Il riconoscimento di Nuotatore dell'anno (Swimmer of the Year) è un premio assegnato annualmente dalla rivista statunitense Swimming World Magazine ed è da più parti considerato come il più prestigioso nel mondo nel nuoto.[1][2][3]
Il riconoscimento è stato assegnato per la prima volta nel 1964 all'americano Don Schollander; due anni dopo è stato il conferito anche il premio femminile. I vincitori erano quasi esclusivamente statunitensi fino all'esplosione delle atlete della Germania Est negli anni settanta, quindi nel 1980 sono state create le sottocategorie di nuotatore americano e nuotatore europeo dell'anno. La nazione più titolata negli anni novanta è stata invece l'Australia e grazie a ciò è stato introdotto nel 1995 il titolo riservato agli atleti del bacino del Pacifico. La categoria riservata agli atleti paralimpici è stata creata nel 2003 e l'anno successivo quella riservata agli africani. L'ultimo premio introdotto è stato quello per il nuoto di fondo nel 2005.[3]
Nuotatore mondiale dell'anno
Il World Swimmer of the Year è stato assegnato per la prima volta nel 1964. Gli Stati Uniti sono la nazione più vittoriosa (57 volte), seguiti dall'Australia con 14 affermazioni e dalla Germania Est con 11.
Michael Phelps è il detentore del record di vittorie (8) ed è l'unico assieme a Katie Ledecky ad aver vinto per quattro anni consecutivi. Ian Thorpe è il secondo nuotatore maschile più vittorioso (4 titoli), oltre che il più giovane vincitore maschile (16 anni nel 1998).[3]
Il 1º dicembre 2013 Swimming World Magazine ha ufficialmente revocato, in quanto viziati dal doping di stato, i titoli assegnati alle nuotatrici della Germania Est, che di conseguenza sono rimasti vacanti.[4]
La Germania Est ha dominato il mondo del nuoto in campo femminile negli anni settanta e ottanta grazie a quello che è stato in seguito definito "Doping di stato".[5][6][7] Dopo la caduta del Muro di Berlino questo dominio si è interrotto e la nuova Germania, da allora, ha conquistato il titolo per quattro volte, tre delle quali con Franziska van Almsick. In campo maschile gli anni ottanta hanno visto il dominio del tedesco dell'ovest Michael Gross, soprannominato L'Albatros, vincitore per cinque anni consecutivi. Il 1º dicembre 2013 Swimming World Magazine ha ufficialmente revocato, in quanto viziati dal doping di stato, i titoli assegnati alle nuotatrici della Germania Est, che di conseguenza sono rimasti vacanti.[4]
Questo riconoscimento è stato creato nel 1995, in quanto l'anno precedente, per la prima volta, due nuotatori australiani (Kieren Perkins e Samantha Riley) avevano ottenuto il premio di nuotatore mondiale nello stesso anno. Sono proprio gli australiani a dominare la categoria con 33 successi. Tra essi i più titolati sono Ian Thorpe, (6) e Susie O'Neill (4).[3]
La categoria riservata agli atleti africani è stata introdotta nel 2004, l'anno in cui la staffetta maschile 4x100 stile libero del Sudafrica ha trionfato alle Olimpiadi di Atene 2004 e in cui Kirsty Coventry ha conquistato tre medaglie individuali, ad indicare la crescita del movimento.
Proprio la plurimedagliata olimpica Coventry ha ottenuto il riconoscimento per 9 volte, mentre l'uomo più titolato è Chad le Clos (8).[3]
Il riconoscimento dedicato ai nuotatori di fondo è stato creato nel 2005, quando è stata annunciata l'introduzione della specialità ai Giochi olimpici di Pechino, poi ufficializzata nel 2006[9].
^(EN) The Australian, Rice on top of world again, 27 novembre 2008 ( TheAustralian.com.au. URL consultato l'11 febbraio 2011.)
^Affaritaliani, Fede Pellegrini vince il Pallone d'Oro del nuoto, 17/12/2009 ( Affaritaliani.it[collegamento interrotto], su affaritaliani.libero.it. URL consultato l'11 febbraio 2011.)
^abcdefghij(EN) Lista dei Nuotatori dell'anno sul sito ufficiale della rivista ( Swimmingworldmagazine.com. URL consultato l'11 febbraio 2011.)
^La Repubblica, "Nella Ddr usuale il doping di stato", 06/04/2009 (LaRepubblica.it. URL consultato il 12 febbraio 2011)
^(EN) BBC sport, Swimming's big splash, 05/07/2004 ( BBCsport.co.uk, su news.bbc.co.uk. URL consultato l'11 febbraio 2011.)
^Spy Sport, 157 atleti della Germania Est risarciti per i danni del doping di Stato, 11/10/2007 ( Spysport.org. URL consultato il 12 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2009).)