Figlio illegittimo di Gerhard Bast, un comandante austriaco degli Einsatzgruppen SS che conoscerà appena e di cui rifiuterà il cognome[2], crebbe con il patrigno Hans Pollack, grafico e pittore.
Nel 1987 Pollack colalborò in veste di redattore alla rivista tedesca Der Spiegel facendo tra l'altro da corrispondente a Vienna e Varsavia negli anni successivi al crollo del Muro di Berlino. Nello stesso periodo iniziò a pubblicare saggi e traduzioni di testi letterari polacchi, per poi diventare dal 1998 libero autore e traduttore. In particolare tradusse dal polacco al tedesco molte opere di Ryszard Kapuściński.
La prosa di Pollack è contraddistinta da uno stile asciutto, documentarista, volto a narrare i fatti con precisione ma senza il ricorso ad opinioni personali: caratteristica che si rispecchia nelle sue opere, che si incentrano principalmente sulla riscoperta di avvenimenti storici dell'Europa centrale e orientale, recenti ma caduti nell'oblio. Ha affrontato più volte delicati temi autobiografici legati alla propria storia familiare, a cominciare dalla drammatica indagine sulla carriera militare e la morte violenta del padre biologico, nel volume Der Tote im Bunker del 2004 (Il morto nel bunker).
Nach Galizien. Von Chassiden, Huzulen, Polen u. Ruthenern. Eine imaginäre Reise durch die verschwundene Welt Ostgaliziens und der Bukowina, Edition Christian Brandstätter, Wien, 1984. Nuova edizione:
Galizia. Viaggio nel cuore scomparso della Mitteleuropa (Galizien. Eine Reise durch die verschwundene Welt Ostgalizien und der Bukowina, 2001), traduzione di F. Cremonesi, Rovereto, Keller, 2017, ISBN978-88-999-1103-4.
Des Lebens Lauf. Jüdische Familienbilder aus Zwischeneuropa, Christian Brandstätter Verlagsgesellschaft, Wien 1987, ISBN 3-85447-198-X.
Das reiche Land der armen Leute. Literarische Wanderungen durch Galizien, curatela assieme a Karl-Markus Gauß, Jugend und Volk, 1992; nuova ediz., Wieser, Klagenfurt 2007, ISBN 978-3-85129-661-7.
Assassino del padre. Il caso del fotografo Philipp Halsmann (Anklage Vatermord. Der Fall Philipp Halsmann, 2002), traduzione di Luca Vitali, Collana Varianti, Torino, Bollati Boringhieri, 2009, ISBN978-88-339-1952-2.
Il morto nel bunker. Inchiesta su mio padre (Der Tote im Bunker. Bericht über meinen Vater, 2004), traduzione di Luca Vitali, Collana Varianti, Torino, Bollati Boringhieri, 2007, ISBN978-88-339-1748-1. - Collana Razione K, Rovereto, Keller, 2018, ISBN 978-88-999-1138-6.
Sarmatische Landschaften. Nachrichten aus Litauen, Belarus, der Ukraine, Polen und Deutschland, curatela, S. Fischer, Frankfurt am Main 2005, ISBN 3-10-062303-7.
Von Minsk nach Manhattan. Polnische Reportagen, curatela, Zsolnay, Wien 2006 (tradotto da Martin Pollack, Joanna Manc, Renate Schmidgall) ISBN 3-552-05371-9, pp.268.
Warum wurden die Stanislaws erschossen? Reportagen, Zsolnay, Wien 2008, ISBN 978-3-552-05432-5, pp.229.
scritto di Martin Pollack: Mythos Czernowitz. Eine Stadt im Spiegel ihrer Nationalitäten, in : Ariane Afsari (a cura di): Potsdamer Bibliothek östliches Europa – Geschichte. Deutsches Kulturforum östliches Europa, Potsdam 2008, ISBN 978-3-936168-25-9, pp.263.
L'Imperatore d'America. La grande fuga dalla Galizia (Kaiser von Amerika. Die große Flucht aus Galizien, 2010), traduzione di Enrico Arosio, Collana Razione K, Rovereto, Keller, 2022, ISBN 979-12-5952-096-8.
In Your Face. Bilder aus unserer jüngeren Geschichte, con un saggio di Martin Pollack e fotografie di Chris Niedenthal, fotoTAPETA, Warschau/Berlin 2011, ISBN 978-3-940524-13-3.
Die Wolfsjäger. Drei polnische Duette, (Zusammen mit Christoph Ransmayr), S. Fischer Verlag, Frankfurt am Main 2011, ISBN 978-3-10-062950-0.
Paesaggi contaminati. Per una nuova mappa della memoria in Europa (Kontaminierte Landschaften, 2014), traduzione di Melissa Maggioni, Collana Razione K, Rovereto, Keller, 2016, ISBN978-88-897-6785-6.
Topografia della memoria (Topografie der Erinnerung, 2016), traduzione di Melissa Maggioni, Collana Razione K, Rovereto, Keller, 2021, ISBN978-88-999-1176-8.