Nel campo della medicina, è famoso per le sue ricerche nel settore dell'embriologia: da lui prendono il nome le ossa del cranio dette "ossa wormiane".[1][2] Inoltre, nel campo della biologia-zoologia, si deve a lui, tra l'altro, la prima descrizione precisa sugli uccelli del paradiso (uccelli del paradiso), dei quali si credeva precedentemente che fossero privi di zampe, e l'inclusione del lemming nell'ordine dei roditori.
È tuttavia ricordato soprattutto per i suoi studi nel campo delle letterature e delle lingue scandinave antiche e in particolare della runologia.[1]
Ole Worm nacque ad Århus (Jutland, Danimarca) il 13 maggio 1588: suo padre era il sindaco della città; sua madre era una luterana fuggita da Arnhem, nei Paesi Bassi, durante le persecuzioni cattoliche[3].
Si dedicò poi agli studi sulla runologia, collezionando varie iscrizioni incise con quell'alfabeto e pubblicando vari testi sull'argomento, tra cui i celebri trattati Fasti Danici (1626, una cronologia della Danimarca, che contiene i risultati delle sue ricerche sulle rune), Runir seu Danica literatura antiquissima ("Le rune, la più antica letteratura danese", 1636), De aureo cornu (1641, trattato sui corni d'oro di Gallehus), Danicorum monumentorum o Monumenta danica (1643, una collezione di immagini di iscrizioni runiche in 6 volumi)[2].
Piero Del Negro (a cura di), Clariores. Dizionario biografico dei docenti e degli studenti dell'Università di Padova, Padova, Padova University Press, 2015.