Di famiglia originaria di Varese, nacque a Milano e giovanissimo si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Brera, dove insegnavano, il Traballesi, l'Albertolli e il Piermarini. Lasciata Milano nel 1783, passò per brevissimo tempo in Piemonte ed arrivò nel medesimo anno a Roma, dove lavorò subito come pittore. Dal 1788 fu attivo anche a Firenze per eseguire nel 1789 decorazioni nel Teatro della Pergola; ma continuò a lavorare pure a Roma, alternando la sua presenza in entrambe le città. Sempre nel 1789 fu nominato Professore dell'Accademia di Belle Arti di Firenze.
Nel Ducato di Lucca, in particolare, fu tra i protagonisti del rinnovamento degli interni del palazzo Ducale voluto dalla Duchessa Maria Luisa di Borbone. A lui si deve il grande salone oggi noto appunto come "Salone dell'Ademollo".
Nel Granducato di Toscana, a Livorno eseguì le decorazioni neoclassiche del Teatro San Marco, andate perdute durante i bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale; si interessò anche alla realizzazione degli affreschi per la chiesa di Santa Caterina, ma la sua proposta, ritenuta troppo costosa, fu rifiutata. Sempre a causa dei medesimi eventi bellici, sono andati perduti gli affreschi eseguiti nella Cappella della Concezione, nel Duomo di Livorno. Nel pisano lavorò a Pomarance, a Palaia, a Santa Maria a Monte. Ad Arezzo eseguì affreschi con scene del Vecchio e Nuovo Testamento, nel contado lavorò a Lucignano e a Monte San Savino: qui nella chiesa della Compagnia del Suffragio eseguì nel 1821 il ciclo pittorico che la decora, raffigurante la Deposizione dalla Croce con la Santissima Trinità e angeli e Scene del Nuovo Testamento nelle pareti laterali e nelle volte.
Si dedicò oltre che all'affresco, al disegno, alla tempera, al dipinto ad olio ed all'acquaforte.