La nazionale di calcio dell'Eritrea (in arabo منتخب إرتيريا لكرة القدم) è la rappresentativa calcistica nazionale dell'Eritrea ed è posta sotto il controllo della Federazione calcistica dell'Eritrea. I giocatori sono soprannominati "I Ragazzi del Mar Rosso"[senza fonte]. La federazione è stata fondata nel 1992 ed è affiliata alla FIFA dal 1998. Nella sua breve storia non ha mai preso parte alla fase finale né della Coppa d'Africa né della Coppa del Mondo.
Nella graduatoria FIFA in vigore da agosto 1993 il miglior piazzamento raggiunto è stato il 121º posto nell'agosto 2007, mentre il peggiore è il 206º posto che ha occupato nell'agosto 2018. Attualmente occupa l'ultimo posto in graduatoria FIFA come squadra non classificata dato che la nazionale Eritrea non gioca una partita ufficiale dal 2020.[1]
Nelle qualificazioni alla Coppa delle Nazioni Africane 2000, l'Eritrea è riuscita a pareggiare in casa contro il Camerun per 0-0 e ha vinto casa per 1-0 contro il Mozambico. Concluse al secondo nel suo gruppo composto da tre squadre, avanzando così per i play-off dove ha affrontato Senegal e Zimbabwe, ma alla fine persero tutte e quattro le partite in quella fase finale.
Nel primo turno delle qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2014, l'Eritrea ha affrontato il Ruanda]. L'andata ad Asmara si è conclusa con un pareggio per 1-1 (e ha visto il primo gol in assoluto dell'Eritrea in una partita valida per le qualificazioni alla Coppa del Mondo), ma il Ruanda vinse al ritorno con un risultato di 3-1.
Negli ultimi anni un numero elevato di rifugiati ha lasciato l'Eritrea, e alcuni atleti che viaggiano per giocare all'estero hanno colto l'occasione per fuggire. Nel dicembre 2012, 17 calciatori eritrei e il medico della squadra sono scomparsi dopo un torneo della CECAFA in Uganda e hanno presentato domanda di asilo nel paese. Quattro giocatori del Red Sea hanno disertato una partita della CAF Champions League 2006 a Nairobi, in Kenya, e fino a 12 membri della nazionale dopo la Coppa CECAFA 2007 in Tanzania. Altri 6 giocatori hanno chiesto asilo in Angola nel marzo 2007 dopo una partita di qualificazione del gruppo 6 per la Coppa delle Nazioni Africane 2008. Altri tre giocatori della nazionale hanno chiesto asilo in Sudan.
L'Eritrea si è ritirato dalla Coppa CECAFA 2008, e dalle qualificazioni della campionato mondiale di calcio 2010 e della Coppa delle nazioni africane 2010. Dato il numero di giocatori che chiedono asilo, il governo eritreo ha iniziato a richiedere agli atleti di pagare una cauzione di 100.000 nakfa prima di viaggiare all'estero.
L'Eritrea è tornata a partecipare alla Coppa CECAFA nel 2009 a Nairobi. Una nazionale giovane è stata riunita con un allenamento di soli 12 giorni. Nel gruppo B, ha ottenuto un pareggio a sorpresa con lo Zimbabwe, perso strettamente contro il Ruanda, e battuto la Somalia 3-1. Sono stati facilmente battuti 4-0 nei quarti di finale dalla Tanzania. Dodici membri della nazionale non sono riusciti a presentarsi per il volo di ritorno e hanno chiesto l'assistenza del consorzio dei rifugiati del Kenya. Si credeva si nascondessero a Eastleigh, un sobborgo orientale di Nairobi, dove vivono molti immigrati. Nicholas Musonye, segretario generale del CECAFA, temeva che il governo potesse reagire rifiutando di lasciare che la nazionale viaggiasse all'estero in futuro. I dodici giocatori hanno successivamente ricevuto asilo provvisorio dall'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati in Kenya. Undici di questi giocatori hanno viaggiato fino ad Adelaide in Australia di cui due di loro, Samuel Ghebrehiwet e Ambes Sium, hanno firmato un contratto con il Gold Coast Utd, società della massima serie australiana, nell'agosto 2011.
Nove giocatori e l'allenatore sono scomparsi in Kenya nel dicembre 2013.
Nel primo turno delle qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2018, dieci giocatori della nazionale dell'Eritrea si sono rifiutati di tornare a casa dopo aver giocato una partita di qualificazione ai Mondiali in Botswana e hanno ottenuto l'asilo lì, stando a quanto dicono i funzionari.