La Costa Rica è stata la prima nazionale al mondo ad aver vinto il titolo continentale di due confederazioni diverse, nello specifico il Campionato centroamericano e caraibico e la Gold Cup.
Nel ranking FIFA, istituito nell'agosto 1993, la Costa Rica ha occupato quale posizione più alta il 13º posto nel febbraio e nel marzo 2015, mentre il peggiore posizionamento è il 93º posto del luglio 1996. Occupa il 32º posto della graduatoria.[1]
Storia
Esordi (1921-1950)
La Costa Rica fece il suo esordio il 14 settembre 1921 a Città del Guatemala in occasione dei Giochi del Centenario dell'Indipendenza. Vinse per 7-0 contro El Salvador. Nello stesso torneo raggiunse la finale e sconfisse per 6-0 il Guatemala, vincendo il suo primo trofeo.
Verso la fine degli anni 1960, con l'emergere di altre nazionali quali Guatemala, Honduras, El Salvador, Haiti, Trinidad e Tobago e Canada, la Costa Rica attraversò un periodo di crisi. Negli anni 1970 la Costa Rica passò quasi inosservata, fallendo tutte le qualificazioni mondiali. Partecipò alle Olimpiadi 1980, dove perse tutti e tre i match, e alle Olimpiadi 1984, dove perse le prime due partite ma batté a sorpresa l'Italia per 1-0 con gol di Enrique Rivers.
L'esperienza dei costaricani a Italia 1990 fu particolarmente positiva. In quell'occasione, guidati dall'allenatore serboBora Milutinović, raggiunsero sorprendentemente gli ottavi di finale, battendo Svezia e Scozia nel girone eliminatorio (concluso al secondo posto). Fu fatale la sconfitta contro la Cecoslovacchia.
Ci vollero altri tre tentativi perché i Ticos facessero la loro ricomparsa nella fase finale di un mondiale, a Corea-Giappone 2002. Qui la compagine centramericana chiuse il girone con 4 punti, ma fu eliminata per la peggior differenza reti nei confronti della Turchia. Nell'ultima partita, contro il Brasile, serviva un pareggio o una sconfitta con scarto ridotto. Pur mostrando un gioco offensivo, i costaricani uscirono sconfitti per 5-2. A conferma della difficoltà del girone, il Brasile avrebbe vinto il torneo, mentre la Turchia si sarebbe classificata terza.
Nel mese di marzo 2003 i Ticos raggiunsero la posizione sino a quel momento più alta nella classifica mondiale della FIFA, il 17º posto, poi raggiunto di nuovo nel luglio, nell'agosto dello stesso anno e nel gennaio 2004.
La Costa Rica si qualificò al mondiale per la seconda volta consecutiva guadagnando l'accesso a Germania 2006, ma si trattò della peggiore prestazione della squadra ai Mondiali. Nella partita inaugurale della manifestazione fu sconfitta per 4-2 dalla Germania padrona di casa (vana fu la doppietta di Paulo Wanchope)[2] e nella seconda giornata fu superata dall'Ecuador per 3-0.[3] Perse anche il terzo match contro la Polonia per 2-1.[4] I Ticos non avevano mai lasciato un Mondiale senza nessuna vittoria.[5]
La Costa Rica, che aveva chiuso in testa il girone finale della zona CONCACAF nel 2002, aveva avuto un cammino ben più tortuoso verso Germania 2006, con l'alternarsi di ben tre allenatori.
Tutto iniziò quando la doppia sfida contro Cuba, che pareva favorire i costaricani, stava quasi per condannare la squadra all'eliminazione. Le due gare si conclusero in parità, ma la Costa Rica si qualificò per aver segnato più gol fuori casa (2) rispetto a Cuba (1). Nonostante la qualificazione, il commissario tecnico americano Steve Sampson fu licenziato per il risultato quasi catastrofico.[6]
La seconda fase, con il colombiano Jorge Luis Pinto in panchina, si rivelò difficile: il girone a quattro partì con due imbarazzanti sconfitte contro Honduras (5-2) e Guatemala (2-1). A quel punto riprese le redini della Nazionale Alexandre Guimarães, che aveva giocato per la Costa Rica nel 1990 e l'aveva guidata alla qualificazione al mondiale 2002. Con il nuovo allenatore la squadra si riprese e non perse più, vincendo tre delle ultime quattro partite e finendo il girone al primo posto. Nell'ultima partita il pareggio senza reti contro Honduras eliminò gli avversari dal girone finale. Nell'ultimo raggruppamento, a sei, la Costa Rica ottenne cinque vittorie, un pareggio e quattro sconfitte, l'ultima delle quali all'ultima giornata, con la qualificazione già matematica. La vittoria decisiva fu quella contro gli Stati Uniti, battuti per 3-0 di fronte al pubblico costaricano.
Anni 2010
Nel novembre 2009 la Costa Rica fallì la qualificazione al mondiale in Sudafrica svoltosi l'anno successivo, perdendo lo spareggio contro l'Uruguay di Óscar Tabárez.
Quattro anni dopo invece la nazionale centramericana si qualificò per il mondiale in Brasile con una giornata d'anticipo.
Sorteggiati nel girone D insieme a Inghilterra, Italia e Uruguay, i Ticos parvero nettamente sfavoriti e destinati, secondo i pronostici, a essere la "Cenerentola" del girone. Contro ogni vaticinio riuscirono a vincere la prima partita di Fortaleza contro l'Uruguay per 3-1, con reti nel secondo tempo di Campbell, Duarte ed Ureña, che risposero al vantaggio di Cavani[7]. Pochi giorni dopo la Costa Rica si aggiudicò un'altra sorprendente vittoria contro gli azzurri a Recife, grazie ad una rete del capitano Bryan Ruiz[8]. Nel terzo incontro la formazione centramericana pareggiò a reti bianche contro la già eliminata Inghilterra, riuscendo nell'impresa di classificarsi prima nel girone e qualificandosi così per la seconda volta nella sua storia alla seconda fase del campionato del mondo[9]. Agli ottavi di finale batté la Grecia per 5-3 ai tiri di rigore[10], accedendo così per la prima volta nella sua storia ai quarti di finale, dove si arrese ai Paesi Bassi solamente ai tiri di rigore, grazie alle due parate del secondo portiere olandese Krul, subentrato a Cillessen nel minuto finale dei tempi supplementari[11][12][13][14]. Fu comunque un risultato storico per i Ticos, che chiusero il mondiale da imbattuti[15].
Nei mesi di febbraio e marzo 2015 la Costa Rica si issò al 13º posto della classifica mondiale della FIFA, la posizione più alta mai raggiunta dai Ticos nella graduatoria.
Deludente fu la partecipazione alla Copa América Centenario, nel 2016, dove la Costa Rica fu eliminata al primo turno, classificandosi terza nel proprio raggruppamento. Al pari a reti bianche contro l'Uruguay seguì una pesante sconfitta (4-0) contro i padroni di casa degli Stati Uniti, seguita dall'inutile vittoria contro la Colombia già qualificata, utile solo per impedire ai colombiani di vincere il girone.
Si concluse in semifinale il cammino nella Gold Cup 2017, in cui i costaricani vinsero il girone grazie a due vittorie contro Honduras (1-0) e Guyana francese (3-0) inframmezzate dal pareggio (1-1) contro il Canada, per poi eliminare Panama (1-0) ai quarti e cadere contro gli Stati Uniti padroni di casa (2-0).
Ottenuta la qualificazione al campionato del mondo 2018 grazie al secondo posto nel girone finale, i costaricani si presentarono in Russia in un girone complicato con Brasile, Serbia e Svizzera. Uscirono di scena al primo turno, dopo due sconfitte contro Serbia (0-1) e Brasile (0-2). Nell'ultimo match pareggiarono per 2-2 contro gli svizzeri.
Nella Gold Cup 2019 la Costa Rica superò il girone grazie al secondo posto dietro ad Haiti, dopo aver ottenuto due vittorie (4-0 contro il Nicaragua e 2-1 contro le Bermuda) e subito una sconfitta (2-1 contro Haiti). Ai quarti di finale fu eliminata dal Messico poi vincitore della manifestazione (5-4 ai tiri di rigore dopo l'1-1 dei tempi supplementari).
Anni 2020
La CONCACAF Nations League 2019-2020, prima edizione della manifestazione, vide i costaricani chiudere al quarto posto: vinto il girone di prima fase (un successo e tre pareggi in quattro partite), furono sconfitti per 5-4 ai tiri di rigore sia nella semifinale contro il Messico (0-0 dopo i tempi supplementari) sia nella finale per il terzo posto contro l'Honduras (2-2 dopo i tempi supplementari).
Guadagnata la qualificazione al campionato del mondo 2022 grazie al quarto posto nel girone finale e alla vittoria per 1-0 nello spareggio interzona contro la Nuova Zelanda, nella rassegna qatariota la Costa Rica fu inserita nel girone di Spagna, Germania e Giappone. La prima giornata si risolse in una disfatta contro gli iberici, che imponendosi per 7-0 inflissero ai costaricani la peggiore sconfitta della loro storia (eguagliato il primato di Messico-Costa Rica 7-0 del 1975); i Ticos ottennero poi una vittoria di misura (1-0) contro i nipponici, ma venendo sconfitti anche dai tedeschi (2-4) all'ultima giornata furono eliminati al primo turno, a causa dell'ultimo posto nella classifica del raggruppamento.
^Non avendo diritto a prendervi parte, tutte le partecipazioni alla Copa América sono su invito da parte della CONMEBOL.
^Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.