Nitruro di vanadio
Il nitruro di vanadio o nitruro di vanadio(III) è il composto inorganico binario tra vanadio e azoto, con formula VN. In condizioni normali è un solido grigio-bruno.[2] SintesiIl nitruro di vanadio può essere preparato per azione dell'azoto su una miscela di ossido di vanadio(III) (V2O3) e carbone a 1250 °C, o per reazione di vanadio metallico con azoto o ammoniaca a 900-1300 °C:[3] Il nitruro di vanadio si forma anche durante la nitrurazione dell'acciaio e ne aumenta la resistenza all'usura.[4] ProprietàIl nitruro di vanadio è un composto non stechiometrico, con un campo di omogeneità VN1,0–VN0,7. La struttura cristallina è tipo cloruro di sodio. Esiste anche un'altra fase V2N con campo di omogeneità VN0,5–VN0,37.[3] Il nitruro di vanadio, il carburo di vanadio (VC) e l'ossido di vanadio(II) (VO) hanno strutture analoghe e gli atomi di azoto, carbonio e ossigeno possono scambiarsi formando cristalli misti. Il nitruro di vanadio forma soluzioni solide con il nitruro di titanio (TiN) e il nitruro di niobio (NbN), e con il carburo di titanio (TiC), il carburo di niobio (NbC) e il carburo di tantalio (TaC).[5] ReattivitàCome la maggior parte dei nitruri metallici, anche il nitruro di vanadio è piuttosto inerte,[6] ma reagisce con alcali formando ammoniaca ed è attaccato da acidi forti producendo azoto e idrogeno.[3] Tossicità / Indicazioni di sicurezzaIl composto risulta nocivo per ingestione, inalazione o contatto cutaneo. Non ci sono evidenze di effetti cancerogeni. Non sono disponibili dati su effetti ambientali.[1] NoteBibliografia
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