La mozione è stata registrata dal Gruppo Socialista, il 25 maggio, dopo che l'Audiencia Nacional affermò non fermamente che il Partito Popolare (PP) aveva beneficiato del sistema di tangenti illegali per i contratti nella vicenda Gürtel. I giudici hanno così confermato, presubilmente e in assenza di una sentenza definitiva, l'esistenza di una contabilità illegale e struttura finanziaria sviluppata in parallelo con il funzionario dalla fondazione del partito nel 1989[1][2][3].
Il giudice del rinvio, nella sua sentenza, ha sostenuto che il PP aveva contribuito a "stabilire un sistema reale ed effettivo di corruzione istituzionale attraverso la manipolazione degli appalti pubblici centrale, regionale e locale", era stato "sincero" nella sua testimonianza come testimone durante il processo[4][5].
Fonti sia del governo che del PP hanno riconosciuto che la mozione aveva reali prospettive di successo, e che il sostegno del PSOE e Unidos Podemos insieme a quello dei partiti nazionalisti e indipendentisti periferici, sarebbe sufficiente per vincere il voto[6][7].
Il 26 maggio, il PSOE ha accettato di convocare elezioni anticipate se Ciudadanos avesse aderito alla mozione[8][9].
Il governo in carica ammise, a quel punto, di aver perso il controllo della legislatura e non escluse di essere costretto a convocare elezioni anticipate tra la fine del 2018 o l'inizio del 2019, anche se avesse superato la mozione[10][11][12].
Votazione
Il 1º giugno 2018 è stata votata la mozione di sfiducia, che ha avuto esito positivo con 180 voti a favore, 1 astensione e 169 voti contrari. Il segretario generale del PSOE, Pedro Sánchez, il primo presidente non in carica come deputato dalla restaurazione della democrazia nel 1977[13], dichiarò che avrebbe stabilito un governo "di transizione" che avrebbe garantito la "governance" del paese e recuperato la "normalità democratica" sulla scia della crisi politica scatenata dal caso Gürtel, e quindi, al più presto, al fine di tenere elezioni generali anticipate[14][15].
Di seguito un riepilogo delle posizioni dei vari partiti:
Fu la quarta mozione di censura dalla Transizione spagnola alla democrazia e la seconda mozione contro Mariano Rajoy dopo quella di Unidos Podemos l'anno precedente[18], così come la prima di tutta la democrazia spagnola a essere approvata.