Il Nagoya Grampus (名古屋グランパス?, Nagoya Guranpasu), noto fino al 2007 come Nagoya Grampus Eight, è una societàcalcisticagiapponese con sede nella città di Toyota. Milita nella J1 League, la massima divisione del campionato giapponese.
Il nome della squadra proviene dai due più noti simboli di Nagoya: i due grampi dorati che sono presenti sulla sommità del Castello di Nagoya e il Maru-Hachi, simbolo ufficiale della città. L'Eight, presente nella denominazione estesa fino al 2007, derivava dall'emblema della città di Nagoya, un ideogramma che indica il numero otto.[1]
Storia
La selezione nota come Toyota Motor S.C., fondata nel 1939 come team aziendale dell'omonima azienda nipponica, fu inizialmente oscurata dalla Toyota Automated Loom Works, fondata nel 1946 e socio fondatore della Japan Soccer League-JSL. Quando, tuttavia, la Toyota ALW retrocesse nelle serie minori, la Toyota Motor non si lasciò sfuggire l'occasione di recuperare fama e prestigio sui rivali.
Nel 1972 fu tra i fondatori della Seconda Divisione della JSL, nonché la prima squadra vincitrice del torneo. Disputò i campionati della JSL fino alla creazione della J. League, risalente al 1993. Nel 1990 la denominazione del club fu variata in Nagoya Grampus Eight[2].
La squadra visse delle ottime stagioni alla metà degli anni Novanta quando, allenata da Arsène Wenger, poteva schierare giocatori del calibro di Dragan Stojković e Gary Lineker, riuscendo a vincere la prestigiosa Coppa dell'Imperatore (3-0 sul Sanfrecce Hiroshima nel 1995) e concludendo al secondo posto nel campionato del 1996. Nello stesso anno, il Nagoya vinse la Supercoppa del Giappone battendo per 2-0 lo Yokohama F. Marinos.
Nel 1997 raggiunse anche la finale della Coppa delle Coppe dell'AFC, persa per 3-1 contro gli arabi dell'Al-Hilal. Nel 1999, il club si aggiudicò la seconda Coppa dell'Imperatore della sua storia, battendo nuovamente il Sanfrecce in finale per 2-0. Questo risultato gli garantì l'accesso alla finale della Supercoppa giapponese, persa ai rigori contro il Júbilo Iwata.
Nel 2010, sotto la guida tecnica di Dragan Stojković, la squadra vinse il primo titolo nazionale della sua storia, sollevando nella stagione successiva anche la seconda Supercoppa di Giappone.