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Peter Finch

Peter Finch sul set del film Il cargo della violenza (1955)
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior attore 1977

Peter Finch, nome completo Frederick George Peter Ingle-Finch (South Kensington, 28 settembre 1916Beverly Hills, 14 gennaio 1977), è stato un attore australiano.

Artista fieramente indipendente, poco incline alle regole dello star system, Finch cercò per quanto possibile di sfuggire alle produzioni più commerciali[1]. Vinse il premio Oscar al miglior attore protagonista nel 1977 per l'interpretazione in Quinto potere, premio che gli fu assegnato postumo poiché l'attore morì improvvisamente durante il tour promozionale del film.

Biografia

Nacque a Londra da un ufficiale dell'esercito indiano, Wentworth "Jock" Campbell, e da Alicia Gladys Fisher, che in quel periodo era sposata con George Finch. Crebbe prima in India, e si trasferì successivamente con il padre in Australia[1], dove compì un lungo tirocinio artistico che lo portò a recitare alla radio, nel teatro e nel cinema australiano durante gli anni trenta e anni quaranta[2]. Durante una rappresentazione de Il malato immaginario di Molière, fu notato da Laurence Olivier che si trovava all'epoca oltreoceano per una tournée e che invitò Finch a tentare la carriera sulle scene londinesi[1].

Finch raggiunse una certa fama come interprete teatrale a Londra, recitando - fra gli altri - nell'Otello di Shakespeare rappresentato nel 1952 accanto a Orson Welles, nel quale interpretò il ruolo del perfido Iago[1]. Nella prima metà degli anni cinquanta ebbe modo di affermarsi definitivamente anche sugli schermi cinematografici, diventando in breve uno dei più versatili e sensibili interpreti del cinema britannico[3], a suo agio nei ruoli più diversi. Tra le sue interpretazioni del periodo, da ricordare lo sceriffo di Nottingham in Robin Hood e i compagni della foresta (1952), l'elegante ladro Flambeau in Uno strano detective, Padre Brown (1954), accanto ad Alec Guinness, il rude soldato australiano de La mia vita comincia in Malesia (1955), il vagabondo Jim Mcauley in Sul sentiero del sole (1957), personaggio laconico e solitario che vaga per la campagna australiana in cerca di lavoro, in compagnia del figlioletto[3].

Dall'inizio degli anni sessanta nella carriera di Finch si susseguirono ruoli sempre più maturi e complessi, che egli seppe sviluppare con capacità istintiva e naturale[2]. Vinse il premio BAFTA per il film Il garofano verde (1960), nel quale interpretò il ruolo tormentato di Oscar Wilde, l'arguto e sofisticato scrittore vittoriano combattuto tra l'infatuazione per Lord Alfred Douglas e il senso di colpa nei confronti di moglie e figli. In Eri tu l'amore (1961) ricoprì il ruolo, ispirato alla storia vera del deputato laburista Wilfred Fienburgh, di un astuto e spietato uomo politico che trama fino a raggiungere i vertici della carriera. Il ruolo valse a Finch un secondo premio British Academy e l'Orso d'argento per il miglior attore al Festival internazionale del cinema di Berlino[2]. Nel 1966 affiancò Melina Merkouri nel film Alle 10:30 di una sera d'estate.

Nel 1967 Finch lavorò per la prima volta sotto la direzione di John Schlesinger nel film Via dalla pazza folla, tratto dall'omonimo romanzo di Thomas Hardy, nel ruolo del proprietario terriero Boldwood, accanto a Julie Christie e Terence Stamp. La collaborazione con il regista si rinnovò nel 1971 in Domenica, maledetta domenica, da molti considerata la migliore interpretazione della carriera dell'attore[2], nel ruolo di un medico ebreo omosessuale, angosciato ed introverso, costretto a dividere con una donna divorziata (Glenda Jackson) la passione per un giovane scultore (Murray Head)[1].

In Giamaica, andando a nuotare sulla spiaggia di Saint Ann's Bay conobbe una giovane locale di nome Aletha Barrett; si sposarono a Roma sabato 3 marzo 1973, il mattino in municipio, in Campidoglio, e il pomeriggio nella chiesa evangelica metodista. La coppia andò a risiedere in Giamaica, e Finch diradò ancora di più la frequenza dei propri lavori cinematografici[4].

Con Quinto potere (1976) di Sidney Lumet, Finch toccò l'apice della carriera con la vigorosa interpretazione di Howard Beale, un conduttore televisivo che giunge ad annunciare in diretta la propria intenzione di suicidarsi, a seguito della minaccia di licenziamento ricevuta dopo il calo dell'indice di gradimento del proprio programma[2]. La performance valse a Finch, che in autunno interpretò Yitzhak Rabin nel colossal bellico I leoni della guerra, una nomination ai Golden Globe 1977.

Nel gennaio 1977 l'attore, sessantenne, si trovava a Los Angeles per promuovere Quinto potere, alloggiando al The Beverly Hills Hotel, sul Sunset Boulevard. Nella serata di giovedì 13 partecipò al The Tonight Show Starring Johnny Carson; la mattina seguente scese nella hall dell'albergo e sedette in attesa del regista Sidney Lumet, con il quale avrebbe avuto un altro impegno televisivo. Proprio all'arrivo del regista venne colto da un infarto fulminante, e scivolò a terra; venne chiamata un'ambulanza, e dopo dei tentativi di rianimazione cardiopolmonare sul posto, rivelatisi inutili, Finch venne portato allo UCLA Medical Center, in terapia intensiva, ma venne presto dichiarato deceduto. Il funerale si tenne mercoledì 19, e il corpo dell'attore venne poi tumulato in un colombario all'Hollywood Forever Cemetery[5][6].

Postumo, sabato 29 vinse il Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico, e lunedì 28 marzo l'Oscar al miglior attore protagonista, battendo la concorrenza di Robert De Niro per Taxi Driver, Giancarlo Giannini per Pasqualino Settebellezze, William Holden, anch'egli per Quinto potere, e Sylvester Stallone per Rocky. Venne chiamato ad accettare il premio lo sceneggiatore Paddy Chayefsky, il quale a sua volta chiamò sul palcoscenico la vedova dell'attore, accompagnata da Sylvester Stallone; la donna espresse i ringraziamenti che il marito stesso, prevedendo una propria vittoria, la aveva detto che avrebbe voluto pronunciare[7].

Filmografia parziale

Doppiatori italiani

Riconoscimenti

Premio Oscar
Anno Titolo Categoria Risultato
1972 Domenica, maledetta domenica Miglior attore protagonista Candidato/a
1977 Quinto potere Miglior attore protagonista Vincitore/trice
Golden Globe
Anno Titolo Categoria Risultato
1972 Domenica, maledetta domenica Miglior attore in un film drammatico Candidato/a
1977 Quinto potere Miglior attore in un film drammatico Vincitore/trice
British Academy Film Award
Anno Titolo Categoria Risultato
1957 La mia vita comincia in Malesia Miglior attore britannico Vincitore/trice
1958 Terra di ribellione Miglior attore britannico Candidato/a
1960 La storia di una monaca Miglior attore britannico Candidato/a
1961 Il garofano verde Miglior attore britannico Vincitore/trice
1962 Eri tu l'amore Miglior attore britannico Vincitore/trice
1972 Domenica, maledetta domenica Miglior attore protagonista Vincitore/trice
1977 Quinto potere Miglior attore protagonista Vincitore/trice

Note

  1. ^ a b c d e Le Garzantine - Cinema, Garzanti, 2000, pag. 393
  2. ^ a b c d e Il cinema, grande storia illustrata, De Agostini, 1983, Vol. VII, pag. 74-76
  3. ^ a b Il chi è del cinema, De Agostini, 1984, pag. 176
  4. ^ (EN) Alamy Limited, Eletha finch hi-res stock photography and images, su Alamy. URL consultato il 28 settembre 2024.
  5. ^ (EN) Peter Finch: Network, su Norman Writes, 7 ottobre 2016. URL consultato il 28 settembre 2024.
  6. ^ Peter Finch Eulogized at Funeral For Professionalism in Film Roles, su nytimes.com.
  7. ^ Oscars, Peter Finch Wins Best Actor: 1977 Oscars, 24 novembre 2009. URL consultato il 28 settembre 2024.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Oscar al miglior attore Successore
Jack Nicholson
per Qualcuno volò sul nido del cuculo
1977
per Quinto potere
Richard Dreyfuss
per Goodbye amore mio!
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