Pumacahua era membro della nobiltàInca di discendenza Ayarmaca,[1] ed aveva anche antenati spagnoli.[2]
Pumacahua partecipò alla sconfitta dell'armata ribelle di Túpac Amaru II nel 1781, come raffigurato in un murale nella chiesa di Chinchero, prima di cambiare schieramento e sostenere i ribelli peruviani di Cuzco il 3 agosto 1814. Pumacahua fu nominato membro della giunta di governo che lottò per l'indipendenza del Perù dalla Spagna. Pumacahua ed i suoi uomini furono sconfitti a Umachiri l'11 marzo 1815, ed egli fu giustiziato dagli spagnoli il 17 marzo.