Nel marzo del 1554, Solimano scelse Pătrașcu come sostituto per il voivoda valacco Mircea V Ciobanul. Messo dai turchi sul trono dei suoi padri, Pătrașcu si guadagnò l'appellattivo di cel Bun ("il Buono") per la sua politica di conciliazione con i potenti boiari, precedentemente perseguitati da Mircea V.
Pătrașcu cel Bun ebbe una nutrita figliolanza, le cui contese per il potere concorsero ad indebolire le possibilità politico-militari della Valacchia, ormai schiacciata, come gli altri Principati danubiani, tra l'Impero ottomano e la potenza dell'Austria.
Figli avuti dall'unione con Voica, figlia di un boiaro di Slătioare:
Pătrașcu, pretendente al trono di Valacchia nel 1576.
Figli illegittimi:
Radu Florescu, figlio di Pătrașcu e di Maria de Floresti;
Michele il Coraggioso, voivoda di Valacchia 1593-1600 e primo unificatore dei Principati danubiani, presunto figlio di Pătrașcu e di Teodora, dei FanariotiCantacuzini, morta in convento con il nome di Teofane nel 1606.
Note
Bibliografia
Mihnea Berindei e Gilles Veinstein, L'empire Ottoman et les pays Roumains, 1544-1545, Parigi, 1987, ISBN 2-7132-0858-0.
Constantin C. Giurescu e Dinu C. Giurescu, Istoria Romanilor volume II (1352-1606), Bucarest, 1976, pp. 241–246.