Peter DeunovPeter Deunov (traslitterazione di stampo francese[1]; in bulgaro Петър Константинов Дънов?; translitterazione scientifica Petăr Konstantinov Dănov, pɛtɤr kɔnstantinɔv dɤnɔv; conosciuto anche con il nome spirituale Beinsa Duno, in bulgaro Бенса Дуно?, bɛinˈsа duˈnɔ; Suvorovo, 11 luglio 1864 – Sofia, 27 dicembre 1944) è stato un filosofo e pedagogista bulgaro, noto come maestro spirituale. Sviluppò una forma di cristianesimo ortodosso e puro, i cui seguaci sono considerati come discepoli della Fratellanza Bianca Universale. È molto conosciuto in Bulgaria, al punto che, in un sondaggio promosso tra il 2006 e il 2007 dalla trasmissione televisiva I grandi Bulgari, in onda sulla TV nazionale bulgara, è stato classificato come il secondo personaggio più influente nella storia bulgara.[2] Deunov è anche presente in uno studio di Pantev e Gavrilov (The 100 Most Influential Bulgarians in Our History), dove viene classificato al 37º posto.[3] Secondo Petrov, Peter Deunov è "ad oggi, l'autore bulgaro più pubblicato".[4] BiografiaI primi anniPeter Deunov nasce nel villaggio di Hadardja (ora Nikolaevka, nel comune di Suvorovo) vicino a Varna, in Bulgaria, l'11 luglio 1864, come terzo figlio di Konstantin Dunovsky e Dobra Atanasova Georgieva. Suo padre fu il primo insegnante bulgaro nella regione, prima di diventare sacerdote ortodosso bulgaro. Deunov frequenta la scuola secondaria a Varna e la American Methodist School of Theology and Science a Svishtov, dove si laurea nel 1886. Lavora come insegnante di scuola primaria per un anno, prima di partire per gli Stati Uniti, dove studia teologia al Drew Theological Seminary, a Madison, New Jersey, dal 1888 al maggio 1892. Dopo la laurea al Drew, nell'autunno del 1892 si iscrive alla Boston University School of Theology, dove si laurea nel giugno 1893, con una tesi su "La migrazione delle tribù germaniche e la loro cristianizzazione" (pubblicata nel 2007[5]). Studia regolarmente per un anno alla School of Medicine della Boston University, prima di tornare in Bulgaria, nel 1895. Il ritorno in BulgariaAl suo ritorno in Bulgaria, gli viene offerta la posizione di pastore metodista nella città di Jambol, ma tale offerta gli viene ritirata quando dichiarerà che avrebbe prestato servizio solo a titolo gratuito. Nel 1896 pubblica Science and Education, in cui analizza lo sviluppo dell'umanità nel contesto di una nuova cultura, che secondo Deunov si sarebbe realizzata nel corso del XX secolo. Con gli inizi del nuovo secolo, Deunov comincia a viaggiare per diversi anni in tutta la Bulgaria, tenendo conferenze e sviluppando ricerche in ambito frenologico. Raccogli intorno a sé una vasta cerchia di persone, tra le quali troviamo i suoi primi tre discepoli, appartenenti a diverse branche del cristianesimo: Todor Stoimenov (ortodossia orientale), il dottor Mirkovich (cattolico) e Penyu Kirov (protestante). Dopo un periodo in cui con i suoi seguaci intrattenne una lunga attività di corrispondenza, tra il 19 e il 23 luglio 1900, si incontrarono tutti a Varna, durante quello che è considerato il primo congresso annuale di quella che poi divenne una vera e propria comunità spirituale, che durò fino alla fine della vita di Deunov. Deunov si stabilì infine a Sofia, la capitale della Bulgaria, dove cominciò a tenere conferenze. Nel 1914 tenne la sua prima conferenza pubblica dal titolo Ecce Homo, pubblicata più tardi nella serie Potere e Vita. Deunov iniziò a tenere regolarmente lezioni domenicali, basate sull’interpretazione e sulla spiegazione di brani biblici. Nel 1921 fonda la Comunità Izgrev (Alba), con una sede alla periferia di Sofia, nei pressi di quello che era il luogo di ritrovo mattutino di Deunov e dei suoi discepoli. Molti seguaci iniziarono a costruire delle abitazioni nelle vicinanze e il luogo divenne alla fine il centro di una grande comunità spirituale. Deunov tiene regolarmente conferenze nella nuova sala costruita per questo specifico scopo. Nel 1922, oltre alle lezioni domenicali, dà inizio a due nuovi cicli di conferenze su temi specifici e, dal 1930, inizia a tenere delle conferenze mattutine, la domenica, mattina prima dell'alba. I temi dei diversi cicli di conferenze sono di ampio respiro e comprendono, tra gli altri: religione, musica, geometria, astrologia, filosofia e scienze esoteriche. Nel complesso, Deunov tiene circa 3700 conferenze nell’arco di tre decenni, tra il 1914 e il 1944. Le sue riflessioni sono state raccolte anche in forma di discorsi, conversazioni private e corrispondenze.[6] PaneuritmiaNel 1932 crea una serie di movimenti per una danza sacra, chiamata Paneuritmia; si tratta di una sequenza di esercizi eseguiti con accompagnamento musicale (si tratta di canti, le cui linee melodiche sono composte dallo stesso Deunov, come anche buona parte dei testi), il cui scopo è quello di contribuire al raggiungimento dell’equilibrio interiore, favorendo l’armonizzazione e la pace interiore. Si tratta di una pratica volta a promuovere i processi di auto-perfezionamento, di espansione della coscienza e di rafforzamento di atteggiamenti interiori improntati al rispetto delle virtù fondamentali. Secondo Deunov, durante questa danza, eseguita in cerchio, all’aperto, si attiverebbe un consapevole scambio tra gli esseri umani e le forze della natura vivente. Ogni movimento è l'espressione di un pensiero. I danzatori, ma anche chi si limita ad osservare la danza, dovrebbero essere in grado di trarre beneficio dal valore simbolico e metaforico che i singoli movimenti esprimono sul piano archetipico. Il ritmo seguito dal corpo fisico in movimento favorirebbe l’attivazione della vita spirituale.[7] Etimologicamente, "Pan-Eu-Ritmia" deriva da tre radici:
Gli ultimi anniIl 22 marzo 1939 scrive ai suoi discepoli un messaggio intitolato "L'Alleanza eterna dello Spirito". All'inizio del 1944, durante i bombardamenti aerei su Sofia, organizza l'evacuazione nel villaggio di Marchaevo (24 km a sud-ovest di Sofia), dove si stabilisce nella casa (ora museo) del suo allievo Temelko Gyorev. Torna a Izgrev il 19 ottobre 1944. Il 20 dicembre 1944, per la cosiddetta “classe occulta” tiene la sua ultima conferenza, dal titolo "L'ultima parola”. Muore il 27 dicembre. L’insegnamentoDeunov ci lascia diverse migliaia di conferenze che trascritte e stenografati dai suoi studenti (in parte modificate in fase redazionale, in parte lasciate inalterate). Contengono l'essenza del suo insegnamento. Vi troviamo anche un certo numero di canti e preghiere, tra cui La buona preghiera, del 1900. Note
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