Dopo aver studiato pittura all'École nationale supérieure des beaux-arts nello studio del pittore Jean-Léon Gérôme, Louis Barillet, anche lui allievo di Luc-Olivier Merson ed Emmanuel Fontaine[1], iniziò la sua carriera di medaglista mentre praticava la pittura, prima di aprire nel 1919, il suo primo studio al n 7 rue Alain-Chartier. Nel 1932 aprì un secondo studio al n 15 di piazza Vergennes a Parigi[2].
Lavorò con Jacques Le Chevallier e poi Théo Hanssen. Negli anni dal 1920 al 1930 parteciparono alla rinascita delle vetrate francesi.
Jean Barillet è suo figlio e continua la tradizione paterna[3].
Opere
Louis Barillet utilizzava esclusivamente vetri industriali: prismatici, stampati, opachi a cui si aggiunsero successivamente vetri grigi, neri e specchi. Ripensò l'arte del vetro colorato nello spirito del rinnovamento estetico adattato alle esigenze e allo stile Art déco del tempo. Il suo lavoro sedusse architetti come Robert Mallet-Stevens o Paul Rouvière. Produsse molte vetrate religiose e civili e altro ancora.
Opere per edifici religiosi
Le vetrate per la chiesa cattolica di Santa Rosa da Lima, 1956, dodici finestre, York, Pennsylvania, Stati Uniti.
Vetrate della Basilica di Notre-Dame de la Trinité a Blois (con Jacques Le Chevallier e Théodore Hanssen): quattordici vetrate. Architetto Paul Rouvière.
Vetrate della chiesa di Notre-Dame-des-Otages a Parigi (con i suoi collaboratori Jacques Le Chevallier e Théodore Hanssen).
Vetrate della chiesa Saint-Rémi a Sermoise, 1925, nove vetrate
Vetrate della Chiesa della Sacra Famiglia di Le Pré-Saint-Gervais, 1928, tredici vetrate
Vetrate della chiesa Saint-Rémi a Limé, 1929, tredici vetrate
Vetrate della chiesa Saint-Rémi d'Augy, 1930, quattordici vetrate (con Jacques Le Chevallier e Théodore Hanssen)
Vetrate della chiesa Notre-Dame de l'Assomption a Neuilly-Plaisance, dieci vetrate
Vetrate per una serie di tre finestre della chiesa di Notre-Dame des Missions a Épinay-sur-Seine
Vetrata in un tetto di vetro della chiesa di Saint-Sauveur a Bellême, tra il 1920 e il 1925
Mosaico della targa commemorativa del monumento ai caduti di Dernancourt, 1928
Vetrata per il municipio dell'annesso municipio del XIV arrondissement di Parigi, 1936
Finestre di vetro macchiate di un palazzo Princess Aga KhanParigi, n 55 rue Scheffer XVI arrondissement)
Vetrata per il proprio laboratorio, n. 15 piazza Vergennes nel XV arrondissement di Parigi, sul tema delle proprie attività attraverso tre prestigiose città e caratteristiche di queste tecniche. Prima fra tutte la città di Chartres, che simboleggia l'arte della vetrata mediante l'evocazione di un vetraio, poi Ravenna rappresentata dal mosaico sotto le fattezze dell'imperatrice Teodora e infine Atene, rappresentata dalla dea Atena, il tutto a simboleggiare le fondamenta di Cultura occidentale.