L'entrata del nucleocapside nella cellula ospite prevede la fusione delle due membrane, la virale e la cellulare. La trascrizione procede dalla sequenza 3'-terminale dell'RNA. Come tutti i virus con genoma a RNA a singolo filamento negativo, l'RNA virale non può legarsi direttamente ai ribosomi della cellula infettata, ma deve prima essere trascritto in molecole di antigenoma complementare (cRNA) ad opera della RNA-polimerasi associata al virione.
Tassonomia
Fino al 2016 la famiglia era divisa i due sottofamiglie: Paramyxovirinae e Pneumovirinae. In quell'anno Pneumovirinae fu elevato al rango di famiglia prendendo il nome di Pneumoviridae.[2] A seguito di analisi di filogenetica molecolare,[3] nel 2018 i generi Avulavirus e Rubulavirus, appartenenti a Paramyxovirinae, furono elevati al livello di sottofamiglia all'interno di Paramyxoviridae, costituendo dunque i nuovi taxa Avulavirinae e Rubulavirinae, e al contempo Paramyxovirinae fu ribattezzato Orthoparamyxovirinae; fu creata inoltre una nuova sottofamiglia, Metaparamyxovirinae, contenente solo un genere monospecifico.[4]
^Kolakofsky D, Pelet T, Garcin D, Hausmann S, Curran J, Roux L. «Paramyxovirus RNA synthesis and the requirement for hexamer genome length: the rule of six revisited». J Virol. 1998 Feb;72(2):891-9. PMID 9444980 (free full text)
^ Bertus K. Rima et al., Re-organization of the family Paramyxoviridae (ZIP), su talk.ictvonline.org, International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV). URL consultato il 24 febbraio 2020.
^Virus Taxonomy: 2019 Release, su talk.ictvonline.org, International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV), luglio 2019. URL consultato il 24 giugno 2020.
Bibliografia
Lamb, R. A., and D. Kolakofsky. Paramyxoviridae: the viruses and their replication. In: D. M. Knipe, P. M. Howley, D. E. Griffin, R. A. et al. (ed.), Fields virology, 4th ed., Philadelphia: Lippincott Williams & Wilkins, 2001, pp. 1305–1340
«Gruppo dei Paramyxovirus e del virus della Rosolia». In: E. Jawetz, J.L.Melnick, K.A.Adelberg, Microbiologia medica, Padova: Piccin editore, 1973, pp. 597–614