I Mocama erano una popolazione di nativi americani che vivevano nelle zone costiere dell'attuale Florida settentrionale e della Georgia sudorientale[1]. Appartenevano al gruppo Timucua e parlavano il dialetto conosciuto come Mocama, il dialetto più diffuso della lingua timucua[2].
Il loro territorio si estendeva dalla zona del fiume Altamaha in Georgia fino a sud di St. Augustine, in Florida, includendo le Isole del Mare e le vie navigabili interne, compresa la foce del fiume Saint Johns, nell'attuale Jacksonville e l'Intracoastal Waterway. Al momento del contatto con gli europei, c'erano due grandi nazioni tra i Mocama, il Saturiwa e il Tacatacuru, ognuno dei quali aveva autorità su diversi villaggi[3].
Gli spagnoli si riferivano all'intera area come la "Provincia di Mocama", e la incorporarono nel loro sistema di missioni. La provincia di Mocama venne gravemente spopolata nel XVII secolo a causa di malattie infettive e di guerre con altre tribù indiane e le colonie inglesi a nord. I rifugiati Mocama sopravvissuti si trasferirono a St. Augustine. Insieme ai sopravvissuti della tribù di Guale, 89 "indiani di missione" evacuarono con gli spagnoli a Cuba nel 1763, dopo che questi cedettero il territorio alla Gran Bretagna.
Note
Bibliografia
- (EN) Julian Granberry, A Grammar and Dictionary of the Timucua Language, 3ª ed., Tuscaloosa: University of Alabama Press, 1993 [1984].
- (EN) Jerald T. Milanich, The Timucua, Oxford, Blackwell Publications, 1996.
- (EN) Jerald T. Milanich, Timucua, a cura di R. D. Fogelson, collana Handbook of North American Indians: Southeast, Vol. 17, W. C. Sturtevant, Gen. Ed. – Smithsonian Institution, 2004, pp. 219–228, ISBN 0-16-072300-0.