Luigi Kullmann
Gustavo Luigi Kullmann, detto Luigino (Viganello, 14 agosto 1916 – Monza, 25 settembre 2002) è stato un hockeista su pista, allenatore di hockey su pista e dirigente sportivo italiano. BiografiaNel 1921 con tutta la famiglia[1] si trasferisce a Monza dove inizia a praticare l'attività di pattinaggio a rotelle, sostenuto dalla moglie Elsa Beretta, ex pattinatrice artistica in coppia con il fratello Franco[2]. Pratica inoltre atletica leggera presso la Società Ginnastica Monzese Forti e Liberi, con la quale disputa anche alcuni campionati ragazzi di calcio indetti dal Comitato ULIC Brianteo di Monza[3]. Il 17 febbraio 1933 fonda l'Hockey Club Monza, club dove militerà per quasi tutta la carriera agonistica. Con la nazionale italiana esordisce ai mondiali di Stoccarda del 1936 dove si laurea vice campione del mondo per differenza reti. Chiude la sua carriera da giocatore nel 1955 disputando la sua ultima partita con il colori del Novate di Novate Milanese il 6 maggio 1955 a Savona[4]. Nel 1947 fonda con altri sostenitori la società di pattinaggio artistico a rotelle Skating Club Monza, diventandone presidente nel 1967, carica che mantiene fino alla morte nel 2002. Anche la figlia Marika Kullmann, nata a Monza nel 1952, diviene pattinatrice e allenatrice[2]. Laureato in Giurisprudenza, negli anni dal 1947 alla fine degli anni '70 è con Franco Beretta il principale promotore, istruttore e cofondatore di società di pattinaggio e hockey nel nord Italia e Svizzera a Milano (S.Eustorgio), Sesto San Giovanni (Fiorani), Lecco (Canottieri), Como (E.N.A.L.), Cusano Milanino, Chiasso (Svizzera), Lodi, Busto Arsizio (Accademia Bustese), Legnano (Skating Carroccio), Seregno (Giovanni XXIII), Mortara (Skating Club Mortara)[5][6]. Riposa al Cimitero Urbano di Monza[7]. Nel 2018 il comune di Monza gli ha dedicato una via cittadina[8]. StatistichePresenze e reti nei club
Presenze e reti in nazionalePalmarèsGiocatore
Allenatore
OnorificenzePremi e riconoscimentiNel 1987 la città di Monza lo ha insignito del Giovannino d'oro.[12] Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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