A fine carriera si è stabilito a Perugia, dove ha intrapreso un'attività commerciale.[1]
Carriera
Cresciuto nelle giovanili dell'Atalanta, esordisce in maglia nerazzurra nella Coppa Italia 1972-1973, in occasione della sconfitta per 2-0 contro il Milan; viene in seguito aggregato alla prima squadra orobica nella stagione 1973-1974, ma senza mai essere schierato in campo.
Ceduto nell'estate del 1974 al Perugia, con 15 presenze e 3 reti dà il suo contributo alla storica prima promozione degli umbri in massima serie al termine del vittorioso campionato 1974-1975.
Confermato dai grifoni anche nella stagione successiva, mette a segno un particolare exploit. Infatti, Marchei trova poco spazio in prima squadra, ottenendo solamente 9 presenze – compreso l'esordio in Serie A, il 4 gennaio 1976, nel pareggio interno contro la Sampdoria –, tutte partendo dalla panchina e subentrando sempre nel secondo tempo, per un totale di 302 minuti in campo; tuttavia, nonostante in questi brevi scampoli di partita concessigli dall'allenatore Ilario Castagner, riesce a mettere a segno 4 reti (una a testa a Napoli e Fiorentina, e una doppietta al Cagliari) con una media gol di una rete ogni 75,5 minuti, risultando a fine stagione il terzo marcatore della formazione dopo Mario Scarpa e Franco Vannini nonché determinante nel piazzamento degli umbri che, nella loro prima stagione in massima serie, sfiorano la qualificazione alla Coppa UEFA.[2]
Nella sessione autunnale di calciomercato viene ceduto alla Sambenedettese, tra i cadetti, dove non riesce a ripetersi realizzando una rete in 10 presenze. Dopo un altro campionato di Serie B nelle file della Ternana, prosegue la sua carriera nelle categorie inferiori.
In carriera ha collezionato complessivamente 9 presenze e 4 reti in Serie A e 41 presenze e 6 reti in Serie B.