Sua madre sposò un ex-partigiano, che fu dunque patrigno di Loris Tonino.[1] Si diplomò all'istituto tecnico, si sposò a vent'anni e a ventuno ebbe un figlio.[3]
Lavorò come operaio alla fabbrica di motori Lombardini di Reggio Emilia;[4] era iscritto alla FGCI ed era delegato sindacale della Fiom-Cgil.[5]
Fece parte del cosiddetto Collettivo politico operai studenti, quelli “dell’appartamento” di Reggio Emilia, con Alberto Franceschini e Prospero Gallinari, in continua rottura con il PCI.[6]
Fu uno degli organizzatori del cosiddetto convegno di Pecorile[9] dell'agosto 1970 in provincia di Reggio Emilia, in cui si discusse del passaggio alla clandestinità e della lotta armata, dello scioglimento del Collettivo Politico Metropolitano e della fondazione di Sinistra Proletaria;[10] fu proprio Paroli a proporre il luogo del convegno: un ristorante con camere d'albergo e un capannone di proprietà di un suo parente.[10][11]
Nel 1974 lasciò la famiglia a Reggio Emilia per entrare nella colonna torinese delle Brigate Rosse,[12] con il nome di battaglia Pippo, come il nome da partigiano del patrigno.[1].
A Torino Paroli comprò un appartamento con i proventi delle rapine delle BR, e instaurò rapporti con alcuni operai della FIAT;[13] partecipò anche ad un paio di riunioni della Direzione strategica dell'organizzazione, come rappresentante della colonna torinese.[14]
Il 30 aprile 1975,[17] gli agenti dell'Ispettorato antiterrorismo e della polizia politica lo arrestarono nel suo appartamento a Torino.[18][19][20] Venne condannato a 16 anni di carcere per costituzione di banda armata, associazione sovversiva e per la liberazione di Curcio.
La sua attività di pittore cominciata in carcere ha riscosso un certo consenso,[21][22][23] ma anche qualche polemica per il suo passato brigatista.[24]
Note
^abcTonino Loris Paroli, su L'alba dei funerali di uno Stato - Archivio materiale sulle Brigate Rosse e il rapimento di Aldo Moro. URL consultato il 28 luglio 2023.
Andrea Galli, Dalla Chiesa Storia del generale dei carabinieri che sconfisse il terrorismo e morì a Palermo ucciso dalla mafia, Mondadori, 2017, ISBN8852082328.