Il modello nacque dopo che Adolfo Orsi rilevò la Maserati, risolvendo in questo modo i problemi economici che la Casa automobilistica del tridente possedeva. Ernesto Maserati non fu più così vincolato da questioni di bilancio nella progettazione dei suoi modelli, e concepì un 3 litrisovralimentato dove, per questa tipologia di alimentazione, aveva accumulato una buona esperienza[1].
La sigla "8CTF" significa[1]:
8C: il numero totale dei cilindri, che erano otto;
La sua caratteristica principale era nell'avere un gruppo d'alimentazione indipendente per ogni serie di quattro cilindri. Montava quindi due compressori di tipo Roots. Dopo successivi miglioramenti, nel 1939, il motore arrivò ad erogare una potenza di ben 366 CV[1]. Un'altra peculiarità che la 8CTF possedeva, era che il serbatoio dell'olio fungeva anche da traversa centrale del telaio.
Il modello debuttò il 15 maggio 1938 al Gran Premio di Tripoli con ottime prestazioni ma fallendo nel risultato finale. A causa dell'avvicinarsi della seconda guerra mondiale, le gare si diradarono notevolmente, compromettendo così lo sviluppo della vettura[1].
Con alla guida Wilbur Shaw, la 8CTF conquistò due edizioni della 500 Miglia di Indianapolis, nel 1939 e nel 1940[1]. La vettura che si aggiudicò le due edizioni della prestigiosa competizione fu soprannominata Boyle Special[2]
I freni erano a tamburo sulle ruote con comando idraulico. Le sospensioni anteriori erano a ruote indipendenti e barre di torsione, mentre quelle posteriori erano con balestre. Entrambe montavano anche una barra stabilizzatrice e ammortizzatori a frizione (idraulici per le seconde). Lo sterzo era a vite senza fine con settore dentato, mentre la trasmissione era formata da un cambio a quattro rapporti più la retromarcia[1].