Nome rarissimo[1], continua il latino Messalina, al maschile Messalinus, un gentilizio derivato dal nome Messalla (quindi "relativa a Messalla", "appartenente a Messalla")[1][2]; Messalla (o Messala, Messana) era un epiteto dato a Manio Valerio Massimo Corvino dopo che ebbe conquistato la città di Messina[1].
Il nome venne portato in particolare da Valeria Messalina, moglie dell'imperatore Claudio, considerata simbolo della donna dissoluta e depravata; questa fama, del tutto immeritata, è stata molto accresciuta dai suoi detrattori e ripresa in tempi più recenti da numerosi film e opere teatrali, e la parola "messalina" è divenuta sinonimo di "seduttrice", "donna di facili costumi", "donna infida"[1][3], sostanzialmente impedendo al nome di entrare nell'uso comune.