomentana, Sant'Agnese/Annibaliano, Libia e Conca d'Oro. L'opera divenne di forte interesse sia per il ricorso a nuove tecniche costruttive, le TBM, ed inoltre per un sorprendente attraversamento dell'Aniene sotto il letto del fiume (scelta ingegneristicamente affascinante, ma anche fonte di accese polemiche per l'elevato costo realizzativo). I lavori iniziano nell'autunno del 2005 ma problemi legati alla stabilità degli edifici in prossimità della stazione Nomentana portarono all'eliminazione della stessa.[11] Al suo posto si decise per un prolungamento di 700 metri con la costruzione di un'altra stazione oltre Conca d'Oro, nei pressi di piazzale Jonio (da cui prese il nome). Sant'Agnese/Annibaliano, Libia e Conca d'Oro sono state progettate dallo studio ABDR Maria Laura Arlotti, Michele Beccu, Paolo Desideri e Filippo Raimondo, mentre Jonio – pensata come nodo di scambio con la progettata linea D – è stata affidata all'architetto Franco Purini. Alla fine di febbraio 2008 la Commissione europea ha aperto una procedura d'infrazione sui criteri di assegnazione delle gare di appalto, che ha di fatto rallentato la realizzazione di quest'ultimo prolungamento e della stazione Jonio.[12] Il tratto Bologna-Conca d'Oro è entrato in funzione il 13 giugno 2012[13] mentre il restante tragitto fino a Jonio (realizzato in un'unica galleria di diametro pari a circa 10 metri con doppio binario[14]) è stato aperto al pubblico il 21 aprile 2015.[15] Progetti futuriFonti: PUMS di Roma Capitale (2019)[16] e PUMS della Città metropolitana di Roma Capitale (2022).[17]
Diramazione BPer il prolungamento della diramazione principale fu approvato un bando di gara, conteso tra Lega delle cooperative (che metteva insieme una cordata di imprese dell'Acer) e un'associazione tra Salini, Caltagirone e Ansaldo, vinto da quest'ultima cordata. Il prolungamento, giornalisticamente definito anche "B2",[20] prevedeva 2,8 km di tracciato e due nuove stazioni.[21][18] Il 29 settembre 2010, l'Amministratore delegato di Roma Metropolitane Federico Bortoli faceva sapere che, previa variante al PRG, i cantieri per il prolungamento della linea B oltre Rebibbia sarebbero stati avviati durante il primo trimestre del 2011,[22] ma non furono mai aperti. Il 29 novembre 2011 il TAR del Lazio dichiarò inammissibile il ricorso presentato dall'Acer di Eugenio Battelli e dalla Cmb di Carpi contro l'aggiudicazione della gara assegnata al gruppo Vianini Lavori.[23] Secondo le dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Roma Gianni Alemanno i lavori (dal costo stimato di 556 milioni di euro) sarebbero dovuti partire entro la fine del 2013 e concludersi entro la fine del 2017, anche se ad oggi (2025) non hanno ancora avuto luogo. Era previsto anche un prolungamento oltre la stazione Laurentina per un tracciato di 6 km con quattro nuove stazioni, poi sostituito dai corridoi della mobilità EUR-Tor de' Cenci e Laurentina-Tor Pagnotta-Trigoria,[21] ma è ancora aperto il dibattito sull'eventuale prolungamento fino a Trigoria.[24] Diramazione B1Per la diramazione B1, il 24 settembre 2010 fu approvato dalla Conferenza dei Servizi il progetto per il prolungamento fino alla zona di Bufalotta per un tracciato di 3,850 km con tre nuove stazioni (Vigne Nuove, Mosca, Bufalotta),[25] che tuttavia fu accantonato poco dopo l'approvazione. Nel PUMS del 2019 fu approvato un nuovo progetto, per 5,1 km con 5 nuove stazioni.[19] Caratteristiche
La linea è lunga 22,9 km, dotata di 26 stazioni ed elettrificata in corrente continua alla tensione di 1500 V mediante linea aerea di contatto. Tra le fermate di Piramide ed EUR Magliana ed in corrispondenza della fermata di Ponte Mammolo i binari viaggiano in superficie, con tratti a raso, in trincea e sopraelevati, mentre il resto della linea è sotterraneo. La circolazione dei treni avviene sul binario di sinistra, come in tutta la rete metropolitana della capitale italiana. Depositi e officineIl deposito della linea B, chiamato Officine Magliana, situato nell'omonima zona, nacque negli anni quaranta come deposito per il ricovero e la manutenzione dei rotabili della Roma-Lido[27] e successivamente, con la costruzione della linea B, divenne il deposito comune ad entrambe le linee. L'impianto è costituito da due blocchi: l'impianto "storico", realizzato negli anni del secondo dopoguerra e che si estende su 100000 m² e l'impianto più recente, inaugurato negli anni ottanta, esteso su 200 000 m²[28]. Questo deposito è stato molto criticato soprattutto riguardo alla sicurezza del sito, definita da molti come carente, in relazione anche agli atti vandalici riscontrati per mano di writers e ladri di rame[29][30][31]. Con l'ampliamento della linea da Bologna a Conca d'Oro e con il prolungamento della linea fino a Bufalotta, si pensava alla costruzione di un deposito situato tra via Antamoro, via Zavattini e via della Bufalotta[32], ma il progetto è stato fortemente criticato soprattutto dagli abitanti della zona. Si decise quindi di costruire un nuovo deposito in concomitanza della costruzione del prolungamento della linea B verso Casal Monastero, attestando il deposito nelle prossimità di quello che dovrebbe essere il nuovo capolinea[33][34]. Materiale rotabileAll'apertura della linea furono introdotti in servizio i treni MR 100 e successivamente MR 200, utilizzati promiscuamente anche sulla linea per Ostia. Dal 1976 vi si aggiunsero le MR 300. Nel 1990 venne aperto il prolungamento su Rebibbia, realizzato con la sagoma limite della linea A (più stretta di quella originaria della linea B): ciò ha comportato l'impossibilità di transito dei vecchi treni, sostituiti dai convogli MB 100/300 in uso. I treni MR 100 e MR 200 continuarono il servizio sulla linea del Lido. Successivamente sono entrati in esercizio i convogli MA 200 provenienti dalla linea A: dopo aver risolto una serie di inconvenienti di natura tecnica che ne ha comportato l'inutilizzo, sono stati anch'essi trasferiti sulla linea del Lido. Contemporaneamente alla costruzione delle nuove linee, a partire dal 2010 si è deciso di immettere sulla linea B otto nuovi treni MA 300 (i cosiddetti CAF già presenti sulla linea A) e di ristrutturare i vecchi convogli MB 100 con pellicole anti-graffiti e pulizie straordinarie[35]. Al 15 gennaio 2013 risultavano ristrutturati dieci convogli MB 100[36]. I convogli MA 300 sono tutti entrati in servizio[37]. Nel mese di gennaio 2013, in un incontro tra l'AD di ATAC Roberto Diacetti e il comitato capitolino "Metropolitane Per Roma", vengono ufficializzati i progetti dell'amministratore dell'azienda per quanto riguarda il materiale rotabile della linea B/B1: con i nuovi 17 treni CAF acquistati dal comune, che sono stati immessi nella rete al ritmo di uno al mese entro la fine del 2014, nel 2015 la linea può contare su 30 treni (gli 8 già presenti più i 17 nuovi e 10 vecchi treni MB 100), compresi 5 treni "di riserva"[38]. I treni CAF di seconda fornitura sono immatricolati MB 400 e si distinguono dai precedenti per alcuni particolari, quali l'illuminazione interna a LED e il display di destinazione sulla testata anteriore più leggibile. Nel 2023 avviene la revisione e il trasferimento dalla linea A alla linea B dei CAF MA325-326 e MA327-328, entrati in servizio viaggiatori rispettivamente il 23 dicembre 2023 e il 5 febbraio 2024.
ServiziBiglietterieLe stazioni dotate di sportelli di biglietteria sono: In ogni stazione sono presenti biglietterie automatiche (denominate MEB) presso cui poter acquistare i BIT (biglietti a tempo), i BIG (biglietti giornalieri), la CIS (carta settimanale) e il BTI (carta valida per 3 giorni). OrariIl servizio inizia alle 5:30 e dalla domenica al giovedì viene svolto fino alle 23:30, mentre il venerdì e il sabato è prolungato fino all'1:30[40]. TelefoniaDa gennaio 2014 sull'intero tratto Laurentina-Rebibbia è attiva la copertura GSM e UMTS/HSPA[41]. Traffico
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
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