Nigel de Jong
Nigel de Jong (pronuncia ˈnɑjdʒəl də ˈjɔŋ; Amsterdam, 30 novembre 1984) è un dirigente sportivo ed ex calciatore olandese, di ruolo centrocampista, direttore sportivo della nazionale olandese. BiografiaSuo padre Jerry, di origine surinamese, era anch'egli un calciatore.[3] È sposato con Winonah, con la quale ha due figli: Isaura-Siënna e Kyan.[4] CarrieraClubAjaxCresciuto nelle giovanili dell'Ajax, in cui arriva all'età di 9 anni.[3] Il 19 ottobre 2002 de Jong debutta con la maglia della prima squadra, in occasione della partita di campionato vinta per 6-2 contro l'AZ Alkmaar.[5] Fa il suo esordio nelle competizioni UEFA per club il 22 ottobre seguente, nell'incontro di Champions League pareggiato per 1-1 all'Amsterdam ArenA contro il Rosenborg, subentrando all'83º minuto al connazionale Richard Witschge.[6] In questa competizione mette a segno anche un gol, il primo da professionista,[3] nella partita pareggiata sempre per 1-1 il 18 febbraio 2003 in casa dell'Arsenal.[7] In questa stagione viene spesso schierato titolare nella zona bassa del centrocampo, sul lato destro, ma, col passare del tempo, parte sempre di più dalla panchina, subentrando spesso a partita inoltrata. Chiude l'annata con i Lancieri con 17 presenze in campionato, 10 (con 1 gol) in Champions League e una presenza nella coppa nazionale, l'allora Amstel Cup.[8] AmburgoNel gennaio 2006 si trasferisce all'Amburgo, in Germania. Il suo primo impatto sulla Bundesliga è positivo: segna un gol ai rivali del Bayern Monaco, decretandone la sconfitta che è stata, fra l'altro, la prima dei bavaresi nel loro nuovo stadio. Manchester CityDopo tre anni, il 21 gennaio 2009 passa al Manchester City in cambio di 18 milioni di sterline.[9] De Jong sceglie la maglia numero 34. Debutta con i Citiziens contro il Newcastle il 28 gennaio successivo, per poi diventare punto fermo del centrocampo celeste. In quel campionato totalizza 16 presenze. Comincia la stagione 2009-2010 in panchina per le prime 3 partite, riconquistando il proprio posto in mezzo al campo a partire da un 4-2 inflitto all'Arsenal il 12 settembre. Il 5 dicembre seguente, dopo una vittoria per 2-1 contro il Chelsea, viene nominato Man of the match, definendo la partita come i migliori 90' giocati in tutta la sua carriera.[10] Il 3 ottobre 2010, nella partita di campionato contro il Newcastle, è autore di un'entrata scomposta sul fantasista francese Hatem Ben Arfa, che procura a questi una doppia frattura, tibia e perone, della gamba sinistra.[11] Segna la sua prima rete con la maglia del Manchester City contro il West Ham[12] il 1º maggio 2011.[13] In totale, nelle tre stagioni e mezza trascorse con i Citizens, disputa 137 partite ufficiali segnando 2 gol.[12] MilanIl 31 agosto 2012, ultimo giorno della sessione estiva di calciomercato, passa a titolo definitivo al Milan per 3,5 milioni di euro,[12] con cui firma un contratto triennale fino al 30 giugno 2015[14] e sceglie di mantenere la sua maglia numero 34.[1] Esordisce con la squadra milanese il giorno seguente, in occasione della vittoria esterna per 3-1 contro il Bologna nella seconda giornata di campionato.[15] Segna la sua prima rete con la maglia rossonera il 20 ottobre 2012, nel corso del match perso per 3-2 in casa della Lazio.[16][17] Il 9 dicembre seguente, durante la partita vinta per 4-2 in casa del Torino,[18] rimedia una rottura sottocutanea del tendine d'Achille sinistro.[19] L'infortunio lo costringe a chiudere anticipatamente la stagione, nella quale totalizza 16 presenze e 1 gol. Nella stagione seguente è il giocatore milanista più impiegato durante l'annata, nella quale, il 4 maggio 2014, realizza anche la rete che consente ai rossoneri di vincere per 1-0 il derby con l'Inter.[20] Il 14 settembre seguente, in occasione della partita vinta per 5-4 contro il Parma, segna il suo primo gol nella stagione 2014-2015.[21] Il 13 gennaio 2015 realizza anche la rete del definitivo 2-1 nella vittoria in Coppa Italia contro il Sassuolo, partita valida per gli ottavi di finale. Conclude la sua terza stagione con 30 presenze e 4 reti e il 26 giugno rinnova il suo contratto con il Milan fino al 30 giugno 2018.[22] Il 1º febbraio 2016 rescinde consensualmente il suo contratto col Milan restando svincolato. Los Angeles GalaxyIl 3 febbraio 2016 viene ufficializzato il suo trasferimento nel club californiano.[23] GalatasarayIl 31 agosto 2016 si trasferisce al club turco, firmando un contratto biennale.[24] Ma tuttavia nel gennaio 2018 rescinde il suo contratto.[25] MagonzaIl 5 gennaio 2018 fa ritorno dopo nove anni in Bundesliga, firmando un contratto di sei mesi con il Magonza.[26] Al-Ahly DohaNell’estate 2018 passa alla squadra qatariota Al-Ahly Doha, firmando un contratto annuale fino al 30 giugno 2019.[27] Nel contempo diventa opinionista per l’emittente qatariota BeIN Sports. Al ShahaniyaIl 2 agosto 2019 diventa un nuovo giocatore dell'Al-Shahaniya e questa è la sua ultima esperienza da calciatore.[28] NazionaleIl 31 marzo 2004 debutta con la maglia dei Paesi Bassi in un'amichevole contro la Francia.[3] Non viene preso in considerazione per Euro 2004 e salta i Mondiali del 2006 per un infortunio al ginocchio.[3] Viene convocato da Marco van Basten per Euro 2008, e gioca tutti i 90' del 3-0 all'Italia, nel quale riceve un cartellino giallo per un fallo su Massimo Ambrosini. Il 13 giugno 2008 gioca ancora una volta 90' contro la Francia, con la partita che finisce 4-1 per gli arancioni. Durante la manifestazione viene schierato come "schermo" davanti alla difesa in coppia con Orlando Engelaar nel 4-2-3-1 di van Basten. Anche grazie al loro contributo,[senza fonte] l'Olanda subisce un solo gol nella fase a gironi. Segna il suo primo gol con la maglia arancio nelle qualificazioni per i Mondiali del 2010, il 6 giugno 2009 contro l'Islanda. Durante un'amichevole, il 3 marzo 2010, de Jong frattura una gamba allo statunitense Stuart Holden in un contrasto per il quale riceve solo un cartellino giallo. Dopo la partita, non mostrando alcun rimorso, dichiara:[29] (EN)
«Such offenses are part of football. I went for the ball and got the opponent at the end. I had no evil intent.» (IT)
«Guai del genere sono parte del calcio. Ho cercato il pallone e alla fine ho trovato l'avversario. Non avevo cattive intenzioni.» De Jong viene convocato dal CT Bert van Marwijk per i Mondiali 2010 in Sudafrica.[30] Il giocatore viene schierato titolare nel primo incontro della competizione, una vittoria per 2-0 sulla Danimarca.[31] Gioca molte altre partite disputando anche la finale persa 1-0 contro la Spagna. Durante la partita entra in maniera cruenta sul centrocampista avversario Xabi Alonso, colpendolo con un calcio in pieno petto e rimediando un'ammonizione; lo stesso arbitro dell'incontro Howard Webb successivamente ha ammesso che il giocatore avrebbe dovuto essere invece espulso.[32] Nel 2022 viene inserito nella Hall of Fame della nazionale olandese.[33] Dopo il ritiroNel 2021 è opinionista dell’Europeo su ITV Football. Il 4 gennaio 2023 diventa dirigente della federcalcio olandese come directeur topvoetbal.[34] Nello stesso periodo, insieme ad altri ex giocatori olandesi, entra a far parte della squadra di Viaplay Sport, piattaforma streaming che trasmette anche la Bundesliga e la Coppa di Lega inglese.[35] StatistichePresenze e reti nei clubStatistiche aggiornate al 20 agosto 2020.
Cronologia presenze e reti in nazionalePalmarèsClubCompetizioni nazionali
Note
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