Ritornò in Studebaker nel 1953, dove ricoprì nuovamente la carica di presidente durante il periodo turbolento che portò in seguito alla fusione con la Packard. Quando la nuova società fu di nuovo in difficoltà, vicina all'insolvenza, l'azienda entrò in amministrazione controllata guidata dalla Curtiss-Wright. Hoffman, Vance (che diventò presidente esecutivo dopo l'unione con la Packard) ed il presidente del gruppo Studebaker-Packard James J. Nance lasciarono tutti la compagnia.