Esordì in Serie A a soli 17 anni con il Verona, il 4 maggio 1958 contro il Milan. Dopo sei campionati di Serie B con gli scaligeri, per il campionato 1964-65 approda al Cagliari, diventandone uno dei giocatori simbolo, nonché il capitano della squadra dello scudetto.
Con i cagliaritani Cera ha anche una esperienza nel campionato nordamericano organizzato nel 1967 dalla United Soccer Association e riconosciuto dalla FIFA, in cui i sardi giocarono nelle vesti del Chicago Mustangs, ottenendo il terzo posto nella Western Division.[2]
Inizialmente centrocampista di contenimento, nella stagione 1969-1970 l'allenatore del Cagliari, il "filosofo" Manlio Scopigno, lo "inventò" nel ruolo di libero a seguito del grave infortunio al libero titolare Giuseppe Tomasini. Cera interpretò il ruolo in chiave molto moderna, ritrovandosi a esserne un pioniere, e venendo utilizzato anche in Nazionale durante i Mondiali del 1970.
Restò a Cagliari, schierato nuovamente in mediana, fino al 1973, anno in cui passò al Cesena. Qui tornò a fare il libero, conquistando la qualificazione alla Coppa UEFA nella stagione 1975-1976. Seguì che anche nei cadetti i romagnoli dopo la retrocessione nella stagione 1976-1977.
Chiuse la carriera nel 1979, a 38 anni. In massima serie disputò 345 gare, segnando 4 reti.
Successivamente ha ricoperto per diversi anni ruoli dirigenziali all'interno della società bianconera, in particolar modo quello di direttore sportivo, collaborazione interrotta nel 2000.
Nazionale
Il 22 novembre 1969 esordì in nazionale contro la Germania Est e in quella stagione vinse lo storico scudetto del Cagliari.